Libri di Viviana Agostini-Ouafi
Saggi su Proust
Bernard de Fallois
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 544
Prima di diventare uno dei più grandi editori europei, Bernard de Fallois è stato un professore. Una vocazione alla ricerca e all’insegnamento che non lo ha mai abbandonato, fino a farne uno dei più apprezzati studiosi al mondo dell’opera di Marcel Proust, di cui ha curato e pubblicato diversi inediti. Questo volume raccoglie per la prima volta in italiano i più importanti saggi proustiani di de Fallois. A partire dalle “Sette conferenze su Marcel Proust”, rivolte sia ai nuovi lettori sia a chi a quelle pagine decide di ritornare, lezioni capaci di illuminare i temi dell’opera come un’appassionante indagine letteraria: come ha composto Proust il suo romanzo? cos’è un “personaggio proustiano”? che parte hanno nella sua opera il comico, l’amore, la riflessione metafisica e l’arte? L’”Introduzione alla Ricerca del tempo perduto”, un esempio unico di sintesi e limpidezza, offre un compendio essenziale per leggere in modo consapevole il romanzo della vita di Proust, per ammirarne la novità e misurarne la grandezza. Un percorso arricchito da una raccolta di massime e riflessioni, scelte tra le pagine della “Recherche”, che ricollega il suo autore alla grande tradizione di Montaigne, Pascal e Balzac. Marcel Proust paragonò il suo libro a una cattedrale, che richiede di fare un passo indietro per coglierne la bellezza, per apprezzarne ogni dettaglio, ogni figura, ogni personaggio.
Dante e il pittore persiano
André Pézard
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 120
Quanti volti può assumere un autore tradotto nella lingua-cultura di arrivo? Quali sono le norme a cui si atterrà il traduttore per ridefinire in un'altra lingua i tratti dell'opera originale? E che cosa succede se a tradurre è André Pézard, e l'autore tradotto il padre della letteratura italiana? Nella sua introduzione del 1965 alle opere complete di Dante, qui presentata per la prima volta in italiano, l'insigne italianista del Collège de France ci regala un magnifico esercizio di poetica esplicita, mostrandoci che reinventare la lingua dantesca vuol dire aprire una faglia epistemologica nella tradizione traduttiva del Novecento francese. Postfazione inedita di Jean-Yves Masson.
Nel buio regno. Proust, Michelet e Debenedetti
Viviana Agostini-Ouafi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Càriti Editore
anno edizione: 2011
pagine: 112
Poetiche della traduzione. Proust e Debenedetti
Viviana Agostini Ouafi
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2010
pagine: 120
Che rapporto esiste fra critica della traduzione e pratiche teoriche del tradurre? Quali criteri estetici si riveleranno più adeguati per lo studio della traduzione debenedettiana di Proust? In questo breve saggio, Viviana Agostini-Ouafi parte dal presupposto che il critico della traduzione non è tenuto ad analizzare il testo di arrivo con la propria teoria del tradurre, quanto invece a seguire le tracce di una poetica implicita nella prassi stessa del traduttore. La relazione osmotica scrittore-traduttore svela i fondamenti estetici su cui si fonda la prassi traduttiva debenedettiana: una vera e propria poetica della (ri)scrittura il cui proustismo è in fondo già implicito nel "debenedettismo" ante litteram di Proust.
Dire i traumi dell'Italia del Novecento. Dall'esperienza alla creazione letteraria e artistica
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2020
pagine: 382
Il Novecento è stato «il secolo del trauma» e nel volume si intende verificare, con i dovuti distinguo, se e in quale misura nella produzione culturale dell'Italia novecentesca si può individuare un percorso in virtù del quale quella produzione può essere letta come il racconto di alcuni dei maggiori avvenimenti storici. Così le sezioni del volume si dividono in : "Soldati e scrittori: il trauma della Grande Guerra" – dove vengono studiate le opere poetiche e figurative di tre nomi celebri della letteratura italiana; "Le scritture-testimonianza. Il trauma del fascismo e della Seconda guerra mondiale" – dove viene affrontato un largo spettro di problematiche e di autori nel periodo che va dagli anni Venti-Trenta alla Seconda guerra mondiale. In "Mediazioni terapeutiche del trauma. Resilienza e tabù" si presentano varie forme di scrittura e trasmissione del trauma: testimonianze orali dei deportati ebrei romani; memorie (affidate a taccuini e diari) scritte nel campo di Gusen; ricordi di numerosi sopravvissuti ai bombardamenti in Toscana durante la Seconda guerra mondiale; dialoghi e spazializzazione teatrale di esperienze indirette della Shoah; rielaborazioni letterarie delle violenze commesse sui civili; ricostruzioni storiche delle "Marocchinate". Fra mediazione terapeutica assicurata dalla parola e silenzio legato alla vergogna di fatti inconfessabili, si affrontano qui alcune delle situazioni più drammatiche della Seconda guerra mondiale e dei campi di concentramento.