Libri di Amoreno Martellini
Annibale alle porte. L'attentato di Fiumicino nel 1985 e la costruzione dello stereotipo dell'immigrato-terrorista
Amoreno Martellini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 208
«All'aeroporto romano, insieme alle bombe di Abu Nidal, è anche scoppiata la bomba della questione stranieri». Questa la sintesi di un osservatore coevo per descrivere gli effetti della strage di Fiumicino del 27 dicembre 1985 sul rapporto tra la società italiana e il mondo dell'immigrazione. A partire da quel momento per una parte della classe dirigente, del circuito mediatico e dell'opinione pubblica italiana i termini immigrato e terrorista divennero praticamente sinonimi e l'immigrazione venne letta attraverso la lente deformante della cronaca nera: nel discorso pubblico essa fu rappresentata come l'elemento strategico di una guerra non convenzionale condotta con le armi del terrorismo e gli immigrati furono dipinti come l'esercito nemico o la «quinta colonna» dell'esercito nemico: «Annibale non è alle porte - si poteva leggere in quei giorni su un quotidiano - lo abbiamo già in casa».
Il Novecento in provincia. Storia di Jesi tra memorie e oblii (1900-1970)
Amoreno Martellini, Barbara Montesi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 286
Le tante pagine che gli studiosi hanno dedicato al passato recente della città di Jesi hanno solitamente evitato di considerare lo scarto tra storia e memoria. È anche con l’intento di definire questo scarto e di comprendere i processi di costruzione della memoria collettiva di una città che il volume affronta la storia del Novecento in provincia. La storia di un territorio e la memoria collettiva della comunità che lo abita, pur procedendo su strade parallele, non sempre coincidono con esattezza. Per i motivi più diversi i filtri della memoria piegano, deformano, distorcono o censurano la realtà; a volte la rimuovono, la cancellano, la fanno evaporare. Questo è quanto è accaduto anche alla città e alla comunità di Jesi: una memoria quanto mai selettiva si è presa il compito, nel corso dei decenni, di consegnare alle generazioni succedutesi nel tempo un’immagine della città non del tutto fedele alla realtà storica.
Le Marche 1970-2020. La Regione e il territorio
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 568
Questo volume celebra il cinquantesimo anniversario della Regione Marche, di cui ricostruisce vicende e attività, dando conto anche dei principali processi economici e sociali che hanno interessato l’ente nell’ultimo mezzo secolo. Le Marche sono, forse, la regione più saggia d’Italia, senza i rancori antichi del Mezzogiorno e senza le irrequietudini e le ambizioni di una Lombardia. Sono una regione che non fa rumore; perfino l’«autunno caldo» vi è scivolato sopra senza grosse tensioni. Non si tratta di apatia, ma di un solido buon senso. La gente ed anche la natura fanno pensare alla Svizzera: magari una Svizzera un po’ povera, ma con la medesima vocazione civile (Cesare Zappulli, 1970). Il destino delle Marche nel prossimo decennio – gli anni che faranno decollare la regione verso i livelli del Nord o la terranno ancora confinata nel limbo anonimo della «Terza Italia» – si giocherà nell’aula del consiglio regionale. «Purché – aggiungono i marchigiani per correggere, come sempre, con un tocco di scetticismo ogni speranza – quelli che contano riescano, almeno stavolta, a mettersi d’accordo» (Alberto Sensini, 1970).
Abasso di un firmamento sconosciuto. Un secolo di emigrazione italiana nelle fonte autonarrative
Amoreno Martellini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 264
«Per aprire li occhi bisogna caminare il mondo», scrive nel suo memoriale, con la sua sintassi incerta, un italiano emigrato in Argentina tra le due guerre mondiali. L'emigrazione come veicolo di conoscenza e acquisizione di consapevolezza di sé e del mondo: è questo uno dei fili conduttori più forti e tenaci che percorrono le storie che si incrociano nelle pagine di questo libro. L'autore affronta questo tema (come gli altri che vi compaiono) ricucendo brani di diari, di memorie, di epistolari scritti da emigranti italiani disseminati in tutti i paesi del mondo e distribuiti lungo tutti i cento anni che segnano la storia dell'emigrazione italiana, dal periodo postunitario al miracolo economico. Le fonti della scrittura popolare che utilizza, cioè il corpus cospicuo e omogeneo conservato presso l'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, permettono di esaminare i vari aspetti della vicenda migratoria come se fossero illuminati da una luce interna, che consente di cogliere con maggiore profondità e nitidezza tutti quegli aspetti privati e a volte intimi che sfuggono alle statistiche migratorie. «Il crudele destino a voluto che io mi alontanai - continuava il medesimo migrante - che trapassi il grande mare Oceano Atlantico che vada lontano cercando fortuna cercando un nuovo nido abasso di un altro firmamento di un firmamento sconosciuto». Che si trattasse dell'America, delle miniere del Belgio oppure di un pezzo di terra da lavorare nelle colonie italiane in Africa, il nuovo mondo era un cielo sconosciuto: fallimenti e successi, delusioni e aspettative, amore e morte, vanno collocati sotto quel cielo per comprenderli fino in fondo.
Morire di pace. L'eccidio di Kindu nell'Italia del «miracolo»
Amoreno Martellini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 250
Nel novembre 1961 tredici militari italiani vennero trucidati a Kindu, in Congo, dove contribuivano alla prima missione di pace decisa dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per arginare la guerra civile scoppiata dopo la proclamazione dell'indipendenza dal Belgio. L'efferatezza del crimine, di una ferocia incontrollata e seguito da un lugubre accanimento sui corpi delle vittime, suscitò nella società italiana - immersa nel processo di trasformazione indotto dal boom economico - reazioni e sentimenti molto contrastanti, dando origine a interrogativi di vario genere. Alcuni riguardavano la natura stessa della missione di pace (espressione del tutto nuova all'epoca) e i motivi per cui l'Italia vi era stata coinvolta. Altri incrociavano dimensioni differenti: la rappresentazione dell'altro e gli stereotipi contrapposti relativi all'Africa; la definizione di vecchi e nuovi rituali collettivi di elaborazione del dolore e del lutto; lo sviluppo di un nuovo linguaggio politico e retorico nelle aule del parlamento e nelle piazze; infine, il ruolo della comunicazione mediatica e, in particolare, di quella televisiva. In questo libro Amoreno Martellini interpreta il massacro di Kindu e le reazioni che ne derivarono avvalendosi delle chiavi di lettura fornite dalla storiografia più recente e collocandolo su uno sfondo politico di ampia portata: la guerra fredda - il muro di Berlino era stato da poco eretto - e la transizione dell'Italia verso il governo del centro sinistra.
All'ombra delle altrui rivoluzioni. Parole e icone del Sessantotto
Amoreno Martellini
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2012
pagine: XI-147
Sul finire degli anni sessanta la percezione diffusa in Italia, non solo tra i giovani, di una imminente esplosione rivoluzionaria orientò culture, linguaggi e comportamenti individuali e collettivi e generò un flusso quasi inarrestabile di parole nel tentativo di definire con esattezza un progetto rivoluzionario. Tuttavia, nonostante i ripetuti e ostinati tentativi di dare all'idea della rivoluzione una definizione precisa, nelle differenti anime del movimento si diffuse una molteplicità di modelli diversi, a volte contrapposti. La prima e decisiva discriminante dimorava nella contrapposizione tra rivoluzione violenta e rivoluzione nonviolenta. Su questo nodo culture diverse e diverse matrici ideologiche o religiose di volta in volta si incontrarono e si sovrapposero, o entrarono in collisione e si scontrarono fragorosamente.
Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell'Italia del Novecento
Amoreno Martellini
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 226
Negli ultimi anni l'alternativa radicale tra guerra e pace, come risposta ai problemi degli equilibri geopolitici, dei conflitti etnici, sociali, persino culturali è tornata drammaticamente di attualità. Pacifismo, antimilitarismo, nonviolenza sono espressioni abusate, ma una riflessione attenta sulla dimensione storica da cui provengono e sul ruolo che la teoria e la prassi non violente hanno avuto nella storia italiana dal dopoguerra ad oggi, è molto più rara. L'analisi qui proposta colma un vuoto, fornendo una lettura critica delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche che fanno da sfondo all'evoluzione dell'idea pacifista nella politica italiana: gli anni della ricostruzione con le pesanti eredità morali lasciate dal conflitto mondiale, la guerra fredda e l'avvento del terrore atomico, il miracolo economico, la contestazione giovanile e la protesta contro la guerra del Vietnam. In questo percorso è evidente che la mutazione dei movimenti pacifisti accompagna e si nutre della trasformazione stessa del paese.
Fra Sunnyside e la Nueva Marca. Materiali e modelli per una storia dell'emigrazione marchigiana fino alla grande guerra
Amoreno Martellini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1999
pagine: 288
Il lavoro di Amoreno Martellini si propone di gettare luce su alcune delle "zone d'ombra" ancora presenti nella storia della emigrazione italiana. L'obiettivo viene realizzato attraverso due percorsi paralleli e complementari: nella prima parte vengono analizzate le caratteristiche migratorie di una regione come le Marche; nella seconda parte l'autore affronta alcuni nodi più specifici, la cui importanza esula dall'ambito regionale e locale: fra questi il ruolo degli agenti di emigrazione e delle compagnie di navigazione nella formazione e nello sviluppo della "leva migratoria", le modalità di insediamento degli emigranti oltre Oceano, le modalità di progettazione di colonie mai realizzate.
Bella ciao. Canto e politica nella storia d'Italia
Stefano Pivato, Amoreno Martellini
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2007
pagine: 361
Testimonianza della adesione a un ideale, espressione di una fede politica, modalità che conferma ed esalta il senso di appartenenza e comunione a un gruppo: il canto è una delle manifestazioni più significative di condivisione di un credo sociale. Cadenza lo svolgersi della politica, ne sottolinea gli eventi principali, ne accompagna l'evoluzione. Se è uno dei segnali più significativi della partecipazione della gente comune, il canto risulta un documento utile per capire la storia. Il libro, con un'ampia antologia di brani, racconta una storia d'Italia inedita, dal Risorgimento a oggi, attraverso la colonna sonora dei canti di protesta.