Libri di Alessandro Pomelli
Sistemi dualistico e monistico di amministrazione e controllo nelle società per azioni
Alessandro Pomelli, Francesco Mucciarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 352
Il volume esamina i sistemi di amministrazione e controllo dualistico e monistico come disciplinati nel Codice civile e nel Testo Unico della Finanza, evidenziandone le peculiarità rispetto a quelli in uso negli ordinamenti di origine (segnatamente, quello tedesco per il sistema dualistico e quello inglese per il sistema monistico). Di entrambi i modelli di governo societario viene fornita una dettagliata analisi delle caratteristiche e dei punti di forza e di debolezza, valorizzandone l’alternatività rispetto al modello tradizionale italiano (cui però si fa costante riferimento in ragione dei continui rimandi normativi). Il volume si concentra, in particolare, sulla ripartizione delle funzioni di amministrazione e controllo (con i connessi poteri, doveri e responsabilità) tra gli organi sociali (e relativi organismi interni), proponendo soluzioni a dubbi interpretativi e prestando attenzione, oltre al dato comparatistico e a quello empirico, anche alla regolamentazione finanziaria (in specie quella bancaria) e al Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana.
I tetti al diritto di voto nella società per azioni
Alessandro Pomelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 352
L’appartenenza degli individui a comunità sociali, politiche o economiche e la conseguente necessità di assumere decisioni collettive nell’interesse della comunità impongono di individuare strumenti che selezionino le preferenze di gruppo. Il diritto di voto è lo strumento (o, meglio, uno dei possibili strumenti) con cui gli individui manifestano le loro preferenze individuali ai fini dell’adozione di scelte collettive. Optare per il diritto di voto quale mezzo di determinazione delle preferenze collettive non è sufficiente, tuttavia. Almeno tre questioni ulteriori richiedono di essere affrontate prima che un qualunque sistema di voto possa essere messo efficacemente in opera. Innanzi tutto, occorre stabilire a quali soggetti attribuire il diritto di voto. Normalmente, una tale decisione presuppone la previa identificazione di chi, tra più soggetti ipoteticamente candidabili per l’assegnazione del diritto di voto, abbia interesse (o un maggiore interesse) nel risultato delle votazioni e quindi abbia i più forti e migliori incentivi a votare. Nel campo delle società per azioni, ad esempio, l’ordinamento deve stabilire, direttamente o attraverso la mediazione dell’autonomia statutaria, se attribuire il diritto di voto a tutte le categorie di stakeholders (azionisti, creditori, lavoratori, per citare le principali) o soltanto ad alcune di esse. Inoltre, l’ordinamento deve decidere se, all’interno della categoria assegnataria del diritto di voto, tutti gli esponenti della stessa siano da ammettere al voto o se vadano ammessi al voto soltanto alcuni di essi, selezionandoli in funzione di parametri quali (ipoteticamente) possesso minimo di azioni, natura del credito o natura del rapporto di lavoro. Una seconda questione attiene al peso da assegnare al voto espresso dai legittimati a votare. Soggetti diversi, per quanto tutti genericamente interessati all’esito della decisione collettiva, potrebbero avere preferenze individuali di diversa intensità perché affetti dai risultati della decisione collettiva in diversa misura...
Trasferimento e consolidamento del controllo nelle società quotate
Alessandro Pomelli
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2014
pagine: XII-756
Dopo avere evidenziato le condizioni generali che devono presiedere ad una circolazione della proprietà delle società quotate rispondente a criteri di congruità nei confronti degli investitori e di efficienza economica (cap. I) ed avere illustrato i principali fallimento di mercato e contrattuali che affliggono il mercato del controllo societario (cap. II), l'autore ricostruisce un modello di regolamentazione "ideale" finalizzato a favorire operazioni di trasferimento e consolidamento del controllo socialmente desiderabili e fondato su una molteplicità di strategie normative tra loro concorrenti ed interconnesse (cap. III). Successivamente, l'autore pone a confronto tale modello di regolamentazione e la disciplina delle acquisizioni di società quotate attualmente vigente negli Stati Uniti (cap. IV), nell'Unione europea (cap. V) e in Italia (cap. VI). Relativamente a quest'ultima, recentemente modificata con il d.l. n. 91/2014 convertito in legge dalla l. n. 116/2014, l'autore formula ulteriori proposte di aggiustamento.