Libri di William T. Vollmann
Tredici storie e tredici epitaffi
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 256
Popolato dalla variegata galleria di personaggi che riconosciamo dalle opere precedenti di Vollmann, questo dettagliato resoconto dal fronte della realtà ci accompagna nel mondo di persone disperate, ossessionate, spacciate o smarrite che cercano di capire in che momento tutto è andato storto e vivono nella speranza che un’altra dose, un’altra notte di sesso, un altro viaggio dall’altro capo del mondo porterà la pace interiore tanto bramata. Tredici storie che sfumano il confine tra l’invenzione e il reportage, la finzione e l’autobiografia, i mostri immaginati e quelli reali, e costituiscono uno dei più coraggiosi, approfonditi e sovversivi ritratti dell’America, un mosaico ardente sempre sospeso tra brutalità e romanticismo, in cui ogni storia si conclude con una piccola riflessione sulla morte, intesa come perdita irrecuperabile: piccoli epitaffi – per persone, animali, oggetti – che non sono un finale ma l’inizio di un nuovo modo di interpretare l’esistenza, per afferrare il senso di una vita in cui non c’è spazio per la paura perché tutto – il dolore, la violenza, la bellezza e l’amore – sono parte dello stesso percorso, voci che si sommano nello stesso grido di speranza.
Puttane per Gloria
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 213
Jimmy è un reduce della guerra del Vietnam, da cui è tornato ferito nell’anima prima ancora che nel corpo. Vaga per il Tenderloin, il quartiere più degradato di una San Francisco ormai lontana dal sogno hippie, soggiorna in pensioni equivoche e frequenta tossici e senzatetto. Ha un solo, folle obiettivo: attraverso i racconti e le testimonianze delle puttane, che paga grazie al sussidio dell’esercito, vuole ritrovare Gloria, la bellissima prostituta della quale si è innamorato e che ha perduto. O forse ricrearla: perché non è facile capire se Gloria esista davvero, da qualche parte nel mondo, o sia il parto di una mente che ha perso ogni certezza e che sprofonda ogni giorno di più nel delirio.
Ultime storie altre storie
William T. Vollmann
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 747
"Questo è il mio ultimo libro. Eventuali opere successive a me attribuite saranno state composte da un fantasma" scrive Vollmann nell'apertura di questo libro dedicata al lettore. E così si parte, al largo di un mare narrativo pericoloso che l'autore californiano non affrontava così di petto dai tempi di Europe Central. L'avventura è audace perché si tratta di un viaggio nello spazio e nel tempo: da una Trieste ottocentesca all'America corrotta e romantica delle high school, dai fantasmi dell'antico Giappone alla ex Iugoslavia attraversata da Vollmann negli anni della guerra nei Balcani. La bussola che tiene ferma la rotta è l'ago rosso dell'amore e dell'erotismo, ma anche la sua innegabile controparte nera, la violenza e la morte, che costituisce l'unico orizzonte possibile per legittimare un senso della nostra esistenza. Penetra nei territori più disparati, nei confini, negli interstizi, nelle pieghe della realtà invisibile; il suo occhio è capace di uno sguardo obliquo che marca sempre uno scarto e un'inedita capacità di visione; la sua scrittura si muove nella zona proibita dove tutti i generi narrativi confinano e mutano per trasformarsi in quella che è la sua cifra stilistica più pura. Ancora una volta, con lo slancio vertiginoso e visionario che ha caratterizzato l'intera sua carriera di scrittore, William T. Vollmann indaga in profondità la vita, i suoi tentativi affascinanti di schivare, controllare e perfino sedurre la morte.
I fucili
William T. Vollmann
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2018
pagine: 498
È trascorso ormai ben più di un secolo da quando sir John Franklin raggiunse il Circolo Polare Artico con due navi, in cerca del mitico Passaggio a Nordovest, per ritrovarsi avvolto in un feroce sudario di morte e di gelo. Ora, in quegli stessi luoghi, giunge un altro uomo bianco con una strana uniforme addosso che gli vale, presso gli Inuit, il soprannome di Capitan Sottozero. Non è chiaro quale sia il suo vero scopo: forse esplorare di nuovo quelle terre magnifiche e ingrate, scoprendo quanto l'uomo bianco e i suoi fucili abbiano contribuito ad alterarne l'equilibrio; forse ritrovare le tracce della spedizione maledetta e ripercorrerne fisicamente gli stenti, per poi poterne scrivere con la forza dell'esperienza; o forse rivivere gli amori di Franklin per una donna Inuit, fino a trasformarsi nell'incarnazione vivente di sir John. Nel sesto dei Sette Sogni, la serie imponente di romanzi dedicati alla colonizzazione del continente nordamericano, dai vichinghi fino alle guerre indiane, William T. Vollmann dipinge un affresco sospeso tra mito e storia, tra passato e presente, unendo a un rigoroso lavoro di documentazione una sensibilità paesaggistica e la potenza di una scrittura visionaria e barocca.
La camicia di ghiaccio
William T. Vollmann
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 509
Pubblicato nel 1990, La camicia di ghiaccio è il primo dei «Sette sogni» dedicati al mito di fondazione americano: un'unica grande opera che appartiene alla zona grigia tra narrativa e storia e che ruota intorno a un solo motivo conduttore: il difficile confronto tra le popolazioni native del Nuovo Mondo e i pionieri giunti dal Vecchio. La Camicia di Ghiaccio ci porta alle origini stesse del mito americano e al primo impatto dei nativi con esploratori stranieri: i vichinghi, giunti nel continente attorno all'anno Mille. Attingendo alle due grandi saghe nordiche medievali - la Saga dei Groenlandesi e quella di Erik il Rosso - dove si narra dell'accidentale scoperta di una nuova e radiosa terra e del breve quanto fallimentare tentativo di colonizzarla, e a un lavoro di documentazione e ricerca sul posto che lo ha condotto a visitare i siti vichinghi a Terranova, i resti della fattoria di Erik il Rosso in Islanda, le rovine norvegesi in Groenlandia e la vasta distesa ghiacciata dell'Isola di Baffin, Vollmann racconta il segno lasciato dagli invasori bianchi sulla leggendaria Vinland. «Voglio qui raccontare la storia di come venne consumata la rugiada e di come arrivò il gelo» scrive in tono epico, e per l'intero romanzo il ghiaccio diventa metafora di una corruzione sia morale che ambientale, presagio di conflitti razziali e oltraggi alla terra che hanno scandito l'intera storia degli Stati Uniti.
Storie della farfalla
William T. Vollmann
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 315
Amici e complici di bravate, sesso e avventure, un giornalista e un fotografo americani si immergono e ci accompagnano in un lungo itinerario fra Oriente e Occidente. Nell'inferno della Cambogia, ancora segnata da un profondo retaggio di stragi e violenze, il giornalista si innamora perdutamente di Vanna, una prostituta proveniente dalla capitale. Ma anziché trovare un impossibile e forse ipocrita riscatto nell'amore, continua le sue peregrinazioni in un mondo nel quale degradazione e purezza formano un binomio inestricabile. Tra taxi girl e turisti del sesso, tra cinismo e perdizione, "Storie della farfalla" è una fiaba crudele, che trasforma in incubo contemporaneo il sogno romantico dell'amore assoluto, dell'innocenza felice. Vollmann si spinge a individuare nella prostituzione e nello scambio economico «onesto» che la sottende la perfetta incarnazione dell'amore nell'era del capitalismo.
Afghanistan Picture Show ovvero, come ho salvato il mondo
William T. Vollmann
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 382
Nel 1979, ventenne, William Vollmann si appassiona alle sorti dell'Afghanistan invaso dalle truppe sovietiche e decide di affiancare i mujahiddin nella loro lotta di liberazione contro i russi. Nel 1982 parte alla volta del Pakistan, dove trascorrerà buona parte del suo soggiorno in casa di un generale afgano in esilio, parlando con i capi della resistenza, con funzionari pakistani e internazionali che gestiscono gli aiuti per i profughi, e con i profughi stessi, sia quelli più fortunati che si possono pagare la permanenza in città sia i moltissimi costretti a vivere in condizioni pietose nei campi. Un'esperienza in larga parte fallimentare, che "Afghanistan Picture Show" racconta a posteriori attraverso lo sguardo di un Vollmann più adulto e consapevole, capace di guardare con ironia e affetto il proprio io più giovane e ingenuo, che riesce sempre a porre le domande più sbagliate alle persone sbagliate, mentre si contorce tra i dolori della dissenteria. Tra conversazioni piene di equivoci ed estenuanti camminate nell'impervio territorio afgano, trascinato e talvolta trasportato pietosamente dai mujahiddin, Vollmann mette in scena l'idealismo ingenuo e il colonialismo dello sguardo americano sul mondo, in un'opera ibrida che si muove tra romanzo e diario, saggio storico e reportage.
I poveri
William T. Vollmann
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 512
A distanza di più di un secolo da How The Other Half Lives, il memorabile saggio con il quale Jacob Riis svelò per primo il mondo degli «scarti umani», marginalizzati e vittime del capitalismo, e a ottant'anni da Sia lode ora a uomini di fama, nel quale James Agee e Walker Evans realizzarono un primo, perfetto incontro tra scrittura e fotografia raccontando le vite dei fittavoli travolti dalla Grande Depressione, I poveri sposta nuovamente i confini del reportage, portandolo al massimo della sua potenza grazie a uno sguardo profondamente etico, partecipe senz'ombra di patetismi. Vollmann si è messo in viaggio con i suoi taccuini e la sua macchina fotografica, pronto a cogliere la povertà in ogni suo aspetto e sfumatura; ha incontrato, intervistato e ritratto centinaia di persone di ogni nazionalità, dando voce e spazio a quel misto di brutalità e speranza, disperazione e orgoglio, sconfitta e resilienza, che alberga nei dannati della terra e li rende, nel bene come nel male, la quintessenza di un'umanità che sarebbe troppo facile e comodo respingere.
Storie dell'arcobaleno
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2021
pagine: 720
Torna in libreria, in una versione interamente rinnovata dalla stessa traduttrice, il secondo libro di William Vollmann, e forse il suo più amato: tredici racconti modellati sulla gamma di colori dell'arcobaleno, che spaziano tra mito e storia, nuovo e antico mondo, giornalismo e pura invenzione, e che hanno ridefinito una volta per tutte i confini della narrativa. Pubblicato nel 1989, "Storie dell'arcobaleno" rimane forse ancora oggi il libro più amato di William Vollmann, e l'opera che meglio ne sintetizza i temi di elezione, lo sguardo, il talento narrativo. Ambientate tra il Tenderloin di San Francisco e l'antica Babilonia, l'India e il Nuovo Mondo, le tredici storie di questa raccolta mettono in scena ogni possibile colore dell'anima e offrono una sfilata di personaggi segnati dall'eccesso e dalla marginalità, dalla crudeltà e dalla tenerezza. Che si tratti degli skinhead neonazisti con i quali Vollmann ha convissuto per mesi, raccogliendone la testimonianza e chiedendo loro l'autorizzazione a pubblicarla, o delle prostitute che popolano i quartieri più degradati di una grande metropoli, di un serial killer mosso da un'incontrollata smania di purezza o del crudele imperatore Nabucodonosor, i personaggi di questo libro leggendario occupano la scena con l'autorevolezza della verità, sorretti da una lingua immaginifica ed esatta, che non conosce pudori o censure.
Come un'onda che sale e che scende
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2022
pagine: 992
«La storia del mondo è la storia della violenza». Partendo da questo assunto di base, Vollmann si è posto l'obiettivo di «elaborare un sistema di calcolo morale [...] che chiarisse quando è accettabile uccidere, quante persone si possono uccidere e così via». Elaborato nel corso di vent'anni, Come un'onda che sale e che scende si basa da un lato su un colossale lavoro sulle fonti (filosofia, teologia, biografie di tiranni, signori della guerra, criminali, attivisti e pacifisti), dall'altro su una serie di esperienze dirette, spesso estreme, che hanno portato l'autore nel cuore dei conflitti di fine Novecento e nelle zone più degradate delle grandi metropoli. Scorrono nelle pagine figure storiche - Platone, Monte-zuma, Cicerone, Robespierre, Lenin, Leonida, Hitler, san Tommaso, Gandhi, Giulio Cesare - e persone comuni che della violenza hanno fatto un metodo, di difesa o di offesa: i grandi della storia e gli individui più anonimi abbracciati con la stessa equanimità, priva di ogni morale preconfezionata ma sorretta da un'etica profonda e partecipe. Torna in una nuova edizione il capolavoro di Vollmann, trasformatosi negli anni in oggetto di culto e di ricerca per collezionisti: un saggio-mondo nel quale erudizione, indagine storica ed esperienza personale convergono creando una riflessione senza precedenti sulla natura umana e sulla sua perenne sospensione tra bene e male, sopraffazione e autodifesa, guerra e pace.
Europe central
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 1068
“Europe Central” è un'opera apocalittica in cui il talento selvaggio di William Vollmann descrive l'incubo delle due grandi dittature totalitarie del XX secolo, l'Unione Sovietica e la Germania nazista, in guerra tra loro. Lo fa attraverso alcune storie personali segnate dalle più terribili decisioni che individui posti in condizioni estreme siano mai stati chiamati a prendere. Il risultato è una rassegna sconvolgente e inedita delle azioni umane in tempo di guerra, spesso basata su figure storiche realmente esistite: poeti, militari, traditori, artisti e musicisti. Dando prova di un incredibile virtuosismo, l'autore cambia continuamente voce, punto di vista, protagonista, muovendosi dai gulag alla Guerra Civile spagnola, dai processi farsa di Stalin al bagno di sangue di Stalingrado, ai lager nazisti. Due calamità come il nazismo e lo stalinismo sono state rese possibili dal culto delle Idee e dei Simboli. La magia narrativa di Vollmann riesce a ridare vita a queste idee e a questi simboli, restituendo al contempo carne (e sangue) alle persone che hanno cercato di sottrarsi all'incubo e di opporsi all'implacabile rito di morte che ha devastato il cuore dell'Europa. L'umanità di ciascuno dei protagonisti di queste indimenticabili pagine è la celebrazione più alta e dolorosa di un'epoca e di un mondo nei quali essere uomini e comportarsi umanamente rappresentavano la più eroica delle imprese.
L'atlante
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2023
pagine: 532
Dal Polo alla Jugoslavia devastata dalla guerra civile; dalla Somalia alle autostrade americane, dalla Thailandia a Pompei: non c’è quasi terra o contesto umano che William Vollmann non abbia esplorato e raccontato. L’atlante è, letteralmente, la cronistoria di questa erranza continua e irrequieta, ricostruita attraverso cinquantadue oggetti narrativi diseguali per lunghezza e per tono, ma accomunati dalla stessa brutale innocenza e umanità. I frammenti e i racconti sono organizzati in una struttura palindroma: il primo testo viene ripreso dall’ultimo, il secondo dal penultimo, e il racconto centrale contiene tutti gli altri, come una silloge ideale. Alcuni testi rappresentano una versione compressa dei libri che Vollmann al momento della pubblicazione aveva già scritto. Tanto basta per lasciar capire che L’atlante è un viaggio insieme geografico e personale: una mappa per orientarsi nel mondo «fuori» e al tempo stesso scoprire l’universo narrativo di uno scrittore che conosce ben pochi paragoni.