Libri di Alain Daniélou
Yoga, metodo di reintegrazione
Alain Daniélou
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 164
La caratteristica essenziale della filosofia yoga è il disprezzo dell'intelletto. La concezione dualista cristiana dell'essere umano diviso in corpo e anima tende a lasciare l'uomo in balia della schiavitù della mente, di assurde speculazioni teologiche e di discipline morali arbitrarie, che sono i mezzi più efficaci per mantenerlo schiavo e impedirgli di avvicinarsi alla realtà trascendente. Per comprendere lo yoga e le sue tecniche, è essenziale ricordarsi che l'incessante movimento del pensiero cerebrale costituisce la cortina di nebbia che ci nasconde il divino. I piaceri del gusto, dell'olfatto, del tatto, della vista, dell'udito, del sesso, possono invece portare a una percezione dell'armonia divina tramite gli esseri e le cose. Ed è in questo nostro corpo, alle radici stesse del godimento e non del pensiero, che possiamo raggiungere il principio creatore del mondo. Sono tecniche corporali che ci permettono di esplorare nel più profondo di noi stessi quell'assoluto di cui noi non siamo che manifestazioni frammentarie. I metodi dello yoga possono sembrare sorprendenti e perfino urtanti all'occidentale, prigioniero della sua concezione della superiorità dell'intelletto, e che ha difficoltà a comprendere che il godimento se non è proprio la realizzazione del divino ne è una prima immagine, e che basta andare al di là del piacere per trovare la beatitudine.
La musique et sa communication. La situation de la musique et des musiciens dans les pays d'Orient
Alain Daniélou, Jacques Brunet
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 1971
pagine: IV-126
Siva e Dioniso
Alain Daniélou
Libro
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1980
pagine: 256
Lo sivaismo, le cui origini risalgono a una lontana preistoria, differisce sostanzialmente dalla tradizione vedica ma l'ha profondamente influenzata per sfociare in quello che viene chiamato Induismo. Lo Sivaismo è una religione essenzialmente mistica e naturalista, considera il mondo come un tutto armonioso nel quale le piante, gli animali, gli uomini e gli dèi appaiono come i diversi aspetti della manifestazione della medesima sostanza divina. È?dallo sivaismo che provengono la venerazione dei luoghi santi, degli alberi e degli animali sacri, ma anche le tecniche dello Yoga, le pratiche tantriche, le danze estatiche, l'impiego della musica come mezzo di contatto col mondo soprannaturale, il culto del fallo, l'uso di tecniche erotiche e orgiastiche come mezzo di progresso spirituale. Avendo studiato i testi e i riti dello sivaismo tantrico, Daniélou è stato colpito dai numerosi paralleli incontrati negli antichi culti dell'Egitto, della Grecia, del mondo pre-celtico.?Di fronte all'identità dei riti, dei miti e delle pratiche del Medio Oriente, del mondo mediterraneo e celtico con quelli dello sivaismo, è divenuto evidente che sia dovuta esistere un'epoca, prima delle invasioni ariane, in cui queste diverse regioni partecipavano insieme all'India delle medesime credenze e della medesima religione.
Luci dal monte Athos. Da un pellegrinaggio alla santa montagna
Renato D'Antiga, Alain Daniélou
Libro: Copertina rigida
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2004
pagine: 88
Il tamburo di Shiva. La tradizione musicale dell'India del nord
Alain Daniélou
Libro
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2007
pagine: 158
Il giro del mondo nel 1936
Alain Daniélou, Raymond Bournier
Libro: Copertina rigida
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2007
pagine: 136
La scoperta dei templi. Arte ed eros nell'India tradizionale
Alain Daniélou, Raymond Bournier
Libro: Libro rilegato
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2007
pagine: 48
La Shiva Svarodaya, ancien traité de présages et prémonitions d'après le souffle vital
Alain Daniélou
Libro
editore: Arché
anno edizione: 2009
pagine: 80
La fantasia degli dei e l'avventura umana
Alain Daniélou
Libro
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2013
pagine: 296
Il lettore incontrerà in questo libro una vera e propria sintesi del pensiero di Alain Daniélou sulla tradizione indiana. L'esposizione, di grandissimo respiro e per molti versi unica, riflette la personalità dell'autore e la sua esperienza privilegiata da mlecchä (barbaro) in India. Appoggiandosi su molteplici testi antichi, gran parte dei quali inediti in Occidente, illustra qui compiutamente la storia delle umanità precedenti e la grande avventura della presente umanità... fino all'orlo del precipizio.
La via del labirinto. Ricordi d'Oriente e d'Occidente
Alain Daniélou
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 480
Pubblicate per la prima volta nel 1981 e in una nuova edizione ampliata nel 1993, queste memorie non smettono di affascinare per il loro carattere iconoclasta, anticonformista, «inattuale». Nato in una famiglia cattolica molto religiosa (suo fratello Jean diverrà un teologo di gran nome e un principe della Chiesa), Alain Daniélou si lega presto d’amicizia con alcuni dei protagonisti dell’avanguardia parigina degli anni ’20, come Cocteau, Max Jacob, Maurice Sachs. Presto però sente il desiderio di altri orizzonti. Viaggia così in Africa del Nord, in Medio Oriente, in Cina, in Giappone, negli Stati Uniti, e infine in India dove sentirà di aver trovato una nuova patria. Qui, dal 1937, si dedica allo studio del sanscrito, della filosofia e della musica tradizionale, di cui diventa un profondo conoscitore e un sensibile interprete. Rientrato in Europa all’inizio degli anni ’60 si dedica fino alla morte a divulgare l’arte e la cultura indiana, oltre che allo studio delle religioni arcaiche precristiane.
Miti e dèi dell'India
Alain Daniélou
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2002
pagine: 512
Poche religioni appaiono a noi occidentali complicate e complesse come quella antichissima dell'India. Dèi innumerevoli, saghe complicate, cerimonie apparentemente incomprensibili. In questo libro Alain Daniélou, uno dei maggiori orientalisti del secolo scorso, che visse per ben venticinque anni nel Subcontinente, ci spiega come le migliaia di divinità che affollano il pantheon indiano sono in realtà soltanto personificazioni di qualità e attributi di un unico Dio che si manifesta nei molti.