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Libri di Venki Ramakrishnan

Perché moriamo. La nuova scienza dell’invecchiamento e la ricerca dell’immortalità

Perché moriamo. La nuova scienza dell’invecchiamento e la ricerca dell’immortalità

Venki Ramakrishnan

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 348

La consapevolezza della caducità dell’esistenza è una caratteristica esclusivamente umana, così come la capacità di elaborare strategie che affranchino dal pensiero ossessivo della morte. Quelle concepite sinora – la resurrezione, il paradiso, la reincarnazione –, tuttavia, oggi non ci bastano più, né ci basta il pensiero di continuare a vivere attraverso la nostra discendenza biologica o le opere che lasciamo dietro di noi. Resta un’unica opzione, un’idea folle che si sta trasformando in un preciso disegno: la conquista dell’immortalità grazie alla scienza. Solo nell’ultimo decennio sono apparsi più di trecentomila articoli sull’invecchiamento e l’estensione della vita, e oltre settecento aziende emergenti hanno investito complessivamente decine di miliardi di dollari nell’impresa. Ma quanto è realistico tale mirabolante sogno? Quali sarebbero le implicazioni etiche di trattamenti o manipolazioni volti ad aumentare indefinitamente la durata della vita? E quali le conseguenze sociali, economiche e politiche? Domande incalzanti, e capitali – ora che la risonanza di queste ricerche e le aspettative, spesso illusorie, da esse suscitate sono al culmine –, alle quali Ramakrishnan cerca di rispondere attraverso un’analisi approfondita della fisiologia dell’invecchiamento e delle tecniche allo studio per contrastarlo, gettando luce nel contempo sulla realizzabilità della più avveniristica delle sfide: far sì che «tutti muoiano giovani – dopo molto, molto tempo».
26,00

La macchina del gene. La gara per decifrare i segreti del ribosoma

La macchina del gene. La gara per decifrare i segreti del ribosoma

Venki Ramakrishnan

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2021

pagine: 348

Tutto comincia la sera del 17 maggio 1971, quando un diciannovenne indiano, Venkatraman (Venki) Ramakrishnan, sbarca all’aeroporto di Champaign-Urbana (Illinois) con l’ambizione di diventare fisico teorico. E tutto si compie una quarantina d’anni dopo, nel dicembre 2009, allorché Ramakrishnan – divenuto nel frattempo un’autorità della biologia molecolare – tiene a Stoccolma il discorso per il Nobel conferitogli per le sue ricerche sul ribosoma, la minuscola «macchina» cellulare che trasforma l’informazione genetica in migliaia e migliaia di proteine, ovvero in quelle catene di amminoacidi «che ci permettono di muovere i muscoli, vedere la luce, avere sensazioni tattili, sentire caldo e ci aiutano anche a combattere le malattie». Tra gli estremi di quelle date, il suo denso memoir si snoda lungo un duplice, avvincente tragitto umano e scientifico. Seguiremo infatti un racconto da insider su luci e ombre di tante istituzioni: i college americani, la comunità scientifica, lo stesso premio Nobel – il cui «dietro le quinte» è un intrico di giochi politici e assegnazioni non sempre obiettive. E, insieme, comprenderemo la centralità del ribosoma, struttura situata «al crocevia della vita», in tutti i suoi aspetti: filogenetico, biologico-molecolare e biomedico-farmacologico (l’efficacia degli antibiotici, per esempio, è legata alla possibilità di disarticolare i ribosomi batterici) – un’autentica rivoluzione nel campo della biologia, per certi tratti simile a quella vissuta dalla fisica all’inizio del secolo scorso. Prefazione di Jennifer Doudna.
26,00

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