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Libri di Antonello Gerbi

Il peccato di Adamo e Eva. Storia della ipotesi di Beverland

Il peccato di Adamo e Eva. Storia della ipotesi di Beverland

Antonello Gerbi

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2011

pagine: 273

Quale fu veramente il peccato di Adamo? Per secoli (molto prima, e dopo, che il libertino olandese Beverland la fissasse, alla fine del Seicento, in una "forma acida, sacrilega, canzonatoria"), un'ipotesi "scandalosa" ha attraversato, in modo esplicito o sotterraneo, le controversie di teologi, rabbini, alchimisti, cabalisti, filosofi, senza dimenticare poeti e pittori, nonché "la folla confusa degli umili e dei pii": che quel peccato consistesse nella conoscenza carnale di Eva. Con conseguenze vastissime su quelli che furono e sono i nostri "dolenti e ansiosi interrogativi sulla natura del Male": nel caso si accolga tale ipotesi, infatti, è lo stesso piacere fisico a diventare "la radice prima" di ogni iniquità, e tutti noi, figli di Adamo, meritiamo di essere dannali in quanto "intimamente, essenzialmente contagiati" da quel peccato. Da Filone Giudeo ai romantici tedeschi, da San Tommaso a Paracelso, dai Catari alle "torturate alchimie della carne e dello spirito" di Baudelaire, Antonello Gerbi ripercorre la storia delle "infinite diatribe" (e delle "idiozie, le sudicerie e i tormentati arzigogoli") che quei pochi versetti hanno generato, con una capacità di fare storia delle idee che in Italia è stata sua e di pochi altri: ne risulta un libro al tempo stesso brillante e documentato, caustico ed erudito, spiritoso e profondo, che appassiona e induce a riflettere.
28,00

Preferisco Charlot. Scritti sul cinema (1926-1933)
10,00

La disputa del nuovo mondo. Storia di una polemica (1750-1900)

La disputa del nuovo mondo. Storia di una polemica (1750-1900)

Antonello Gerbi

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2000

pagine: 1018

Questo libro magistrale, divenuto nel giro di pochi decenni un classico moderno della storiografia, ci conduce a una sorta di archeologia dell'immagine dell'America nella cultura europea. Davanti a un continente che si presentava come un immenso Altro, fin dall'inizio si accesero le fantasie e le speculazioni. Gerbi prende le mosse dalla metà del Settecento, quando il grande naturalista francese Buffon cercò di dimostrare l'inferiorità biologica dell'ambiente fisico e degli animali americani, condanna che l'abate de Pauw estese agli abitanti, a suo avviso fiacchi e impotenti. Ma nessuno dei due aveva mai messo piede nel Nuovo Mondo. L'autore parte da questa calunnia e arriva ai grandi autori dell'Ottocento.
16,00

Centone bruniano

Centone bruniano

Antonello Gerbi

Libro: Libro in brossura

editore: Sedizioni

anno edizione: 2018

pagine: 196

"Forse il libro più personale di Antonello Gerbi (1904-1976), scrittore, "academico di nulla academia", storico di rutilante erudizione, agile, come il suo Giordano Bruno, nei salti più acrobatici del pensiero. "Bruno fu costantemente uno dei grandi amori filolosofico-letterari di Antonello, soprattutto di "attivismo" (o così interpretato ed inteso dal Gerbi). Non è, quindi, casuale, che la sua prima attività letteraria in Perù fosse la redazione di una memoria sul Bruno, rimasta inedita per più ragioni: soprattutto la troppo scarsa copia di sussidi bibliografici che Lima gli offriva, la mancata conoscenza o rilettura delle opere latine del Nolano, quindi gli studi "americanistici"; onde, anche tornato in Italia, Gerbi non ritrovò più né il tempo né tantomeno l'animus di riprendere, limare ed ultimare il vecchio abbozzo. Vi tornava col desiderio, con una vaghezza di propositi, la quale tradiva ormai la passata stagione, il sostanziale distacco."
22,00

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