Libri di Anna Cerbo
L'amore irrimediabile
Giuseppe Limone
Libro
editore: Palawàn Editore
anno edizione: 2022
pagine: 172
La parola persona, che ricorre spesso nella filosofia e nelle poesie di Giuseppe Limone, si arricchisce di umanità, perché l'amore è sempre irrimediabile, perché la voce dell'anima è sempre un canto universale. Prologo di Héctor Berenguer. Prefazione di Anna Cerbo. Epilogo di Giuseppe Castrillo.
Lucrezia
Paolo Regio
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2017
A distanza di tre anni dalla pubblicazione della «Sirenide» di Paolo Regio (seconda redazione manoscritta e corredata di ampia Dechiarazione, 1606), Anna Cerbo cura l'edizione di un'altra opera del Vescovo di Vico Equense: la tragedia «Lucrezia», del 1572, ispirata a Livio. Il testo, che documenta l'impegno ideologico e la cura stilistico-retorica dell'Autore, si può definire una tragedia politica e giuridica, oltre che un dramma di famiglia, nel solco di pochi altri composti nella seconda metà del Cinquecento.
Lectura Dantis 2002-2009. Omaggio a Vincenzo Placella per i suoi settanta anni
Anna Cerbo, Mariangela Semola
Libro: Copertina rigida
editore: Univ. degli Studi di Napoli L'Orientale
anno edizione: 2011
pagine: 412
Metamorfosi del mito classico da Boccaccio a Marino
Anna Cerbo
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2002
pagine: 224
Metamorfosi del mito classico da Boccaccio a Marino
Anna Cerbo
Libro
anno edizione: 2012
Poeti, pensatori e pittori di ogni tempo ripropongono materiali mitologici, in cerca del divino e di quell'"immediato" che - secondo Hölderlin - "sfugge non solo agli uomini ma anche agli dèi". Così la letteratura, e in generale l'arte, è custode dei miti e depositaria delle verità in essi riposte. Nel libro si discute dell'inventio poetica e dell'esegesi mitica; si riflette sulla mitopoiesi e sulla tradizione mitologica nella cultura letteraria dal Trecento al Seicento. Gli dèi e i misteri pagani mostrano la loro metamorfosi nelle migliori pagine di Boccaccio, Petrarca, Poliziano, Campanella, Bruno e Marino, presentando la "differenza" nel manifestarsi ai moderni. La rivisitazione delle favole antiche acquista pregnanza sapienziale nelle opere di Boccaccio, mentre nel Rinascimento "si vive" l'esperienza del mito. La favola di Atteone è utile alla poetica dell'eroico furore di Bruno, e quella di Prometeo alla comunicazione profetica di Campanella. Il racconto di Adone, poi, soddisfa il gusto e l'immaginazione delle corti europee del XVII secolo.