Libri di Thomas H. Huxley
Evoluzione ed etica
Thomas H. Huxley
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2020
pagine: 240
La conferenza "Evoluzione ed etica" che Thomas Huxley tenne all'Università di Oxford nel 1893 solleva problemi di straordinaria attualità. Per la prima volta, sono state qui affrontate nel dettaglio le ricadute morali della teoria della selezione naturale e della sopravvivenza del più adatto. In queste pagine vibranti, di uno dei più stimati filosofi dell'età vittoriana, è esposta l'opposizione laica al nascente «darwinismo sociale»: se la natura appare insensibile e priva di scopo, l'uomo ha il dovere di opporvisi. Accompagnano il volume altri quattro saggi, scritti tra il 1888 e il 1894, in cui Huxley spazia dalle riflessioni sul destino dell'uomo alle considerazioni biologiche sui meccanismi dell'evoluzione, all'esame di progetti di riforma sociale e politica.
Il diavolo nei dettagli. Saggi sull'agnosticismo
Thomas H. Huxley
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 171
Huxley scrisse moltissimo, specialmente di scienze naturali. Molti sono, però, i saggi dedicati alle discussioni religiose in cui, con tono polemico e irriverente, tentò di spogliare i Testi Sacri delle loro pretese di infallibilità, esaminandoli in maniera certosina alla luce delle acquisizioni del metodo storico-critico e delle conoscenze di fisiologia e paleontologia. Particolarmente innovatori gli scritti dedicati all'agnosticismo, che stimolano un duplice interesse: filologico, perché testimoniano della nascita di un atteggiamento che oggi ha ancora molta presa; contenutistico, perché enunciano un metodo di analisi della religione e una serie di applicazioni concrete, tuttora straordinariamente validi.
La base fisica della vita
Thomas H. Huxley, Antonio Bianconi
Libro: Copertina morbida
editore: Gattomerlino/Superstripes
anno edizione: 2011
pagine: 45
"Perché tradurre per la prima volta in italiano "La base fisica della vita" di Thomas Huxley? La conferenza che il geniale autodidatta, poi professore di Storia Naturale alla Royal School of Mines, tenne nel 1868, in che senso può, circa centocinquant'anni dopo, essere d'attualità? I contemporanei, soprattutto gli ambienti accademici vicini al potere ecclesiastico, lo disprezzarono, ma anche il più vasto contesto scientifico lo ignorò a lungo. Solo recentemente le sue idee, nella loro appassionata e anche, direi, poetica esposizione, tornano a esibire l'intuizione profonda circa la base fisica comune a tutte le forme viventi." (Dalla postfazione di Antonio Bianconi)
Il posto dell'uomo nella natura
Thomas H. Huxley
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2005
pagine: 256
La pubblicazione del Systema Naturae di Carlo Linneo segna, nel 1735, il primo inserimento formale dell'uomo all'interno di un preciso ordinamento zoologico. Nel corso dell'Ottocento le diverse formulazioni di teorie evolutive trasformeranno questo problema di somiglianza in un problema di parentela. Nel contempo, l'antropologia - intesa come storia naturale dell'uomo - si sviluppa come disciplina autonoma. Nel 1863 Thomas Henry Huxley, pubblicando "Il posto dell'uomo nella natura", indica le due vie che da allora saranno seguite dalla ricerca tesa a chiarire la posizione zoologica e filogenetica dell'uomo: lo studio comparativo con gli animali ad esso più affini, cioè le scimmie antropomorfe, e la ricerca di resti fossili dei suoi antenati.
Evoluzione e etica
Thomas H. Huxley
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1995
pagine: 168
La natura e l'evoluzione ci danno un insegnamento morale? Ha senso parlare di "diritti naturali"? E' possibile un'etica biologica? Contro l'"individualismo fanatico" e la "barbarie ragionata" di coloro che vogliono applicare alla società la dottrina darwiniana della lotta per l'esistenza, Huxley sostiene che l'essenza del "processo etico" consiste non nell'imitare il "processo cosmico" ma nel combatterlo. Alla conferenza tenuta all'Università di Oxford nel 1893 e qui pubblicata, sono aggiunti altri quattro saggi di Huxley, scritti tra il 1888 e il 1894, in cui l'autore spazia dalle riflessioni sul destino dell'uomo alle considerazioni biologiche sui meccanismi dell'evoluzione, all'esame di progetti di riforma sociale e politica.