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Libri di Vittorio Coco

Altre modernità. Salvatore Lupo e la storia dell'Italia contemporanea

Altre modernità. Salvatore Lupo e la storia dell'Italia contemporanea

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2024

pagine: 288

Salvatore Lupo è uno degli storici contemporaneisti italiani più brillanti. Con un particolare occhio alla Sicilia e al Mezzogiorno, si è occupato del processo di unificazione nazionale, del periodo liberale, del fascismo e degli anni repubblicani sino a oggi. Sempre attento alle dinamiche sociali ed economiche, oltre che a quelle politiche, ha svolto studi pionieristici sulla mafia, rifiutando di considerarla l’oggetto di una disciplina a sé, e quindi analizzandola con gli strumenti propri della storiografia. Dall’ampio ventaglio di interessi che ha caratterizzato la sua ricerca si sono sviluppate nuove e originali prospettive. Ed è a questa scelta – di leggere sempre nei termini della varietà e della complessità le trasformazioni che hanno caratterizzato la storia del Mezzogiorno contemporaneo e, a partire da essa, quella d’Italia – che fa riferimento il titolo del volume dedicatogli. I saggi di allievi, amici e colleghi, qui raccolti in occasione del suo pensionamento dopo il ventennale insegnamento presso l’Università di Palermo, si confrontano con questi grandi temi. Ci raccontano anche di alcuni dei passaggi più significativi dell’esperienza scientifica dello storico siciliano, come la formazione presso l’Università di Catania e la successiva partecipazione a una delle più innovative proposte storiografiche degli ultimi decenni, quella che ha fatto riferimento all’Istituto meridionale di storia e scienze sociali e alla rivista «Meridiana». Ne è derivato un quadro ricco, suggestivo e aggiornato, che copre l’intero arco cronologico della storia contemporanea.
28,00

Il generale Dalla Chiesa, il terrorismo, la mafia

Il generale Dalla Chiesa, il terrorismo, la mafia

Vittorio Coco

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2022

pagine: 272

Il 3 settembre 1982 a Palermo veniva ucciso dalla mafia il generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Nella storia dell’Italia repubblicana, dalla Chiesa era l’uomo per gli incarichi difficili, fin da quando aveva scelto di andare volontario nella Sicilia di Salvatore Giuliano. Successivamente le istituzioni democratiche si affidarono a lui in alcuni dei momenti più drammatici, chiamandolo a contrastare l’offensiva del terrorismo brigatista, sia prima che dopo il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro. La sua ultima missione, conclusasi con l’attentato che lo colpì assieme alla moglie, fu quella di prefetto di Palermo, dove era stato inviato a fronteggiare un’escalation di violenza della mafia senza precedenti. La sua carriera lo portò a vivere una molteplicità di situazioni, nel corso delle quali è stato dipinto come il più fedele dei servitori dello Stato, ma che, allo stesso tempo, lo hanno messo al centro di accuse e polemiche di varia natura. Finalmente la vita di uno degli uomini simbolo della nostra Repubblica viene ricostruita e raccontata da uno storico, grazie all’accesso a una documentazione vasta e inedita.
20,00

La mafia dei giardini. Storia delle cosche della Piana dei Colli

La mafia dei giardini. Storia delle cosche della Piana dei Colli

Vittorio Coco

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 179

Fin dalla seconda metà dell'Ottocento, nei dintorni di Palermo operava la mafia cosiddetta 'dei giardini', dedita allo sfruttamento di ricche aziende agricole e all'intermediazione commerciale dei loro prodotti. La Piana dei Colli era uno dei suoi luoghi d'elezione. Qui i gruppi mafiosi, oltre ad accedere a ingenti risorse, potevano attivare relazioni con i più diversi strati sociali, tra cui le classi dirigenti cittadine. Si trattava infatti di un ambiente composito, in cui le splendide residenze dell'aristocrazia convivevano con le case di borgata. La trasformazione da esso subita nel corso del Novecento, quando è diventato parte integrante della città, non ha intaccato il ruolo di primo piano della mafia della Piana dei Colli. Sulla base di un'esaustiva e originale lettura di diverse fonti archivistiche e giudiziarie, Vittorio Coco ricostruisce le ultracentenarie vicende di gruppi mafiosi che hanno dimostrato grandi capacità di adattamento a un così radicale mutamento del contesto.
18,00

La penna viaggiante

La penna viaggiante

Vittorio Coco

Libro

editore: Orizzonti Meridionali

anno edizione: 2022

pagine: 432

50,00

Polizie speciali. Dal fascismo alla repubblica

Polizie speciali. Dal fascismo alla repubblica

Vittorio Coco

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2017

pagine: 218

A partire dal 1942 il confine orientale italiano fu il teatro di una violentissima repressione antipartigiana. Protagonisti ne furono gli uomini dell'Ispettorato generale di pubblica sicurezza, che contribuirono a spargere il terrore in tutta la regione. Non si trattò di una violenza improvvisata ed estemporanea, ma l'estremo risultato di una consumata esperienza maturata sul campo. Negli anni Trenta, infatti, molti di loro avevano già fatto parte di organismi che avevano efficacemente contrastato la mafia siciliana e il banditismo sardo. Si trattava di corpi speciali di polizia, che il regime fascista aveva creato sul modello delle contemporanee strutture di indagine politica come l'Ovra, ma di cui si potevano ritrovare dei precedenti già nella Grande Guerra e nella tarda età liberale. Fu proprio in queste circostanze che cominciò a formarsi quel ristretto gruppo di specialisti che, tra utopie d'ordine e ambizioni personali, nel corso dei rivolgimenti politici di un trentennio seppero imporsi come riconosciuti professionisti del settore. Dopo il crollo del fascismo, infatti, li ritroveremo ancora una volta in Sicilia, per fronteggiare la rinnovata emergenza dell'ordine pubblico.
22,00

Relazioni mafiose. La mafia ai tempi del fascismo

Relazioni mafiose. La mafia ai tempi del fascismo

Vittorio Coco, Manuela Patti

Libro

editore: XL EDIZIONI

anno edizione: 2013

pagine: 224

La mafia può essere conosciuta e studiata? Con questo proposito qui si pubblica un lungo verbale redatto nel 1938 che riesce a incrinare il radicato luogo comune che vorrebbe la mafia definitivamente sconfitta dalla repressione fascista degli anni Venti e rinata soltanto in conseguenza dello sbarco alleato in Sicilia del 1943. In pieno fascismo l'Ispettorato interprovinciale di pubblica sicurezza, una specie di Dia ante litteram, redige un verbale sull'intatta forza della mafia nel palermitano. In quegli anni la retorica del regime fascista imponeva l'immagine di una Sicilia pacificata dove era possibile dormire con le "porte aperte", ma la realtà delle cose era ben diversa. A distanza di dieci anni dalla prima repressione, nota a tutti come "operazione Mori", ne viene attuata una seconda fino a questo momento assolutamente non conosciuta. Il verbale che viene qui pubblicato ne è un resoconto puntuale e dettagliato. Con quasi cinquant'anni di anticipo sulle rivelazioni di Buscetta al giudice Falcone disponiamo di una perfetta descrizione di quella che in seguito sarebbe stata nota come "Cosa Nostra".
13,90

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