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Libri di Verlyn Flieger

Schegge di luce. Logos e linguaggio nel mondo di Tolkien

Schegge di luce. Logos e linguaggio nel mondo di Tolkien

Verlyn Flieger

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2024

pagine: 276

Cos'è il linguaggio, qual è la sua origine e il suo rapporto con il mito? E, ancora, che ruolo ha la lingua nell'opera di Tolkien, perché l'autore del Signore degli Anelli considera l'uomo una "luce riflessa" capace di sub-creare mondi immaginari tramite le parole? Come ci dice la Flieger in questo volume "le parole sono espressione del mito, incarnazioni di concetti mitici e di una visione mitica del mondo. La lingua ai suoi inizi non faceva alcuna distinzione tra il significato letterale di una parola e quello metaforico, come invece accade ora [...]. Qualsiasi tipo di espressione era letterale e dava direttamente voce alla percezione dei fenomeni ed alla partecipazione intuitiva e mitica ad essi da parte dell'umanità". È a partire da questa teoria della parola e del mito (originariamente proposta da un altro Inkling, Owen Barfield) che Verlyn Flieger in Schegge di Luce elabora un'affascinante interpretazione dell'opera tolkienana, che la critica considera, assieme a La Via alla Terra di Mezzo di Tom Shippey (Marietti 2005) un testo imprescindibile per chiunque voglia cogliere in tutta la sua ricchezza il senso profondo del "legendarium" di Tolkien.
27,50

Il lai di Aoutrou e Itroun

Il lai di Aoutrou e Itroun

John R. R. Tolkien

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2023

pagine: 208

Ambientato “in terra di Bretagna oltre le onde” nell'epoca della cavalleria, Il lai di Aotrou e Itroun narra di una coppia di nobili bretoni che non riescono ad avere figli. Aotrou cerca di porre così l'aiuto di una pozione magica ottenuta da una strega. Quando la pozione ha successo e Itroun partorisce due gemelli, la strega, che è in realtà una fata maligna, torna a chiedere come compenso per i suoi servigi l'amore di Aotrou: ma lui è deciso a non tradire i voti matrimoniali e andrà incontro a un triste destino. Originati dalla parte più oscura della fantasia di Tolkien, Il Lai di Aotrou e Itroun e le due poesie più brevi qui proposte che ne costituiscono il punto di partenza sono un'aggiunta importante alla parte del suo canone che non riguarda la Terra di Mezzo, e si pongono accanto alle sue riscritture di miti e di leggende già esistenti, La leggenda di Sigurd e Gudrún, La caduta di Artù e La storia di Kullervo.
20,00

La storia di Kullervo

La storia di Kullervo

John R. R. Tolkien

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2016

pagine: 250

Kullervo figlio di Kalervo è forse il personaggio più oscuro e tragico di Tolkien. "L'infelice Kullervo", come lo definisce Tolkien stesso, è uno sfortunato orfane dotato di poteri sovrumani e avviato a un tragico destino. Cresciuto nella casa dell'oscuro mago Untamo, che ha ucciso suo padre, rapito sua madre e che per tre volte ha cercato di ucciderlo quando era ancora un bambino, Kullervo non ha nulla al mondo se non l'amore della sorella gemella, Wanona, e la protezione di Musti, un cane nero dai poteri magici. Quando viene venduto come schiavo, il ragazzo giura di vendicarsi del mago. Tolkien scrisse che "La Storia di Kullervo" era il suo tentativo di creare una leggenda originale, oltre che un nodo importante nelle vicende della Prima Era: Kullervo infatti è antenato di Turin Turambar, l'eroe tragico e incestuoso del "Silmarillion". Con la sua potenza narrativa autonoma, "La Storia di Kullervo" è un tassello fondamentale nella struttura del mondo creato da Tolkien, e viene qui pubblicata per la prima volta con annotazioni, saggi e altri materiali sull'opera che ha ispirato l'autore, il "Kalevala".
19,00

Schegge di luce. Logos e linguaggio nel mondo di Tolkien

Schegge di luce. Logos e linguaggio nel mondo di Tolkien

Verlyn Flieger

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2007

pagine: 274

Cos'è il linguaggio, qual è la sua origine e il suo rapporto con il mito? E, ancora, che ruolo ha la lingua nell'opera di Tolkien, perché l'autore del Signore degli Anelli considera l'uomo una "luce riflessa" capace di sub-creare mondi immaginari tramite le parole? Come ci dice la Flieger in questo volume "le parole sono espressione del mito, incarnazioni di concetti mitici e di una visione mitica del mondo. La lingua ai suoi inizi non faceva alcuna distinzione tra il significato letterale di una parola e quello metaforico, come invece accade ora [...]. Qualsiasi tipo di espressione era letterale e dava direttamente voce alla percezione dei fenomeni ed alla partecipazione intuitiva e mitica ad essi da parte dell'umanità". È a partire da questa teoria della parola e del mito (originariamente proposta da un altro Inkling, Owen Barfield) che Verlyn Flieger in Schegge di Luce elabora un'affascinante interpretazione dell'opera tolkienana, che la critica considera, assieme a La Via alla Terra di Mezzo di Tom Shippey (Marietti 2005) un testo imprescindibile per chiunque voglia cogliere in tutta la sua ricchezza il senso profondo del "legendarium" di Tolkien.
25,00

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