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Libri di Yona Friedman

L'architettura di sopravvivenza. Una filosofia della povertà

L'architettura di sopravvivenza. Una filosofia della povertà

Yona Friedman

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2024

pagine: 176

A chi spetta il diritto di decidere in materia di architettura? Come assicurare questo diritto alle persone cui esso spetta? Come farlo in un mondo che va verso una povertà crescente? Come sopravvivere in tale mondo? Sono queste le domande a cui Yona Friedman cerca di rispondere nel presente libro, che non vuole lanciare l'ennesimo attacco all'architettura moderna, ma tentare di proporre soluzioni che rispettino le condizioni di sopravvivenza della specie umana. Di fronte agli attuali problemi di impoverimento e di esaurimento delle risorse diventa indispensabile un'architettura "povera" che riscopra i valori naturali e le tecniche compatibili con un modo di vita più sobrio. Risponde a queste esigenze l'architettura di sopravvivenza. Essa, a differenza dell'architettura classica che mira a cambiare il mondo per renderlo favorevole all'uomo, cerca di limitare le trasformazioni, conservando solo quelle necessarie a migliorare e rendere abitabili gli ecosistemi esistenti. In altre parole, l'architettura classica trasforma le cose per adeguarle all'uso umano, mentre l'architettura di sopravvivenza prova a modificare il modo in cui l'uomo si serve delle cose.
16,00

Roofs. Local materials, simple technology, sophisticated ideas

Roofs. Local materials, simple technology, sophisticated ideas

Yona Friedman

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 448

34,00

L'ordine complicato. Come costruire un'immagine

L'ordine complicato. Come costruire un'immagine

Yona Friedman

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2018

pagine: 176

«Noi pensiamo allo stesso tempo per parole e per immagini. Ma le regolarità esprimibili a parole e quelle contenute nelle immagini non sono le stesse. Con le parole, presentiamo una accumulazione; con le immagini, una totalità. Una "cosa" (e quindi l'universo) appare diversa a seconda che la si esprima a parole o per immagini. Le parole sono perfette per analizzare un'esperienza; per esprimere le totalità, abbiamo bisogno delle immagini. Costruire un'immagine - è questa, dunque, la contraddizione di fondo. Costruire: cioè mettere insieme delle cose elementari, e formare a partire da esse una cosa unitaria. L'immagine è invece fin dal principio una cosa unitaria, che perde qualsiasi valore se la si scompone, lo non conosco la realtà, ma mi sembra che la si possa affrontare solo con le immagini. E ciò che fanno i cani, ma che può capitare di fare anche a noi. L'intera storia dell'umanità può essere rappresentata da una sequenza di immagini. Architettura: saper costruire. Non solo degli edifici: Il campo è più vasto. Si parla di architettura di un romanzo, di una sinfonia, ma anche del corpo umano o del diritto romano [...]. "Architettura" significa anche assenza di regole prestabilite: è essa stessa a condurre alla creazione di regole. "Architettura" implica una costruzione articolata, una costruzione bastante a sé stessa». L'ordine complicato si propone dunque come una nuova monadologia che mette in relazione discipline tradizionalmente separate come mondi chiusi (l'architettura, la fisica, la matematica), illustrata da disegni al tratto e accompagnata da una versione a fumetti realizzata dallo stesso autore. Un agile pamphlet che è anche un viatico verso i misteriosi meccanismi della creatività.
16,00

Come vivere con gli altri senza essere né servi né padroni

Come vivere con gli altri senza essere né servi né padroni

Yona Friedman

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2017

pagine: 183

Con il suo linguaggio visivo semplice e asciutto, Friedman compila questo piccolo manuale dell'utopista concreto che con stile apparentemente ingenuo, ma in realtà efficace e diretto, suggerisce i modi per vivere insieme agli altri senza dominare e senza essere dominati. Attraverso schizzi tanto ingegnosi quanto essenziali e una grafia che è parte integrante del disegno, l'autore mette a nudo i meccanismi che stanno alla base dei rapporti interpersonali. E così porta allo scoperto quei rapporti gerarchici e di potere che si riproducono inavvertitamente nello spazio pubblico e nelle relazioni interindividuali, proponendo alcuni modi pratici - tutti da sperimentare - per aggirarli o neutralizzarli. Ovvero per imparare a vivere in una società orizzontale senza servi e senza padroni. Prefazione di Manuel Orazi.
15,00

Tetti

Tetti

Yona Friedman

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 440

«I problemi della casa non riguardano solo i poveri. Vogliamo proporre soluzioni interessanti per tutte le società. Ma poiché dobbiamo stabilire delle priorità, abbiamo privilegiato le tecniche accessibili alle persone più povere». Dopo una lunghissima gestazione, vede finalmente la luce "Tetti". Scritto a partire dagli anni Settanta, raccoglie informazioni pratiche (testate per l'Unesco dall'autore stesso) sulla costruzione di tetti e ripari, che intendevano venire incontro alle esigenze materiali dei poveri nei Paesi del Terzo mondo. Si tratta di un'opera strutturata in modo composito, poiché costituita di manuali scritti autonomamente l'uno dall'altro, e felicemente rappresentativa della maturità di Friedman, che già in quegli anni aveva deciso di focalizzare i suoi interventi sulle modalità di inclusione degli abitanti nella progettazione del loro habitat, in quanto «la partecipazione non è spontanea e non può essere rivendicata di punto in bianco». Se "Utopie realizzabili" rappresenta la summa teorica di questo intenso periodo dell'architetto franco-ungherese, i manuali costituiscono il principale strumento comunicativo destinato a rendere concrete quelle utopie. I manuali si compongono di disegni essenziali, «da lavagna», che possono essere letti e interpretati anche da persone illetterate - circostanza che convinse Indirà Gandhi a stamparne un grande numero di copie e contribuì all'istituzione del Museum of Simple Technology fondato da Friedman a Madras, l'attuale Chennai, alla metà degli anni Ottanta. In "Tetti", l'autore sottopone all'attenzione dei suoi lettori il dato di fatto che i diversi problemi delle città moderne sono il risultato di atteggiamenti irresponsabili nei confronti della terra. Questa tesi, come Andrea Bocco spiega nel saggio in chiusura del volume, era perfettamente in linea con il pensiero di alcuni architetti (fra i quali ricordiamo Christopher Alexander, Enzo Mari, Victor Papanek e Bernard Rudofsky) che in quel momento storico esprimevano una forte critica verso la società industriale. Inoltre, l'autoprogettazione che Friedman ha sempre cercato di promuovere era in sintonia anche con l'idea di convivialità perseguita dal suo «compagno segreto», Ivan lllich. Questo irregolare pensatore mitteleuropeo, con cui in quegli anni aveva stretto amicizia, riteneva infatti che la convivialità fosse «il contrario della produttività industriale», e che l'architettura potesse essere, appunto, uno strumento conviviale, in grado di consentire agli uomini di partecipare attivamente alla creazione della vita sociale. Creandola con le proprie mani.
28,00

Utopie realizzabili

Utopie realizzabili

Yona Friedman

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2016

Tra i numerosi testi teorici pubblicati da Yona Friedman in campi differenti, dalla sociologia alla fisica "Utopie realizzabili" (scritto nel 1974) si presenta come un'apparente contraddizione in termini. Eppure avverte Friedman, credere in un'utopia ed essere contemporaneamente realisti non è una contraddizione, "un'utopia è, per eccellenza, realizzabile" a condizione di ottenere il necessario consenso collettivo perché un'utopia imposta con la forza non è più tale. Un'utopia generosa e non paternalista non può essere realizzata da una massa, solo i piccoli gruppi possono farlo perché solo al loro interno la comunicazione diretta è efficace: "la comunicazione generalizzata è quindi possibile solo quando i fatti da comunicare sono già noti a tutti in precedenza; non è possibile per propagandare idee nuove". La critica radicale della comunicazione globale abbozzata ben prima dell'avvento di Internet e la teoria del "gruppo critico", argomentate con un linguaggio piano e razionale, sono forse i risultati principali di questo studio che oltre alla teoria offre delle regole per la sua applicazione.
14,00

a Hai un cane? È lui che ti ha scelto

a Hai un cane? È lui che ti ha scelto

Yona Friedman

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2011

pagine: 92

"So che ci sono molti libri sull'addestramento dei cani, sui loro rapporti con i padroni e sul modo in cui dovremmo comportarci con loro. Ma so, per esperienza personale, quant'è difficile addestrare il proprio padrone. Ho quindi pensato che un manuale di buone maniere dedicato ai nostri padroni fosse davvero utile". Questo libro ha la forma di un fumetto scritto e disegnato da un cane e dal suo padrone. È un manuale di educazione per tutti coloro che vivono con animali domestici o con altri esseri viventi. Spiega, con semplicità e humour, "come vivere con gli altri senza essere né padroni né schiavi".
9,00

Yona Friedman. No man's land

Yona Friedman. No man's land

Yona Friedman

Libro: Libro rilegato

editore: Di Paolo

anno edizione: 2018

pagine: 124

50,00

Per un'architettura scientifica

Per un'architettura scientifica

Yona Friedman

Libro: Copertina rigida

editore: Officina

anno edizione: 1975

pagine: 224

Citta immaginarie-villes imaginaires-imaginary cities

Citta immaginarie-villes imaginaires-imaginary cities

Yona Friedman

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2016

pagine: 328

"Ogni città vorrebbe, sempre, essere ordinata, e sempre sembra in disordine. L'ordine della città è complicato, allusivo, irregolare. Ogni città crea il proprio ordine, o siete voi a crearlo con le vostre idee. Le città possono essere poetiche. Come può esserlo la gente che incontrate e lo spazio urbano che guardate. Ciascuno di noi cammina nella propria città immaginaria, incontrando gente immaginaria".
25,00

Alternative energetiche. Breviario dell'autosufficienza locale

Alternative energetiche. Breviario dell'autosufficienza locale

Yona Friedman

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2012

pagine: 193

La nostra civiltà industriale consuma molta energia. L'abitante di un paese industrializzato ne consuma oltre dieci volte di più dell'abitante di un paese del Terzo mondo. Noi pensiamo che occorra consumare molta energia per vivere bene, ma l'epoca dell'energia a basso costo è terminata. Ora, di fronte al costo crescente delle risorse è necessario pensare a una nuova politica che si fondi sulla lotta allo spreco, che recuperi le pratiche di risparmio che un tempo erano comuni nelle nostre campagne e che oggi sono ancora usate nel Terzo mondo. Occorre pensare a una "civiltà contadina modernizzata", basata sull'autosufficienza locale. È un progetto realizzabile. Il consumo di risorse energetiche, per l'utilizzo che ne viene fatto, ha raggiunto un livello smisurato, e il cattivo impiego di energia non è in alcun caso proporzionale alla qualità della vita. Dati alla mano, una diminuzione di circa il 50% del nostro consumo di energia non sarebbe quasi percepito da parte della grande maggioranza dei consumatori.
17,00

L'ordine complicato. Come costruire un'immagine

L'ordine complicato. Come costruire un'immagine

Yona Friedman

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 171

"Noi pensiamo allo stesso tempo per parole e per immagini. Ma le regolarità esprimibili a parole e quelle contenute nelle immagini non sono le stesse. Con le parole, presentiamo una accumulazione; con le immagini, una totalità. Una 'cosa' (e quindi l'universo) appare diversa a seconda che la si presenti a parole o con le immagini. Le parole sono perfette per analizzare un'esperienza; per esprimere le totalità, abbiamo bisogno delle immagini. Costruire un'immagine - è questa, dunque, la contraddizione di fondo. Costruire: cioè mettere insieme delle cose elementari, e formare a partire da esse una cosa unitaria. L'immagine è invece fin dal principio una cosa unitaria, che perde qualsiasi valore se la si scompone, lo non conosco la realtà, ma mi sembra che la si possa affrontare solo con l'immagine. È ciò che fanno i cani, ma che può capitare di fare anche a noi. L'intera storia dell'umanità può essere rappresentata da una sequenza di immagini. Architettura: saper costruire. Non solo degli edifici: il campo d'azione è più vasto. Si parla di architettura di un romanzo, di una sinfonia, ma anche del corpo umano o del diritto romano [...] 'Architettura' significa anche assenza di regole prestabilite: è essa stessa a condurre alla creazione di regole. 'Architettura' implica una costruzione articolata, una costruzione bastante a se stessa".
16,00

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