Libri di Amelio Fara
Bernardo Buontalenti (1523-1608). Disegno, architettura e teatro
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 344
Nella fisiologica alternanza di zone d’ombra e terreni in parziale o piena luce, e nel segno di una programmatica multidisciplinarità, i contributi del convegno "Bernardo Buontalenti (1523-1608). Disegno, architettura e teatro" richiamano centralmente e rileggono trasversalmente situazioni episodiche e, in antitesi, costanti tematiche e linguistiche (alimento della sostanziale poliedricità buontalentiana), tendendo a intercettare punti di osservazione estranei a terreni battuti e letture consolidate. Nella presenza schermata ma percepibile di un filo conduttore intenzionalmente non lineare, ciò non di rado si esplica e risolve in processi di reinterpretazione di codici strutturali come di motivi transitori, suggeriti dalla compresenza stratificata di idee solitariamente o rapsodicamente emergenti o, invece, lungamente meditate; tra queste la drammaticamente tormentata e irrisolta progettazione della Cappella dei Principi (1587-1602). Nella complessità dialettica del personaggio, l’approssimazione critica all’identità linguistica di Buontalenti, innanzitutto compenetrata dalla sua duplice veste di ingegnere militare e architetto civile, ne investe necessariamente, accanto alla serrata evoluzione mentale e tecnica del pensare disegnativo in eco michelangiolesca e leonardiana, approdi decorativi, idraulico-paesaggistici e teatrali, analogamente addensati da inedite angolazioni concettuali e interpretative.
La cupola di san Lorenzo a Torino. La struttura, il fronte bastionato e la capriata lignea da Guarini a Menebrea
Amelio Fara
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2018
pagine: 56
La cupola della chiesa di San Lorenzo, esito magistrale della concezione statica di Guarino Guarini (1624-1683), fu elevata entro la fine degli anni Settanta del XVII secolo. Il restauro strutturale della stessa cupola, compiuto tra il 1825 e il 1828, viene qui per la prima volta analizzato attraverso le inedite elaborazioni progettuali dell’ingegnere Carlo Randoni, documenti ineludibili per investigare e decriptare la straordinaria invenzione originaria guariniana. Invenzione che associa alla rotazione finale di tale cupola la teoria del fronte bastionato teorizzato nel trattato di fortificazione dato alle stampe dal chierico teatino nel 1676. Nel momento, dunque, in cui la cupola stava per essere voltata. A concludere il testo alcune sintetiche considerazioni sulle capriate lignee, parte della grande tradizione architettonico-fortificatoria del regno di Sardegna, focalizzate su un percorso linguistico che dal teatino Guarini giunge sino a Luigi Federico Menabrea.
Buontalenti e Le Nôtre. Geometria del giardino da Pratolino a Versailles
Amelio Fara
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: 132
La geometria del giardino di Bernardo Buontalenti (1523-1608) e il suo metodo progettuale prospettico analizzato su base documentaria per Pratolino e direttamente rilevato per Poggiofrancoli. L’incidenza, sinora non percepita se pure profonda, su André Le Nôtre (1613-1700) progettista di giardini. Paradigmatica tra le altre emergenze documentali una inedita carta di Versailles. Carta ‘di spionaggio’ del Settecento sabaudo indagata anche secondo una innovativa contestualizzazione filigranologica necessaria a identificarne la provenienza.
Giuseppe Ignazio Bertola (1676-1755). Il disegno e la lingua dell'architettura militare
Amelio Fara
Libro: Copertina morbida
editore: Pontecorboli Editore
anno edizione: 2015
pagine: 416
Ricca di zone d'ombra per la scarsa attenzione critica sinora dedicatagli, l'opera del più importante ingegnere e architetto militare, e non solo, del Settecento sabaudo, Giuseppe Ignazio Bertola, attendeva ancora un recupero storico complessivo. Bertola è infatti tra altro autore della cittadella di Alessandria, della piazza da guerra di Fenestrelle, di forticazioni alla Brunetta, Verrua, Demonte, Exilles, di ponti nella Savoia. Inoltre, del palazzo dei cistercensi della Consolata d'Asti realizzato nella contrada di Dora Grossa a Torino, nonché, a Cuneo, della ranata interazione icnograca di ovali a connotare la chiesa di Santa Croce.
L'arte della scienza. Architettura e cultura militare a Torino e nello stato sabaudo (1673-1859)
Amelio Fara
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2014
pagine: XII-272
Il volume delinea, attraverso fonti inedite, la storia dell'architettura e della cultura militare sabauda dal piano di ingrandimento orientale di Torino del 1673 al piano di difesa della stessa capitale del regno elaborato da Luigi Federico Menabrea nel 1859. In una complessa articolazione documentale e attraverso inesplorate angolazioni interpretative agiscono architetti quali Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Giuseppe Ignazio Bertola, Antonio Maria Felice Devincenti. Undici le appendici tecniche.
Geometria dell'architettura militare. Francesco I d'Este e la Cittadella di Modena
Amelio Fara
Libro: Copertina morbida
editore: Pontecorboli Editore
anno edizione: 2012
pagine: 214
Francesco I d'Este architetto. Architetto, poiché artefice nodale della Cittadella di Modena, in grado di riformulare la dialettica progettuale tra il principe del Rinascimento e l'ingegnere-architetto. Impresa tra le più significanti del Seicento europeo, la vicenda modenese palesa la centralità di Francesco e la sostanziale subalternità degli ingegneri militari in essa coinvolti. Disegni e documenti d'archivio inediti sulla Cittadella riaffermano l'essenza dell'architettura militare, pura struttura geometrica aliena dai canonici ordini classici. Cittadella che, come il Palazzo Ducale, diviene riferimento primario nell'ampliamento modenese attuato all'interno della linea magistrale cinquecentesca della quale il Seicento preservava l'angolo rientrante di Jacopo Seghizzi. Quanto inoltre emerge dall'ampia appendice documentale dove i progetti di Antonio e Francesco Vacchi, Carlo di Castellamonte, Nicolino Candido, Gasparo Vigarani, suggerendo nuove angolazioni interpretative, interagiscono con i testi di trattatisti quali Francesco de' Marchi, Pompeo Robutti, Raimondo Montecuccoli, Guarino Guarini, Luigi Ferdinando Marsili.
Luigi Federico Menabrea (1809-1896). Scienza, ingegneria e architettura militare dal Regno di Sardegna al Regno d'Italia
Amelio Fara
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2011
pagine: VI-218
Scienziato, ingegnere, architetto militare, statista, Luigi Federico Menabrea (1809-1896) è una figura poliedrica e nodale nella transizione dal Regno di Sardegna allo Stato unitario italiano. Aiutante di campo del re Vittorio Emanuele II, presidente del Consiglio dei Ministri, continuatore dell'opera di Camillo di Cavour, il suo nome si lega, nel campo della scienza delle costruzioni, al principio di elasticità o del minimo lavoro elastico e si coniuga all'insegnamento e all'architettura.
L'arte vinse la natura. Buontalenti e il disegno di architettura da Michelangelo a Guarini
Amelio Fara
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2010
pagine: VIII-148
Nel disegno di architettura strutturali sono i legami che assimilano Michelangelo, Bernardo Buontalenti e Guarino Guarini. E proprio quei legami inducono l'esigenza di rileggere alcuni disegni michelangioleschi, di riformulare la vicenda artistica di Buontalenti rispetto all'incidenza di fogli d'architettura michelangioleschi da lui stesso posseduti, manipolati e anche modificati. E, ancora, di introdurre innovativamente, nel panorama degli studi sul Guarini, l'indagine del rapporto mai sinora rilevato del Teatino con Firenze.
Napoleone architetto nelle città della guerra in Italia
Amelio Fara
Libro: Libro rilegato
editore: Olschki
anno edizione: 2006
pagine: X-362
Nella prima parte è trattata la contrapposizione, emersa alla fine del Settecento, fra l’utopia della città priva di fortificazioni, immaginata da Wolfgang Goethe, e le città di Napoleone inserite nell’organizzazione urbanistico-territoriale-difensiva del camp retranché. Queste - descritte nella seconda parte - sono distribuite lungo la costa a Venezia, Ancona, Taranto, Portoferraio, Piombino, Livorno, Genova, Spezia; inoltre ad Alessandria, Pizzighettone Gera, Rocca d’Anfo, Peschiera, Mantova, Porto Legnago, Palmanova, Osoppo.
Leonardo a Piombino e l'idea della città moderna tra Quattro e Cinquecento
Libro: Libro rilegato
editore: Olschki
anno edizione: 1999
pagine: X-190
La presenza a Piombino di mura leonardesche, la struttura della città fortificata dal 1442, i progetti di Leonardo del 1502-3 per Cesare Borgia e del 1504 per Jacopo IV Appiani, la trasformazione del paesaggio, l’incidenza su Albrecht Dürer, la composizione originaria del Codice Madrid II, costituiscono i temi principali del volume.