Libri di Viviano Cavagnoli
Democrazia: l'eredità politica greca. Miti Potere Istituzioni
Yves Mény
Libro: Libro in brossura
editore: Ariele
anno edizione: 2022
pagine: 244
Non c’è tema della politica moderna che non sia stato discusso, vissuto e affrontato dal primo sistema democratico, inventato in una città di medie dimensioni del V e IV secolo prima della nostra era: Atene. Tremila anni dopo la nascita di questa prodigiosa utopia, la grammatica del «buon governo» è quella utilizzata da Solone o Clistene, Pericle, Platone, Aristotele o Plutarco. I Greci hanno creato e immaginato i concetti per i quali noi combattiamo e discutiamo ancora oggi: partecipazione, deliberazione, uguaglianza davanti alla legge, assemblea, democrazia diretta, controllo democratico, cittadinanza, autoctonia, ecc. L’eredità greca è più attuale che mai in un momento in cui le forme contemporanee della democrazia sono in crisi e mentre movimenti radicali americani chiedono la soppressione degli studi classici, accusati di essere uno strumento dello schiavismo e delle teorie della supremazia bianca. I miti, la filosofia, le istituzioni greche possono ancora insegnarci molto, anche su Donald Trump, i Gilets gialli o il «deficit democratico» dell’Unione Europea.
Pensare la laicità
Catherine Kintzler
Libro: Libro in brossura
editore: Ariele
anno edizione: 2022
pagine: 210
La laicità è un’idea a un tempo semplice e difficile – il che non è incompatibile. Paradossalmente, è la sua povertà (il suo minimalismo) a renderla forte. Non serve a nulla dire che è astratta: la sua efficacia concreta si apprezza dalla quantità di libertà che rende possibile. È ciò che si cerca di mostrare esaminando le questioni «sul campo» che hanno segnato soprattutto gli ultimi due decenni: che cos’è l’estremismo laico? In che modo la laicità è stata regalata all’estrema destra? Il divieto del velo integrale è di ispirazione laica? La libertà dei culti richiede un sostegno pubblico? Un’impresa può rivendicare la laicità? Esiste una «spiritualità laica»? Tante occasioni per l’autrice di testare una teorizzazione generale e di allargare la riflessione con escursioni filosofiche: sulla natura del legame politico, le forme della libertà, la nozione di comunità, l’identità, la nozione di posizione critica, lo status della cultura, quello della morale e della perfettibilità.
Pierre Bayle. I paradossi politici
Olivier Abel
Libro: Libro in brossura
editore: Ariele
anno edizione: 2022
pagine: 82
Il pensiero e l’opera di Pierre Bayle (1647-1706) costituiscono un enigma, da sempre oggetto di interpretazioni divergenti. Davanti alle persecuzioni che precedettero la revoca dell’editto di Nantes, egli preferì l’esilio a Rotterdam. La sua rivista Nouvelles de la République des lettres costituì una delle prime forme dello spazio pubblico europeo, e si è potuto dire del suo affascinante Dictionnaire historique et critique (1696) che è stato la matrice dei Lumi. Nel suo Commentaire philosofique, dove tesse l’apologia della tolleranza, egli critica l’oppressione religiosa della «cattolicissima Francia». Ma nel suo Avis aux Réfugiés egli fustiga anche ogni sedizione religiosa dei protestanti rifugiati. L’intreccio di queste due linee, che risalgono da una parte a Hobbes e Machiavelli e dall’altra a Milton e Bodin, fino a Calvino, aiuta a comprendere i paradossi politici e politico-teologici, fondatori di una modernità oggi in crisi. Cercando di pensare questi «disaccordi», Bayle inventa uno stile di scrittura pluralista, fuori da ogni schema, che corrisponde al carattere obliquo del suo simpatizzare per la sincerità dell’altro.