Libri di Alain Corbin
Terra incognita. Una breve storia dell'ignoranza
Alain Corbin
Libro: Libro in brossura
editore: Touring
anno edizione: 2025
pagine: 276
La storia della conoscenza non è lineare, avanza come una marea, oscillando tra intuizioni e lacune, conquiste e misteri irrisolti. Sapere di non sapere può essere un viaggio entusiasmante. Quella dell’ignoranza è un’avventura coinvolgente, fatta di intuizioni folgoranti e spettacolari malintesi, perché la visione di un’epoca si forma nelle zone d’ombra più che nei saperi già acquisiti, nei vuoti, nelle incertezze, nelle possibilità lasciate aperte dall’ignoto. Il terremoto di Lisbona del 1755 segna una frattura profonda nella rappresentazione del mondo. Scardina l’idea di un ordine naturale perpetuo e divino, aprendo la strada a nuove ipotesi, più disincantate ma ancora incerte, sull’origine dei fenomeni naturali. Tra fine Settecento e primo Ottocento le nozioni sulla crosta terrestre, sui vulcani, sui ghiacciai, sui meteoriti e sull’atmosfera restano frammentarie, spesso basate su osservazioni isolate o interpretazioni errate. La Terra è al centro di un’intensa attività speculativa, ma i dati concreti sono pochi e spesso contraddittori. Ancora all’alba del Novecento molte aree del pianeta – dai fondali oceanici ai ghiacci polari, fino al sottosuolo – restano largamente inesplorate e circondate da congetture. L’ignoto domina, e spesso sorprende più del noto. La storia dell’ignoranza è fatta di errori, abbagli clamorosi, ipotesi ardite o stravaganti, ma capaci di suscitare stupore. Quello descritto da Alain Corbin è uno scenario dove il non sapere diventa il formidabile motore della curiosità umana, in grado di risvegliare la sete di conoscenza e trasformare le visioni del mondo più radicate.
Breve storia della pioggia. Dalle invocazioni religiose alla previsioni meteo
Alain Corbin
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2021
pagine: 80
Stendhal la detesta, i diaristi la intrecciano con le lacrime, i sovrani e i capi di Stato ne fanno un uso politico, rinunciando all’ombrello nelle cerimonie ufficiali per condividere con il popolo le avversità atmosferiche. Invocata in tempi di siccità, la pioggia suscita la paura dell’eccesso, delle alluvioni e dei diluvi, ma è solo alla fine del Settecento che la sensibilità individuale nei suoi confronti si intensifica; lo sforzo di guardare in alto per cogliere i segni della collera divina o dell’intervento diabolico viene vanificato dalla «secolarizzazione del cielo» e poi dalle previsioni meteo. Una lunga storia che Alain Corbin riassume in questo libro, con l’avvertenza, sulla scia di Roland Barthes, che «niente è più ideologico del tempo che fa».
Breve storia della pioggia. Dalle invocazioni religiose alla previsioni meteo
Alain Corbin
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 64
L’acqua che cade dal cielo «fa viaggiare l’anima», ma rende impraticabili i percorsi dei cavalieri erranti, complica le guerre, fa ritardare gli amori; invocata in tempi di siccità, la pioggia provoca anche la paura dell’eccesso, delle alluvioni e dei diluvi. Stendhal la detesta, Baudelaire ne fa una componente dello spleen, i diaristi la intrecciano con le lacrime, i sovrani e i capi di Stato ne fanno un uso politico, rinunciando all’ombrello nelle cerimonie ufficiali per condividere con il popolo anche le avversità È solo alla fine del Settecento che la sensibilità individuale ai fenomeni meteorologici si intensifica; lo sforzo di guardare in alto per cogliere i segni della collera divina o dell’intervento diabolico, associato alle pratiche dell’invocazione religiosa, viene vanificato nel secolo successivo dalla «secolarizzazione del cielo» e poi dalle previsioni meteo. Una lunga storia che Alain Corbin riassume nel libro, con l’avvertenza, sulla scia di Roland Barthes, che «niente è più ideologico del tempo che fa».
Storia sociale degli odori
Alain Corbin
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2006
pagine: LXIV-332
Dalla città antica, pregna di odori, al "silenzio olfattivo" dei nostri giorni: è questo il tema affrontato da Corbin nonostante, e anzi proprio a causa del divieto che nel nostro secolo pesa sugli odori e su ogni discorso relativo a essi: il sorgere del concetto di individuo, il trionfo della visione borghese di appropriazione del mondo, la lotta di classe in cui il discrimine è tra coloro che "sanno di buono" e coloro che "sanno di sudore", il rapporto tra anima e corpo tradotto in termini di metafora medica, il nuovo atteggiamento nei confronti del sesso, delle "parti pelose e aromatiche" del corpo, e dunque l'idea del corpo disincarnato.
Storia sociale degli odori
Alain Corbin
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2005
pagine: LXIV-332
Dalla città antica, pregna di odori, al "silenzio olfattivo" dei nostri giorni: è questo il tema affrontato da Corbin nonostante, e anzi proprio a causa del divieto che nel nostro secolo pesa sugli odori e su ogni discorso relativo a essi: il sorgere del concetto di individuo, il trionfo della visione borghese di appropriazione del mondo, la lotta di classe in cui il discrimine è tra coloro che "sanno di buono" e coloro che "sanno di sudore", il rapporto tra anima e corpo tradotto in termini di metafora medica, il nuovo atteggiamento nei confronti del sesso, delle "parti pelose e aromatiche" del corpo, e dunque l'idea del corpo disincarnato.