Libri di Alfredo Oriani
Olocausto
Alfredo Oriani
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2025
pagine: 200
Alfredo Oriani, nato a Faenza nel 1852, fu un pensatore, scrittore, poeta, critico e romanziere romagnolo dal carattere elitario ed aristocratico che illuminò la parentesi grigia della borghese Italietta giolittiana post-unitaria. Nonostante la sua prematura scomparsa rispetto all'avvento del Fascismo, fu tenuto in alta considerazione da Mussolini, che lo ritenne un eroico precursore ideale del Ventennio, tanto da renderlo nel 1933 argomento obbligatorio nell'insegnamento didattico. Le sue parole contenute nel volumeLa Rivolta ideale riecheggiano infatti concetti che sarebbero in seguito stati espressi da Julius Evola e, in una certa misura, nei discorsi dei fondatori dei movimenti nazionalisti e patriottici europei delle prime decadi del Novecento, come quelli di Jose Antonio Primo De Rivera o Corneliu Zelea Codreanu, che auspicavano la rinascita in seno ai loro popoli di un nuovo fuoco che illuminasse e forgiasse i loro spiriti. Le sue opere spaziano dal romanzo ai trattati di politica e di storia, dai testi teatrali agli articoli giornalistici, sino alla poesia. Il suo romanzo Olocausto, che oggi proponiamo all'attenzione dei nostri lettori, scritto nel 1902 e uscito postumo nel 1918, è una delle sue opere più profonde, drammatiche e introspettive. Un romanzo tristissimo, nel quale sofferenza e povertà, come facce della medesima medaglia, appaiono indissolubili, ambiento in una Firenze già segnata dalla contraddizione di ceti sociali tanto lontani tra loro, quanto reciprocamente indifferenti nella soluzione delle difficoltà quotidiane. Il destino di una bambina indotta alla prostituzione trova nella prematura morte l'unica soluzione di una storia angosciante e priva di qualsiasi anelito di speranza. L'autore descrive senza veli la sofferenza attraverso i sentimenti di un'innocenza schiacciata senza pietà dalla volgare indifferenza di chi assiste al sacrificio di una minorenne indifesa.
La rivolta ideale
Alfredo Oriani
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2015
Scritta in cento giorni e pubblicata nel 1908, l'anno prima della morte dell'autore, "La rivolta ideale" rappresentava, a giudizio di Oriani stesso, il suo "libro migliore". Che però, era stato ancora Oriani a temere così, o a presagirlo, "cascherà nel solito pozzo del silenzio". Il modo in cui il volume viene inizialmente accolto sembra avverare la premonizione dello scrittore faentino. Soltanto dopo alcuni anni l'attenzione e l'interesse si accendono, all'improvviso e inaspettati, allorché l'editore Laterza, ricorrendo al consiglio di Benedetto Croce, incomincia a ristampare numerose opere di Oriani e, per la loro "viva ricchezza spirituale", le segnala come il frutto di "un artista oggettivatore di drammi d'anime". Il successo arriva con il fascismo. Ed è un successo grande, che crescerà lungo tutta l'età fascista. L'opera-testamento di Oriani è riuscita a sfuggire alla dannazione cui la fortuna nell'età del fascismo sembrava inesorabilmente destinarla. Come se una sorta d'irregolare andamento ciclico ne guidasse le sorti sin dagli anni in cui la sua nascita venne avvolta dal silenzio, "La rivolta ideale" manifesta una sorprendente attualità nelle stagioni della storia più pesanti o ristagnanti.
Viaggio in bicicletta ed altri scritti di viaggio e di paesaggio
Alfredo Oriani
Libro
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1986
pagine: 205
La disfatta
Alfredo Oriani
Libro: Libro in brossura
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1989
pagine: 280
Un ritratto della società bolognese di fine Ottocento.
Idea della civiltà ed altri scritti di storia
Alfredo Oriani
Libro: Libro in brossura
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1991
pagine: 350
Generalmente quando si parla dell'Oriani narratore, specie dopo il saggio del Croce del 1908, si pensa solo a Gelosia, alla Disfatta, a Vortice a Olocausto. Ingiustamente, perché Oriani scrisse altre pagine di narrativa notevoli ed un racconto molto bello, Incenso. Avviene così anche per l'Oriani storico. Difatti quando si parla dell'Oriani storico si pensa alla Lotta politica in Italia e ci si ferma lì. Anche in questo caso, ingiustamente, perché l'Oriani scrisse altre pagine di storia valide. Per esempio nel volume Matrimonio vi è un bellissimo profilo della storia universale ossia dai primordi della civiltà fino alla rivoluzione francese, degno del Cattaneo, e nel libro raccolto.
Don Giovanni Verità e altri scritti sul 1848-49
Alfredo Oriani
Libro
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2000
pagine: 224
Il 150.mo anniversario della Repubblica romana e della "trafila" garibaldina costituisce solo l'occasione esterna per la ripubblicazione di importanti pagine di Oriani quali sono il saggio-racconto sul prete garibaldino ed i capitoli di "La lotta politica in Italia" dedicati alle vicende del 1848-49. Col primo scritto egli si venne formando la penna e la mente per l'opera maggiore, nella quale offrì la prima lettura critica del Risorgimento e dell'Italia unita fino al suo tempo. Quello che è stato chiamato il "caso Oriani" costituisce in effetti un esempio di storiografia interpretativa e valutativa sull'Italia contemporanea, in aperta polemica con la storia erudita e con quella apologetica degli storici sabaudisti.
La disfatta
Alfredo Oriani
Libro: Libro in brossura
editore: Guerra Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 240
Il romanzo fu composto (con il titolo forse più appropriato di Purità) dal gennaio al 15 agosto 1894 ed uscì a Milano da Treves nel 1896. L'ambiente, nel quale l'ideale prima parte del racconto si snoda, è a Bologna il salotto quieto e sereno della contessa Ginevra, donna di alte virtù, luogo domestico dove si riuniscono quasi quotidianamente, in abitudinarie serate, vecchi amici, legati da reciproca stima e dall'affetto che nutrono per Bice, la giovane ventiseienne sua nipote, nocciolo del romanzo, ragazza non bella, di complessione magrissima (oggi si direbbe anoressica) e cagionevole, dall'intensa ed affascinante personalità, contraria ai compromessi con la coscienza e con l'orgoglio di essere donna, padrona del proprio destino.
Al di là
Alfredo Oriani
Libro: Libro in brossura
editore: Edarc Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 402
Un amore tra donne nella Bologna di fine ottocento. Tra fremiti, sospiri, balli in maschera ed esotismi si svolge la vicenda passionale della baronessa Elisa di Montenero e della dolce Mimy. Una lettura segreta, intima, ardita, profonda... Alfredo Oriani (Faenza 1852 - Casola Valsenio, Ravenna, 1909) fu uno dei più prolifici ed importanti scrittori italiani tra la fine dell'ottocento e i primi decenni del Novecento. Tra i suoi romanzi si ricordano: Gelosia (1894), Vortice (1896), La disfatta (1896), Olocausto (1902) e la raccolta di racconti La Bicicletta (1902). Tra la produzione saggistica: Fino a Dogali (1889), La lotta politica in Italia (1892) e La Rivolta ideale (1908).
La bicicletta
Alfredo Oriani
Libro: Libro in brossura
editore: Otto/Novecento
anno edizione: 2015
pagine: 284
Il libro di Alfredo Oriani, "La bicicletta", fu pubblicato la prima volta nel 1902 a Bologna presso l'editore Zanichelli e poi nel 1918 a Bari da Laterza nella collana "Opere di Alfredo Oriani". L'editore Capelli di Bologna ne pubblica ben tre edizioni: nel 1925, 1931 e ancora nel 1939, con prefazione di Giovanni Papini, nella collana "Opera omnia di Alfredo Oriani". L'ultima edizione, infine, è pubblicata a Ravenna nel 2002 dall'editore Longo, con prefazione e cura di Ennio Dirani. Il libro non è un romanzo sul ciclismo, né una raccolta di racconti, né un trattato tecnico-sportivo e neppure un manuale pratico sulla bicicletta. Per certi aspetti è qualcosa di diverso, ma anche un po' tutte queste cose insieme. Il libro è una sorta di incunabolo sull'arte ciclistica e sulla passione per questo sport. Al suo esordio la moda delle due ruote non era in realtà tanto condivisa. Anzi, la neonata bicicletta incontrò l'ostilità delle classi popolari, che vi vedevano uno status symbol elitario, a causa dei prezzi elevati delle prime biciclette, peraltro gravate da una sorta di bollo o tassa di circolazione da pagare al Municipio. Oriani, naturalmente, scelse subito da che parte stare e il 23 giugno 1894 esordi capeggiando una manifestazione di ciclisti contro un provvedimento del sindaco di Faenza che consentiva l'ingresso in città ai cosiddetti "cavalli di ferro" soltanto se condotti a mano.