Libri di Alessandro Cortese
La mafia nello zaino. Il bimbo, il nano e l'assassino
Alessandro Cortese
Libro: Libro in brossura
editore: Il ramo e la foglia edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 304
Questa storia è ambientata in una delle tante estati caldissime della Sicilia, in un piccolo paese volutamente non identificato per rappresentare ogni paese, ed è narrata in prima persona dal picciriddu: l’innocenza di un bambino rilegge poeticamente fatti cruenti come omicidi e ricatti, perché soltanto con la fantasia una città controllata dalla mafia può diventare scenario di avventure come in un telefilm. Purtroppo l’amara realtà tracima, rivelando a poco a poco il dramma della vita a scapito della dolcezza dei sogni e delle illusioni. Legando fatti di cronaca a invenzioni romanzesche, con suoni, colori e sapori tipicamente siciliani, l’autore costruisce un ritratto palpitante della sua terra e getta un ponte tra storia, tradizioni e un futuro in cui l’amore è speranza e forza per il cambiamento. Un romanzo teatrale, dove le maschere indossate dai personaggi sono necessarie per condurre una vita normale solo in apparenza, ma le stesse maschere non possono essere mantenute di fronte allo sguardo ingenuo, sincero e disinteressato di un picciriddu siciliano che diventa grande interrogandosi sulla mafia. Un libro adatto a tutti, adulti e ragazzi.
Ad lucem
Alessandro Cortese
Libro: Copertina morbida
editore: ARPANet
anno edizione: 2012
pagine: 402
La congiura è fallita. Gli Angeli, colpevoli di aver tradito la fiducia del Grande Padre sono stati cacciati dal Paradiso Terrestre e scaraventati nell'Abisso. Ma Lucifero, custode del lume, ha deciso di ribellarsi: da capo rivoluzionario a dittatore, è pronto a sfruttare tutto e tutti pur di ottenere la vendetta su Yahweh. La caduta dall'Eden non è che l'inizio della guerra più grande. La Storia della Creazione come mai è stata raccontata, un punto di vista finora non affrontato perché considerato tabù. Una reinterpretazione della Bibbia in grado di proiettarci verso una trasformazione dell'esistenza. Con una narrazione a metà tra la storiografia e il più classico dei fantasy, il libro indaga sulla natura dell'eterno conflitto tra il bene e il male, intessendo una trama basata tanto sulle fonti più antiche del mito e della sacralità, quanto su alcune tra le principali opere di letteratura mondiale di ogni tempo.
Eden
Alessandro Cortese
Libro: Copertina morbida
editore: ARPANet
anno edizione: 2010
pagine: 168
Un'audace reinterpretazione della storia della creazione e del giardino dell'eden dal punto di vista degli angeli. Un gruppo di ribelli, tra insospettabili tradimenti ed enigmatici spiriti, decide di scoprire che cosa significhi libertà. Con un linguaggio dal sapore antico e ricco di riferimenti biblici e un'impaginazione in lettere capitali, Alessandro Cortese rivoluziona la lettura della Genesi, proiettando il lettore verso l'identificazione con Lucifero, custode della luce di eden. Un ribaltamento che seduce, invertendo l'eterna dialettica tra bene e male.
Due discorsi edificanti del maggio 1843
Søren Kierkegaard
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2000
pagine: 280
Il pensiero del filosofo danese Søren Kierkegaard (1813-1855) fu caratterizzato dalla polemica contro la dialettica hegeliana, alla quale egli contrappose un pensiero attento agli aspetti qualitativi dell'esistenza umana individuale.
Nota critica su «Responsabilità per il creato»
Alessandro Cortese
Libro
editore: Antilia
anno edizione: 1998
pagine: XII-188
L'attrice. Opera pseudonima di Kierkegaard
Alessandro Cortese
Libro
editore: Antilia
anno edizione: 1997
pagine: 242
Enten-Eller. Volume Vol. 1
Søren Kierkegaard
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1987
pagine: 224
Polimnia. Di 300 Spartani, una Grecia e dei Persiani di Serse
Alessandro Cortese
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Saecula
anno edizione: 2014
pagine: 400
Prendendo spunto dalle Storie di Erodoto, A. Cortese ci conduce su uno tra i più antichi terreni di scontro tra Oriente e Occidente, tra imperialismo e anelito alla libertà: le Guerre Persiane. L'invenzione narrativa si mescola alla verità storica e si volge indietro, fino a guardare negli occhi la follia di Cambise, Gran Re dei Persiani, tra oscuri malefici, inganni e rivolte. Quindi cavalca la salita al potere di Dario, in una fame di potere che schiaccia e distrugge. E così è anche per Serse e i suoi fantasmi. Tra fautori e detrattori della guerra, in Grecia come in Persia, la narrazione si spinge sino alle acque schiumose della Battaglia di Salamina e alla definitiva disfatta persiana a Platea. Ma è nel periodo tra l'agosto e il settembre dell'anno 480 a.C. il suo apogeo, quando, con Serse, l'Ellade si trova a dover respingere un nuovo attacco da Oriente. Intimorite dalla marcia apparentemente inarrestabile dell'esercito persiano, molte città greche si lasciano corrompere o comprare. Tuttavia, in trecento si riuniscono a Sparta, e quando si viene a sapere che re Leonida condurrà i suoi guerrieri a combattere, a quelli si aggiungeranno altri...
La creazione. Un'apologia accidentale della filosofia
Alessandro Cortese
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2005
pagine: XIX-627
Inteso in tutta la sua concretezza e assolutezza e nella forza conferitagli dalla sua incontrovertibilità, il Principio di Creazione è il Significato, è cioè il principio d'ordine dell'intera filosofia nella sua dignità di scienza. E' un'"invenzione razionale" e, come tale, deve essere sempre riscoperta e fatta valere in tutte le sue potenzialità filosofiche. Nel contesto filosofico debole e travagliato del nostro tempo, Cortese intende svelare e manifestare la condizione non trascendibile, sempre nuova e sempre identica, nella quale come uomini ci troviamo gioiosamente immersi: la nostra creaturalità.
Per il concetto di ironia. Carte personali e opere pubbliche di Sören Kierkegaard. Volume Vol. 1
Alessandro Cortese
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2004
pagine: XXV-270
Uno strumento d’accesso allo studio della Dissertazione di Kierkegaard per il Dottorato, Del concetto di ironia... (1841), certo la meno nota delle di lui opere pubbliche, sia per la molto tarda fortuna già in Danimarca (dopo il 1924) sia, precisamente, quanto al suo contenuto, innanzi tutto per il «discredito» che sembrerebbe portare appunto sul ricco resto di quelle opere già l’uso in essa delle fonti antiche riguardo all’interpretazione di Socrate come «ironia», privilegiandovisi Aristofane piuttosto che Senofonte e Platone... Di necessità, allora, innanzi tutto ricostruire essenzialmente le tracce di «ironia» nel mondo greco, le ragioni della sua successiva dimenticanza, della sua riscoperta solo tra i Romantici tedeschi, nonché quelle dello stesso rapporto di «ironia» con Socrate, ed arrivare in tal modo allo scritto kierkegaardiano il quale, presa questa «ironia» nel suo costituirsi in concetto, ha manifestamente l’intento di svolgere un’analisi di questo rapporto nella compiutezza teoretica. Ma anche di necessità, oggettivamente, come si dice, incontrare alcuni argomenti decisivi per le sorti stesse della «filosofia», almeno a quel tempo, al momento della sua celebre crisi dopo l’Idealismo, dunque il Teorema d’Immanenza, la struttura della dialettica, il problema di che cosa questa sia; e per contro, soggettivamente, assistere al prepararsi ad affrontarli da parte di quel giovane studiosissimo, mediante un programma innanzi tutto stilistico-espressivo volto alle condizioni primigenie della «filosofia» come «filosofia», e magari per ciò in lotta con il suo Cristianesimo, nonché arrivando egli, con la maturità degli anni, ad un «fondamentalismo cristiano» escludente non solo della «filosofia» ma dell’uomo.