Libri di Tommaso Scandroglio
Le interviste impossibili
Tommaso Scandroglio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Timone
anno edizione: 2021
pagine: 142
Lo sapevate che il Destino ha un tatuaggio sulle mani? Che l’Umiltà abita in un castello in cima a una strada impervia? La superbia vende scarpe con il tacco, la Coscienza ti può sorprendere anche mentre ti fai la barba e l’Ortodossia ha uno strano tic che le prende di tanto in tanto. Max Minimum, giornalista del Cretino, ha incontrato questi e altri personaggi per fare loro le domande che nessuno ha mai osato porre. Venti interviste imperdibili per conoscere i loro segreti e quindi affrontarli senza perdere il controllo.
Dizionario elementare dei luoghi comuni
Tommaso Scandroglio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Timone
anno edizione: 2020
pagine: 530
Frasi, detti, modi di dire alla luce del pensiero cattolico. 140 voci (Bisogna rispettare sempre l’opinione degli altri – Cerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide – Ci vorrebbero le quote rosa – Dio ti ama per quello che sei – Era una bugia detta a fin di bene – Figli di coppie gay? L’importante è l’amore – Grazie alla legge 194 sono diminuiti gli aborti – I preti sono tutti pedofili – Io credo a modo mio – Una ragazza si può vestire come vuole…). Oltre 500 pagine per imparare a rispondere alla dilagante marea anticattolica che si nasconde in centinaia di luoghi comuni diffusi e acriticamente accettati. Da tenere a portata di mano per dimostrare la bellezza e la verità di un giudizio cattolico e aiutare famigliari, amici, colleghi di lavoro, compagni di scuola e università e anche i perfetti sconosciuti prigionieri del politicamente corretto.
Equal poise. Un'analisi etica giuridica di Measure for measure di Shakespeare
Tommaso Scandroglio
Libro: Copertina morbida
editore: If Press
anno edizione: 2020
pagine: 160
"Equal poise" è un pleonasmo presente nell'opera di William Shakespeare "Measure for measure". Tale espressione, che si può tradurre con "pari equilibrio", è stata usata nella presente monografia come passe-partout per analizzare il testo della commedia sotto il profilo etico e giuridico. Tramite questo prisma le vicende del duca di Vienna, del suo vicario Angelo, di Isabella e degli altri personaggi minori - vicende umane che nuotano o affondano nel mare magnum della giustizia - sono state lette alla luce di alcuni criteri esegetici quali il principio di proporzione, la giustapposizione di elementi dialettici tra loro antitetici, l'epicheia, l'utilitarismo, l'etica delle virtù e molti altri. Un approccio interpretativo che ha permesso, da una parte, di racchiudere in un unico disegno formale la presente ricerca e, su altro fronte, di aprirsi a innovativi scenari di indagine di carattere morale e giuridico.
La legge naturale. Un ritratto
Tommaso Scandroglio
Libro: Copertina morbida
editore: Fede & Cultura
anno edizione: 2017
pagine: 144
La teoria neoclassica sulla legge naturale di Germain Grisez e John Finnis
Tommaso Scandroglio
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XII-511
La legge naturale in John M. Finnis
Tommaso Scandroglio
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2009
pagine: 188
Questioni di vita & di morte. Dieci interviste
Tommaso Scandroglio
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 2009
pagine: 240
Nel testo vengono intervistati dieci esperti su altrettanti temi di bioetica o di morale naturale. Gli argomenti e i relativi autori sono i seguenti: Aborto - Carlo Casini (parlamentare europeo); Fecondazione artificiale - Don Stefano Teisa (docente universitario); Rapporti prematrimoniali e masturbazione - Padre Lino Ciccone (moralista); Contraccezione - Maria Grazia Vianello (docente universitario); Matrimonio e divorzio - Giacomo Samek Lodovici (docente universitario); Coppie di fatto - Mario Palmaro (docente universitario); Omosessualità - Roberto Marchesini (psicoterapeuta); Droga Antonello Vanni (ricercatore); Eutanasia - Claudia Navarini (docente universitario); Legittima difesa e pena di morte - Giacomo Rocchi (magistrato). Le domande, poste da Tommaso Scandroglio, mettono in luce i più diffusi luoghi comuni su questi temi: il concepito è già un essere umano? Perché la donna non può decidere della sua salute ricorrendo all'aborto? Se due ragazzi si amano, che male c'è ad avere rapporti sessuali prima del matrimonio? E se due persone non si amano più, perché non divorziare? L'affetto tra due omosessuali non è uguale a quello di due persone eterosessuali? Non è meglio decidere di morire piuttosto che soffrire, come Welby? La pena di morte è sempre sbagliata?
Legge ingiusta e male minore. Il voto ad una legge ingiusta al fine di limitare i danni
Tommaso Scandroglio
Libro: Libro in brossura
editore: Phronesis
anno edizione: 2019
pagine: 407
ll saggio concerne un quesito di etica applicata: votare o non votare a favore di una legge ingiusta al fine di impedire il varo di un’altra legge più ingiusta o di eliminarne una più iniqua già vigente? La risposta a cui si è giunti è la seguente: non è mai moralmente lecito proporre, votare o dare in qualsiasi modo appoggio formale ad una legge ingiusta anche perseguendo il fine eticamente lecito di limitare i danni ed anche stretti da necessità. Ciò perché l’oggetto morale dell’atto del votare a favore è il medesimo della ratio della legge messa al voto. La norma legittimante un male morale è una legge ingiusta e mai si può dare il proprio voto a sostegno di una legge di tal natura. I danni che si vogliono limitare rappresentano i fini secondi i quali, insieme allo stato di necessità, non hanno il potere di mutare l’oggetto morale dell’azione del votare una simile norma che rimane malvagio. L’uomo è chiamato sempre a compiere il bene, non sempre ad ottenere l’utile.
Legge ingiusta e male minore. Il voto ad una legge ingiusta al fine di limitare i danni
Tommaso Scandroglio
Libro: Libro in brossura
editore: Phronesis
anno edizione: 2018
pagine: 606
Il saggio concerne un quesito di etica applicata: votare o non votare a favore di una legge ingiusta al fine di impedire il varo di un’altra legge più ingiusta o di eliminarne una più iniqua già vigente? La risposta a cui si è giunti è la seguente: non è mai moralmente lecito proporre, votare o dare in qualsiasi modo appoggio formale ad una legge ingiusta anche perseguendo il fine eticamente lecito di limitare i danni ed anche stretti da necessità. Ciò perché l’oggetto morale dell’atto del votare a favore è il medesimo della ratio della legge messa al voto. La norma legittimante un male morale è una legge ingiusta e mai si può dare il proprio voto a sostegno di una legge di tal natura. I danni che si vogliono limitare rappresentano i fini secondi i quali, insieme allo stato di necessità, non hanno il potere di mutare l’oggetto morale dell’azione del votare una simile norma che rimane malvagio. L’uomo è chiamato sempre a compiere il bene, non sempre ad ottenere l’utile.