Libri di T. Weddigen
Federico II e architettura sacra tra regno e impero
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 252
È opinione comune che l'architettura federiciana, in quanto emanazione di un'autorità imperiale in aperto conflitto con la Chiesa, sia un fenomeno esclusivamente laico. In effetti di Federico II è nota la frenetica attività di costruttore di castelli, a fronte di un certo disinteresse per gli edifici di culto: un apparente paradosso per un imperatore medievale, ma affatto funzionale allo stereotipo di precursore della modernità che la storiografia ha costruito sul personaggio. Eppure attorno alla sacralità del potere imperiale e alla rappresentazione del sovrano come Anticristo/Messia si è sviluppato un tema portante degli studi federiciani, dal quale, tuttavia, le costruzioni sacre sono state avulse. Muovendo da un riesame della committenza architettonica e dall'analisi a tutto tondo del rapporto tra Federico II e gli edifici religiosi, questo libro si propone di reintegrare l'architettura sacra nell'orizzonte della ricerca sull'imperatore svevo e di superare ogni visione stereotipata della cultura artistica federiciana. Contributi di: Susanna Blaser-Meier, Barbara Bruderer-Eichberg, Fulvio Cervini, Teodoro De Giorgio, Maurizio Ficari, Francesco Gangemi, Kai Kappel, Brigitte Kurmann-Schwarz e Peter Kurmann, Giorgio Milanesi, Pio Francesco Pistilli, Kristjan Toomaspoeg, Francesca Tota, Antonino Tranchina, Alessandro Viscogliosi, Harald Wolter-von dem Knesebeck. Testi in lingua originale.
Functions and decorations. Art and ritual at the Vatican palace in the Middle Ages and the Renaissance
Libro
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2003
pagine: 242
Sull'origine del linguaggio
Jacob Grimm, Friedrich W. Schelling
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2004
pagine: 144
Nel novembre del 1850 Schelling leggeva all'Accademia delle Scienze di Berlino le sue "Premesse alla questione sull'origine del linguaggio". Appena due mesi dopo, Jacob Grimm, forte della sua affermazione nell'ambito della germanistica nascente, proponeva al medesimo uditorio la propria interpretazione dell'origine del linguaggio. Ma cosa lega l'universo "fanciullesco" della favola a quello ben più "austero" dell'indagine filosofica sull'origine del linguaggio? Jacob Grimm, in questo suo saggio, si propone di mostrarlo: il legame tra la fiaba e l'origine del linguaggio va ritrovato, sostiene Grimm, nella vita spontanea, popolare della lingua che, appunto alle sue origini, è "fiaba" mentre, nei suoi risultati, è linguaggio storicamente determinato.