Libri di Vera Gheno
Potere alle parole. Perché usarle meglio
Vera Gheno
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 170
Che cosa penseremmo del proprietario di una Maserati che la lasciasse sempre parcheggiata in garage pur avendo la patente? E di una persona che, possedendo un enorme armadio di vestiti bellissimi, indossasse per pigrizia sempre lo stesso completo? Queste situazioni appaiono improbabili; eppure, sono esempi dell’atteggiamento che molti hanno nei confronti della propria lingua: hanno accesso a un patrimonio immenso, incalcolabile, che per indolenza, o paura, o imperizia, usano in maniera assolutamente parziale. Anche se l’italiano non ha bisogno di venire salvato, né tantomeno preservato, è pur vero che dovremmo amarlo di più, perché è uno strumento raffinatissimo, ed è un peccato limitarsi a una frequentazione solamente superficiale. Perché conoscerlo meglio può essere, prima di tutto, di grande giovamento a noi stessi: più siamo competenti nel padroneggiare le parole, più sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società in cui viviamo. Vera Gheno si fa strada nel grande mistero della lingua italiana passando in rassegna le nostre abitudini linguistiche e mettendoci di fronte a situazioni in cui ognuno di noi può ritrovarsi facilmente. E ci aiuta a comprendere che la vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole.
Le ragioni del dubbio. L'arte di usare le parole
Vera Gheno
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 192
Guardiamoci intorno: quante sono le persone che intervengono nelle discussioni senza alcuna competenza specifica pensando di averla? Quanti criticano gli esperti con un «Io non credo che sia così» dall’alto di incrollabili certezze? Ci siamo abituati un po’ troppo a parlare e a scrivere senza fermarci prima un attimo a pensare, e rischiamo così di far sempre più danni. Perché le parole non sono mai solo parole, si portano dietro visioni differenti della realtà, tutte le nostre aspirazioni e le nostre certezze: ovvio che possano generare conflitti e fare male. Ma possono anche generare empatia e fare del bene, se impariamo a usarle meglio. Vera Gheno indaga i meccanismi della nostra meravigliosa lingua, e lo fa con la leggerezza calviniana di chi ammira il linguaggio senza peso perché conosce il peso del linguaggio. E in queste pagine, lievi ma dense, distilla un «metodo» per ricordarci la responsabilità che ognuno di noi ha in quanto parlante. Un metodo che si fonda innanzitutto sui dubbi, che ci devono sempre venire prima di esprimerci: potremmo, nella fretta, non aver compreso di cosa si sta davvero parlando, capita a tutti, anche ai più «intelligenti». Poi sulla riflessione, che deve accompagnarci ogni volta che formuliamo un concetto. E infine sul silenzio, perché talvolta può anche succedere, dopo aver dubitato e meditato, che si decida saggiamente di non avere nulla da dire.
Nessunə è normale
Vera Gheno
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2025
pagine: 176
"«Tu non sei normale» è una frase che chiunque, una volta nella vita, si è sentito rivolgere – magari in mezzo a una furiosa litigata. In ogni caso, “normale” è una parola che sentiamo di continuo, poiché è il parametro con cui la società misura la soglia minima dell’accettabile. Ciò che è normale non sarà eccellente, ma almeno ha la decenza di attenersi a uno standard, di conformarsi: essere come tutti, comportarsi come tutti. Ma, a ben vedere, “tutti” chi? Ci voleva una sociolinguista combattiva come Vera Gheno per smontare la circolarità capziosa di questo aggettivo, che indicherebbe sia chi si attiene alla norma sia ciò che detta la norma, costringendo gli altri a seguirla. Un tempo, forse, questa arbitrarietà era meno evidente, quando la società era divisa in grandi gruppi abbastanza omogenei al loro interno. Ma oggi, in una società frammentata in gruppi sociali diversissimi, l’autoreferenzialità del concetto è esplosa: vengono spacciati per normali i corpi filiformi o muscolosi di modelle e attori, politici pluridivorziati discettano di famiglia tradizionale e di valori condivisi, e di contro i media e i social convincono ognuno di noi di essere (o dover essere) speciali, eccezionali – tutto fuorché appunto normali. Vista da vicino, allora, questa fantomatica norma si rivela per quello che è: uno strumento del gruppo dominante per esercitare potere su gruppi meno forti (donne, migranti, poveri, persone lgbtqia+...). Così che chi è bollato come “diverso” si ritrova espulso, oppure misericordiosamente riaccolto se si adegua e rientra nei ranghi. Una ragione in più per ricordarsi che, per fortuna, Nessunə è normale.
Grammamanti. Immaginare futuri con le parole
Vera Gheno
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 160
Le parole sono centrali nelle nostre vite e dischiudono infinite opportunità. Per questo dovremmo instaurare con loro una vera e propria relazione amorosa, sana, libera, matura. Perché le parole ci permettono di vivere meglio e ci danno la possibilità di cambiare il mondo. Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.
L'isola delle storie
Monica Acito, Chiara Gamberale, Giosuè Calaciura, Vera Gheno, Federica Manzon
Libro: Libro in brossura
editore: Ultima Spiaggia
anno edizione: 2017
pagine: 64
Ad accompagnare le voci degli scrittori e delle scrittrici ospiti della quinta edizione di Gita al Faro – il festival letterario che è ormai diventato un appuntamento fisso nell’estate di Ventotene – c’è stata la riscoperta dell’isola quale «luogo di ripartenza per l’Europa», così come la definisce, nella prefazione a queste pagine, la madrina della manifestazione, Loredana Lipperini. Perché Ventotene, con la selvaggia presenza del mare a infondere una naturale sensazione di separatezza, non è solo il fondale dove gli autori hanno sperimentato il potere eterno della letteratura, ma lo scoglio da cui trovare nuovo slancio per una diversa realizzazione dell’idea stessa di Europa, che proprio qui nacque. E così il nucleo di questi testi – impreziositi dall’intervento della scrittrice francese Annie Ernaux, premio Strega Europeo – si rivela ancora più «politico», tornando di nuovo a quel sogno che a Ventotene prese forma, dalle parole di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Ursula Hirschmann, trasformandosi in "Manifesto".
La tesi di laurea. Ricerca, scrittura e revisione per chiudere in bellezza
Vera Gheno
Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2019
pagine: 152
Se frequenti un corso di laurea triennale in una facoltà umanistica, sai bene che, per coronare il tuo percorso, dovrai affrontare un passaggio fondamentale: la tesi di laurea. Dopo tanti esami orali, la scelta dell’argomento e del relatore, la bibliografia e le pagine bianche da riempire potrebbero apparirti come un ostacolo (quasi) insormontabile. Ma niente paura: scrivere la tesi di laurea senza soffrire troppo è possibile, basta sapere come fare. Tutto parte da una buona pianificazione, e in questo libro troverai consigli per organizzare il flusso di lavoro (dall’idea iniziale alla consegna), indicazioni per scrivere e presentare al meglio il tuo elaborato, regole di netiquette da seguire con il relatore e suggerimenti di comportamento per la discussione (compresa la gestione dei parenti e degli amici). Seguili, il lavoro scorrerà liscio e senza intoppi. Alla fine ti accorgerai con sollievo di quanto tutto sia stato rapido e leggero.
L'isola delle storie
Monica Acito, Chiara Gamberale, Giosuè Calaciura, Vera Gheno, Federica Manzon
Libro: Libro in brossura
editore: Ultima Spiaggia
anno edizione: 2019
pagine: 48
«Le rampe, in fondo al molo. Qualche marinaio che martella un motore, occhi alzati dal lavoro per un secondo. I negozietti aperti d’estate e chiusi adesso, qualche passante frettoloso, due vecchi che chiacchierano. Le scarpe lo sanno, dove devono andare...» Ecco Ventotene, isola sperduta nel blu del mar Tirreno, così come affiora nelle parole di Maurizio De Giovanni, e già l’incanto della letteratura lascia immaginare nuovi scorci, nuove storie. Insieme al racconto di De Giovanni, quelli di Giusi Marchetta, Carlo Nan, Romana Petri, Laura Pugno, Veronica Raimo – e l’originale cruciverba di copertina di Stefano Bartezzaghi – sono stati i protagonisti della settima edizione di Gita al Faro, festival letterario unico nel suo genere, durante il quale ciascun autore è stato chiamato a far vivere a suo modo l’isola pontina, animando luoghi antichi e selvaggi grazie al potere universale delle storie, raccolte in questa nuova antologia.
Settembre 1972
Imre Oravecz
Libro: Libro in brossura
editore: Anfora
anno edizione: 2019
pagine: 132
"Settembre 1972" è un romanzo in versi che racconta in 99 istantanee la storia di un amore, dal suo prologo al suo epilogo. Pubblicato per la prima volta nel 1988 in Ungheria, le copie vennero esaurite in tempi brevissimi e il libro divenne un caso letterario. Una donna e un uomo si conoscono, si innamorano, si sposano, hanno un figlio e poi si separano perché la donna non può vivere con l’uomo, che anche lei ama, ma non sopporta di essere proprietà di un solo uomo, anche se è padre del loro figlio. Il testo racconta minuziosamente i fatti. Il primo incontro, i primi amplessi, le prime gelosie e i primi tradimenti, di lui e di lei. Poi segue la storia della separazione fisica e spirituale.
Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello
Vera Gheno, Bruno Mastroianni
Libro: Libro in brossura
editore: Longanesi
anno edizione: 2018
pagine: 288
Questo libro parla di noi, persone connesse tramite i social network con le parole, forse lo strumento più immediato e potente che abbiamo a disposizione in quanto esseri umani. Eppure, spesso le usiamo in maniera frettolosa e superficiale, senza valutarne le conseguenze. Poiché le possibilità di fraintendimenti, ostilità e interpretazioni distorte dei fatti sono massime laddove non possiamo guardarci in faccia, in rete e in particolare sui social network le parole che scegliamo hanno un peso maggiore, su di noi e su chi ci sta attorno. Infatti oggi la comunicazione sul web appare avvelenata dal bullismo, dalle notizie false e dai continui conflitti. Ci sentiamo intrappolati dall’odio, dalla paura e dalla diffidenza. La verità è che siamo diventati iperconnessi, viviamo contemporaneamente offline e online ed è una condizione complessa, che occorre imparare a gestire. Non esistono formule magiche ma, nel suo piccolo, ciascuno di noi può fare la differenza, curando con più attenzione il modo in cui vive – e quindi parla – in rete: di sé, di ciò che accade, degli altri e con gli altri. La nostra vita interconnessa non dipende, in ultima istanza, dagli strumenti e dagli algoritmi, e nemmeno dai proprietari delle piattaforme: sta a noi scegliere chi siamo e cosa vogliamo in rete. Una sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, ci indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social ci offrono: imparando a padroneggiarli senza lasciarcene schiacciare, a decifrarne i messaggi senza farci manipolare, a capire e farci capire attraverso una scelta accorta e consapevole delle parole.
Chiodi
Agota Kristof
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2018
pagine: 100
Fuggendo dall’Ungheria nel 1956, Agota Kristof si separa dai quaderni con le sue prime poesie. In seguito le riscriverà così come le ricorda, e forse le reinventerà. Chiodi le raccoglie, con altri versi in ungherese e in francese. I temi sono quelli ben noti ai lettori di Kristof – lo smarrimento, la perdita, l’esilio, il ricordo dell’amore, l’attesa, il desiderio – ma qui, nell’immediatezza della poesia, sembrano raggiungere un grado di intensità ancora maggiore.
L'isola delle storie
Monica Acito, Chiara Gamberale, Giosuè Calaciura, Vera Gheno, Federica Manzon
Libro: Libro in brossura
editore: Ultima Spiaggia
anno edizione: 2018
pagine: 48
Scrive Loredana Lipperini, direttrice artistica del festival Gita al faro, nell'introduzione a questa raccolta di racconti, che «nella storia della letteratura fantastica le isole sono il luogo dove tutto accade. Ci sono isole sepolte, isole di re, isole di antichi dei, isole dove il tempo si ferma per sempre… E poi c'è Ventotene, dove la storia è passata e ha germogliato altra storia». Ogni anno, in estate – e nel 2017 siamo arrivati alla sesta edizione – l'isola pontina si anima per alcuni giorni di scrittrici e scrittori, e le parole di ciascuno sono chiamate a far vivere i luoghi antichi, legandosi a essi, nell'incanto della letteratura. Così, perduti per un momento su un piccolo scoglio nel mar Tirreno, all'ombra del faro, si torna a respirare, come in queste pagine, tutta la magia di quando, con una storia, è possibile creare mondi infiniti.
Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network
Vera Gheno
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2017
pagine: 136
Questo testo non è una guida; è piuttosto il diario di bordo di vent'anni di frequentazione dei "socialini" da parte di una sociolinguista interessata a capire cosa succeda alla nostra lingua e alla nostra società nella commistione tra vita online e offline. È il web che condiziona la lingua o è l'italiano che attraverso la rete sta mostrando mai come ora il suo stato? Questo libro tenta di raccontare qualcosa di nuovo dei social network a chi li frequenta, nella speranza di renderli meno "ostici" a chi, invece, non è abituato a frequentarli. Soprattutto, vuole essere un contributo all'ecologia linguistica dei mezzi di comunicazione elettronici, la cui vivibilità è responsabilità di tutti gli utenti.