Libri di Tommaso De Lorenzis
L'aspra stagione
Tommaso De Lorenzis, Mauro Favale
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 320
Carlo Rivolta è stato un cronista di grande talento. Giovanissimo giornalista a "Paese Sera", partecipa in prima fila alla nascita di "Repubblica" e del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, fin dall'inizio, è una delle firme di punta. Vicino al movimento romano e ai protagonisti di quella stagione così ricca e tumultuosa, con il suo sguardo acuto da osservatore indipendente, ma mai neutrale, diventa la voce del '77. Carlo sa osservare, ascoltare, vive sulla sua pelle ciò che scrive, intuisce mutazioni e cambiamenti, spesso anticipando colleghi e analisti, e racconta, con partecipazione ed empatia, quello che lo circonda. Testimone del periodo più festoso e creativo del movimento studentesco, poi delle proteste e degli scontri di piazza, avverte l'accelerazione che porterà alla lotta armata e al sequestro di Aldo Moro. L'omicidio del presidente della Democrazia cristiana è un punto di svolta non solo per il Paese ma anche per Rivolta. Passato a "Lotta continua", si occupa di inchieste importanti e per primo, di nuovo, intuirà l'inevitabile sopraggiungere del riflusso, anche se non farà in tempo a vederlo, travolto dall'eroina che intanto sta scivolando nelle vene di una generazione. Tommaso De Lorenzis e Mauro Favale ripercorrono la parabola umana e professionale di Carlo Rivolta in un libro denso, coinvolgente e lacerante che restituisce il racconto degli anni migliori e peggiori del nostro Paese, quell'aspra stagione che va dal sequestro Moro alla vittoria dei Mondiali del 1982, a cui Rivolta ha dato corpo e voce.
Tabloid Inferno. Confessioni di una cronista di nera
Selene Pascarella
Libro
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2016
pagine: 192
Riguardo ai gialli più discussi si sente spesso parlare dell'esistenza di tre verità: fattuale, mediatica e giudiziaria. Ma i piani sono molto più intrecciati di quanto si pensi. Selene è una giornalista e per quattro anni esplora dall'interno il funzionamento della cronaca nera in Italia. Come freelance di tabloid di serie zeta scopre del paese in cui vive (e di se stessa) molte cose che avrebbe preferito ignorare. Qualsiasi pezzo scritto con coscienza, sensibilità e impegno viene trasformato in un capolavoro pulp a colpi di titoloni sensazionali e foto scabrose. Ma i titolisti non inventano nulla, pescano solo il lato più oscuro nel brodo avvelenato servitogli dal cronista. Confessando con schiettezza e autoironia il modo con cui ha narrato i principali fatti di cronaca nera degli ultimi anni, l'autrice svela i meccanismi che regolano l'universo dell'informazione giudiziaria e scandalistica. Un delitto non è mai un delitto ma una novel fiction che si sviluppa nell'arco del tempo, come una soap opera o un serial televisivo. Prevalgono i personaggi standardizzati, il codice fiabesco e l'abuso del colpo di scena. Le vittime che bucano la soglia dell'attenzione mediatica sono quasi sempre quelle che il pubblico trova piacevoli da guardare e i casi di femminicidio vengono trasformati in parabole lacrimevoli e morbose.
Settantadue. #Dialisicriminale
Simone Pieranni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2016
pagine: 245
Reparto di nefrologia, dal greco nephrós, che sarebbe il rene. Quando lo mangi, lo chiami rognone. In questa stanza bianca si riunisce una società segreta. Appesi alla macchina che filtra il sangue, uomini e donne stringono legami all'insegna di un'obliqua "camaraderie". Simone è un giornalista. In tre anni ha fatto 1.728 ore, dieci settimane, settantadue giorni di dialisi. Nello spazio chiuso dell'ospedale ha incontrato una Roma marginale, occulta, non raccontata. In mezzo a un crocicchio di storie che rimandano alla Banda della Magliana, alla connection criminale che da quarant'anni controlla la Capitale, a delitti irrisolti e trascorsi inconfessabili, non è stato facile decidere quale strada percorrere. Con l'olfatto del cronista e la tigna dettata dal tormento, Simone ci offre un'inchiesta informale nel passato di alcuni compagni di dialisi, mentre viaggia a ritroso nei propri ricordi: dalla città natale di Genova alla fuga in Oriente, nella Cina rutilante del nuovo capitalismo, fino ad approdare all'origine della malattia. E si sa, qualunque origine è convenzione, mitologia, fiction. "Settantadue" intreccia racconto autobiografico, indagine giornalistica e prosa onirica. State per affondare i denti nella carne cruda. Fratelli umani, questo è sangue di rognone.
Ellroy confidential. Scrivere e vivere a Los Angeles
James Ellroy
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2015
pagine: 316
James Ellroy (1948) è uno tra i più celebri scrittori americani viventi. Nelle pagine di successi come "Dalia nera", "L.A. Confidential", "American Tabloid" e "Perfidia" ha rivoluzionato i canoni della crime fiction, irriso l'Olimpo hollywoodiano ed esibito il cuore nero di Los Angeles e degli Stati Uniti. In queste interviste selezionate da Tommaso De Lorenzis, consulente editoriale, il "cane rabbioso" del noir svela le origini del suo universo narrativo: dall'omicidio irrisolto della madre ai vagabondaggi giovanili, dalla discesa agli inferi di alcol, droga e carcere alla disintossicazione, al riscatto e al definitivo trionfo. Ne emerge una confessione che, con feroce candore e gusto dell'eccesso, restituisce una delle personalità più equivoche, contraddittorie e scorrette della scena americana.
Avete pagato caro non avete pagato tutto. La rivista «Rosso» (1973-1979)
Tommaso De Lorenzis, Valerio Guizzardi, Massimiliano Mita
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2007
pagine: 109
La testata dice "Rosso". Cinque lettere che sembrano di vernice fresca. "Rosso" dell'estraneità operaia, delle lotte in fabbrica e della produzione che si rovescia sul territorio. "Rosso" delle occupazioni, delle autoriduzioni, dell'illegalità di massa. "Rosso" di Pat Garrett e Billy Kid. "Rosso" delle pellicole crepuscolari di Sam Peckinpah, nell'aurora del proletariato giovanile. "Rosso" della fabbrica diffusa e dell'operaio sociale. "Rosso" che sulle gradinate dello stadio Meazza, Milano, San Siro, intravede "guerriglieri" e non più "foche ammaestrate". "Rosso" delle foto in bianco e nero di Aldo Bonasia: niente distanza di sicurezza e sempre a un metro dal cordone più duro del corteo. "Rosso" del "Riceviamo e pubblichiamo". "Rosso" dell'"Avete pagato caro". E anche del "Non avete pagato tutto". Secondo Lea Melandri, "Rosso giornale dentro la confusione". "Rosso" contro la metropoli, alla ricerca d'un altro "Che fare?". "Rosso" dimenticato, seppellito da quintali d'incartamenti giudiziari, cancellato da anni di carcere e decenni d'esilio. Nel corso degli anni Settanta "Rosso" è stata una tra le più sperimentali e innovative riviste dell'Autonomia operaia. Fu "Rosso" a promuovere la scoperta del nuovo continente politico, umano e sociale che si estendeva oltre i confini del Movimento operaio ufficiale. Fu "Rosso" ad annunciare la genesi dell'operaio sociale protagonista dello scontro del 1977. Il DVD-ROM allegato contiene la raccolta completa della rivista.
L'aspra stagione
Tommaso De Lorenzis, Mauro Favale
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 261
Carlo Rivolta narrò e visse la stagione tra gli anni '70 e gli '80. Un giovanissimo giornalista che raccontò la vita e la morte di un movimento, intuì gli anni a venire, contribuì a far nascere un gande giornale, morì di eroina. "Un cronista di ieri che non poté vedere l'oggi, ma ne sentì il fetore in avvicinamento. Ossimoro vivente e ambulante, smarrito e attentissimo, inflessibile e piegato nel morale, Carlo Rivolta raccontò lo sbandamento dei tardi anni '70, il grande e cupo impazzimento prima della risacca, tra sequestro Moro, inchiesta "7 Aprile" e storie di crimine organizzato. Nei suoi articoli, voci gridano prima di cadere nel silenzio, pallottole spaccano cuori, l'eroina invade le strade ed entra persino in fabbrica, tempio violato dell'integerrima classe operaia. Trent'anni più tardi, De Lorenzis e Favale, segugi a caccia di un segugio, fiutano l'usta in giro per Roma, intervistano, incollano ritagli e scrivono una storia centrifuga, frullata in un 'rotor' da luna park, dove nessuna complessità è sacrificata alla reticenza, nessun dolore viene taciuto. Un libro scritto col coraggio della verità." (Wu Ming 1)