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Libri di Alessandro Bisozzi

Cayenne. Otto storie vere di lotta e di rivalsa

Cayenne. Otto storie vere di lotta e di rivalsa

Alessandro Bisozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Bolis

anno edizione: 2023

pagine: 192

Otto storie con un denominatore comune: la boxe. Otto storie di vita vissuta, tutte rigorosamente autentiche e appassionanti. In alcune di queste storie il destino gioca un ruolo fondamentale, da protagonista assoluto. Un protagonista spesso cinico e spietato, e comunque sempre abile a creare incontri casuali, situazioni e congiunture tali da far apparire inverosimile perfino la realtà. Sei pugili leggendari, sei grandi stelle sportive del secolo scorso: Carlo Orlandi e Vittorio Tamagnini, campioni olimpionici ed europei; Cleto Locatelli e Aldo Spoldi, campioni europei; Rocky Marciano e Panama Al Brown, campioni del mondo. Il destino, beffardo esecutore delle umane esistenze, si è divertito a giocare con ognuna delle loro vite, e lo ha fatto a volte in modo benevolo e generoso, salvo poi rinnegare tutto, presentando, con inflessibile crudeltà, un conto oneroso e umanamente insopportabile.
16,00

Il campione. Storia vera di Carlo Orlandi da Milano

Il campione. Storia vera di Carlo Orlandi da Milano

Alessandro Bisozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2019

pagine: 207

Carlo Orlandi, oggi considerato uno dei più grandi pugili italiani di ogni tempo, appartiene a una schiatta di campioni leggendari che hanno segnato un’epoca memorabile e irripetibile del pugilato: gli anni Trenta. Nato nel 1910 a Seregno, si avvicinò alla boxe appena quindicenne, dopo che un grave trauma psicologico lo aveva reso sordo e muto. Nel 1928 vinse i campionati italiani dei pesi leggeri e lo stesso anno partecipò alle Olimpiadi di Amsterdam, conquistando la prima medaglia d’oro olimpica del pugilato italiano. Diventato professionista nel 1929, Orlandi – soprannominato “El Negher di Porta romana” per le labbra carnose e l’incarnato olivastro – l’anno dopo conquistò il titolo italiano, e nel 1934 quello europeo. La sua carriera conobbe due sfortunate battute d’arresto. La prima dopo un incontro brevissimo con un famoso campione argentino: un ko tecnico apparentemente inspiegabile e dai risvolti umilianti, perché la Federazione pugilistica italiana lo squalificò con l’infamante accusa di codardia. La seconda dopo un terribile ko subìto da un fortissimo pugile portoricano, i cui nefasti effetti lo costrinsero a quasi due anni di forzata inattività. Oggi il libro di Alessandro Bisozzi ci restituisce le vicende sportive e umane di un atleta molto amato nell’Italia del tempo, un campione legatissimo alla sua città le cui epiche gesta sono rimaste a lungo impresse nell’immaginario collettivo di un’intera nazione.
16,00

Kid Dynamite. Aldo Spoldi: storia di una leggenda della boxe

Kid Dynamite. Aldo Spoldi: storia di una leggenda della boxe

Alessandro Bisozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 222

Fisico minuto, segaligno e nervoso, Aldo Spoldi, nato a Castiglione d'Adda nel 1912, disputò il suo primo combattimento, senza alcuna preparazione specifica, a tredici anni. Venne ovviamente sconfitto, ma in quell'incontro, a spese dell'avversario, scoprì la devastante potenza dei suoi pugni e la sua vera vocazione. Nel 1930 debuttò tra i professionisti, e dopo un inizio piuttosto insignificante, difficoltà di ogni genere e momenti di acuta depressione, decise di trasferirsi a Parigi, la Mecca dei pugili di quel tempo, dove ebbe alterne fortune. Dopo il ritorno a Milano, cominciò a vincere con regolarità e modalità impressionanti. I suoi pugni racchiudevano una tale energia che venne soprannominato "Kid Dynamite" e dal suo cognome fu coniato un inedito neologismo per descrivere la sua eccezionale carica esplosiva: spoldite. Quella straordinaria forza, però, fu anche la sua debolezza, perché le sottili ossa della mano non erano in grado di sopportare la devastante potenza di cui la natura lo aveva dotato. Disputò decine di incontri con le mani fratturate, e dovette operarsi tre volte per risanarle. Nella sua sofferta carriera, combatté in Francia e in Inghilterra, in Sudafrica e negli Stati Uniti, affrontando i più feroci mastini del ring e subendo una delle sue poche sconfitte contro Henry Armstrong, il miglior peso leggero della storia del pugilato mondiale. Affrontò sette campioni del mondo e inseguì tenacemente il sogno di un titolo, purtroppo senza mai raggiungerlo. Fu, fino alla fine, un grande fuoriclasse per stile, generosità, tecnica e potenza. In altre parole, uno dei più grandi pugili italiani di ogni tempo. Oggi per la prima volta un libro rende onore alla sua classe e al suo coraggio.
16,50

Il migliore

Il migliore

Alessandro Bisozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Flamingo Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 258

18,00

Storia vera di Carlo Orlandi. «El negher» di Porta Romana

Storia vera di Carlo Orlandi. «El negher» di Porta Romana

Alessandro Bisozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Gingko Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 162

Considerato oggi uno dei più grandi pugili italiani di ogni tempo, Carlo Orlandi è stato per il pugilato italiano quello che il grande Torino, gli “invincibili” di Valentino Mazzola, è stato per il calcio. Una leggenda. Con centoventisette combattimenti e sole diciannove sconfitte in quindici anni di carriera professionistica scrisse una delle più belle pagine della storia della boxe italiana. Atleta dalle caratteristiche eccezionali, combattente dalle qualità innate, impose la sua forte personalità e un carisma unico in un ambiente difficile e spietato, e questo nonostante un handicap (era sordomuto) che gli limitò, almeno in parte, la possibilità di potersi esprimere liberamente. Soprannominato ‘‘el negher” di porta romana, fu un ragazzino prodigio, primo pugile campione olimpico, idolo dei lontani paesi nordici, orgoglio della razza italica per il regime fascista. Icona dello sport, celebrità, idolo delle folle, dominatore del ring, capace di riempire con le sue imprese le prime pagine dei più importanti rotocalchi sportivi del tempo, Orlandi ha segnato in modo indelebile l’epoca dei grandi campioni del ring. Insieme a Cleto Locatelli ha inventato una nuova categoria di pugili, quella degli stilisti, mirabili interpreti del significato più profondo e puro dell’arte nobile della difesa. Egli appartiene a una schiatta di atleti leggendari, le cui imprese hanno segnato un’epoca memorabile e irripetibile per il pugilato: gli anni trenta.
13,00

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