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Libri di Antonello Mattone

Il Consiglio regionale della Sardegna

Il Consiglio regionale della Sardegna

Salvatore Mura, Antonello Mattone

Libro

editore: Ilisso

anno edizione: 2025

pagine: 392

78,00

La riforma Gentile e la sua eredità

La riforma Gentile e la sua eredità

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2023

pagine: 440

La riforma degli ordinamenti scolastici e universitari, degli esami e dei programmi di insegnamento che va sotto il nome di «riforma Gentile» venne decisa nei venti mesi (31 ottobre 1922-1° luglio 1924) in cui il filosofo fu ministro della Pubblica istruzione nel primo governo Mussolini. Focalizzato sulla riforma degli ordinamenti universitari, questo volume si sofferma, in particolare, sugli ambiti disciplinari e sui problemi concreti della sua attuazione. Infatti la «legge» Gentile, pur salutata come «la più fascista delle riforme», si collocava in sostanziale continuità con la politica della Destra liberale. Pertanto negli anni successivi alla sua approvazione venne attuata una progressiva modifica di quelli che erano i suoi cardini innovativi, come l'alta qualificazione degli atenei e dell'insegnamento universitario.
40,00

Le inchieste parlamentari sulla Sardegna (1869-1972)

Le inchieste parlamentari sulla Sardegna (1869-1972)

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2021

pagine: 438

Il volume è dedicato alle inchieste parlamentari sulla Sardegna, dalla prima dello Stato unitario (Depretis, 1869) all’ultima riguardante i fenomeni di criminalità, presieduta da Giuseppe Medici (1972). Dai diversi saggi emerge un vivo quadro delle condizioni economiche e sociali, dell’agricoltura, dell’industria, degli insediamenti minerari, della criminalità rurale in un arco di tempo che abbraccia poco più di un secolo di storia. I profili di alcuni protagonisti delle inchieste arricchiscono il libro, che si presenta come un tentativo di comprendere l’importanza politica ed economica dell’istituto per la storia della Sardegna.
45,00

I settecento anni degli statuti di Sassari. Dal Comune alla città regia

I settecento anni degli statuti di Sassari. Dal Comune alla città regia

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2020

pagine: 1042

Muovendo dal tema degli Statuti trecenteschi del Comune di Sassari, i saggi raccolti nel volume riflettono su aspetti specifici e generali della produzione statutaria delle città comunali e delle città inserite nel quadro monarchico dell’Italia tardomedievale. Con un’analisi comparativa, storici, giuristi, filologi e archeologi esplorano in chiave interdisciplinare le origini di Sassari, il suo sviluppo urbano, le peculiarità dell’esperienza comunale e il percorso nello spazio politico catalano-aragonese. Il volume raccoglie i contributi di oltre una quarantina di autori che muovendo dal tema degli Statuti trecenteschi del Comune di Sassari riflettono intorno ad aspetti specifici e generali della produzione statutaria delle città comunali e delle città inserite nel quadro monarchico dell’Italia tardomedievale. Con un’analisi comparativa, alla luce delle recenti ricerche, storici, giuristi, filologi e archeologi esplorano in chiave interdisciplinare le origini di Sassari, il suo sviluppo urbano, le peculiarità dell’esperienza comunale e il percorso nello spazio politico catalano-aragonese. I saggi, attraverso il “caso” Sassari, propongono la lettura del percorso di una città sarda e della sua evoluzione politico-istituzionale nella lunga fase che tra il XIII e il XV secolo segna il passaggio dall’autonomia comunale allo scenario del regno. L’esempio mette in campo la complessità e la ricchezza delle vicende urbane nell’età cruciale delle trasformazioni dei sistemi politici trecenteschi anche in una terra in cui il fenomeno cittadino è apparentemente marginale.
70,00

La Sardegna nella Grande Guerra

La Sardegna nella Grande Guerra

Libro: Libro in brossura

editore: Gaspari

anno edizione: 2020

pagine: 800

È nota la fondamentale importanza che la Grande Guerra ha avuto nella storia della Sardegna contemporanea, in primo luogo per il grande tributo di sangue e di mobilitati offerto dall'Isola alla causa nazionale: sui 870.000 abitanti che annoverava allora l'Isola, i mobilitati furono 98.142, ossia il 12% circa della popolazione complessiva, mentre i caduti e i dispersi furono circa 18.000, oltre il 17% dei richiamati e il 2% dell'intera popolazione. Al di là del grande tributo di sangue, non meno significative furono le conseguenze politiche, culturali e identitarie che la Grande Guerra determinò nella coscienza collettiva del popolo sardo. Il dopoguerra, anche in virtù delle gesta eroiche dei suoi soldati, in particolare dei fanti della Brigata Sassari, segnò in modo irreversibile la coscienza identitaria sarda. La partecipazione alla guerra aveva consolidato la maturazione di una profonda coscienza autonomistica nei confronti dello Stato centralizzato, che si era comportato nei confronti della Sardegna come colonizzatore. Tale coscienza, che il ventennio fascista non riuscì a scalfire, rivive nello Stato repubblicano come patrimonio condiviso di tutte le forze politiche. La coscienza autonomistica maturata nella Grande Guerra dalle masse contadine che avevano partecipato al conflitto costituisce il filo rosso della storia della Sardegna contemporanea, nel cui alveo la cultura identitaria e la politica regionale continuano a muoversi ancora oggi.
49,00

Don Juan Vivas de Cañamas. Da ambasciatore spagnolo in Genova a viceré del Regno di Sardegna

Don Juan Vivas de Cañamas. Da ambasciatore spagnolo in Genova a viceré del Regno di Sardegna

Antonello Mattone

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

Quella del nobile valenzano Juan Vivas de Cañamás (1581-1625) è una biografia emblematica di quello che Cervantes definiva il «secolo di ferro». Ricoprì la carica di ambasciatore spagnolo presso la Repubblica di Genova (1600-1623), allora vero e proprio crocevia della politica europea, dove seguì tutte le complesse operazioni finanziarie delle banche liguri sul debito pubblico spagnolo, e si adoperò per scongiurare l’alleanza tra il duca di Savoia e la Francia e per reprimere i moti antispagnoli genovesi. Allo scoppio della Guerra dei Trent’anni seguì le fasi dell’occupazione spagnola della Valtellina, camino decisivo per i collegamenti tra l’Italia e le Fiandre. Nel 1622 chiese la nomina a viceré del Regno di Sardegna: la sua carica si innestava nel nuovo corso del conte-duca di Olivares. A Cagliari si mostrò un fedele esecutore di quella politica “assolutista” tesa a comprimere le istanze particolaristiche locali. Lo scontro tra il viceré e i ceti privilegiati sardi si verificò nel Parlamento del 1624, quando Vivas in contrasto con gli ordini cetuali volle far approvare l’istituzione della flotta delle galere e dei provvedimenti antibaronali nell’agricoltura. La nobiltà cagliaritana inviò a Madrid numerosi memoriali tesi a screditare la politica autoritaria del viceré. Egli tuttavia, utilizzando le contrapposizioni campanilistiche, riuscì a far approvare i provvedimenti. Le inchieste amministrative a suo carico lo scagionarono da ogni addebito, ma solo dopo la morte di Vivas avvenuta a Sassari nel 1625. Negli ultimi mesi del suo viceregno predispose un piano di difesa militare della Sardegna da un possibile attacco della flotta francese.
53,00

L'irrisolta questione sarda. Economia, società e politica nel secondo Novecento

L'irrisolta questione sarda. Economia, società e politica nel secondo Novecento

Sandro Ruju

Libro: Libro in brossura

editore: CUEC Editrice

anno edizione: 2018

pagine: 322

L'ampio saggio di Sandro Ruju comparve venti anni fa nel volume della Storia d'Italia Einaudi dedicato alla Sardegna contemporanea. La ricerca affrontava una serie di tematiche fino ad allora poco indagate: dalla ripresa della vita democratica dopo la seconda guerra mondiale alle speranze e alle illusioni del piano di Rinascita, dall'emigrazione al malessere delle zone interne, dalla nascita dei poli industriali allo sviluppo del turismo, sino alle trasformazioni della Sardegna nell'età post-industriale. Si tratta, come osserva Antonello Mattone nella prefazione, di una ricerca pioneristica e innovativa che spiega la presente ristampa, corroborata da un'inedita rassegna bibliografica degli studi più recenti. Prefazione di Antonello Mattone.
22,00

Storia della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Sassari 8secoli XVI-XX)

Storia della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Sassari 8secoli XVI-XX)

Antonello Mattone

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 1037

Frutto di approfondite ricerche, questo volume ripercorre la storia della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Sassari dalle origini seicentesche sino ai primi anni Sessanta del Novecento. Pur essendo una facoltà dimensionata sui bisogni di un'utenza locale, caratterizzata dalla ristrettezza del suo bacino di reclutamento, dovuto al pesante condizionamento insulare, esercitò un peso decisivo nella vita civile e sociale sassarese, dove ebbe funzione di vera e propria "fucina" delle classi dirigenti locali. Antonello Mattone pone inoltre in rilievo il contributo originale dato dalla Facoltà alle problematiche del dibattito giuridico nazionale e internazionale, soffermandosi sulla circolazione delle idee e delle esperienze, attraverso una serie di medaglioni biografici dei suoi più illustri professori, da Enrico Besta ad Arturo Rocco, da Lorenzo Mossa a Carlo Arturo Jemolo, da Antonio Segni a Massimo Severo Giannini, da Giuseppe Capograssi ad Antonio Pigliaru.
65,00

Bosa la città e il territorio
65,00

Settecento sardo e cultura europea. Lumi, società, istituzioni nella crisi dell'antico regime

Settecento sardo e cultura europea. Lumi, società, istituzioni nella crisi dell'antico regime

Antonello Mattone, Piero Sanna

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2007

pagine: 384

Questa raccolta di saggi sulla Sardegna del secondo Settecento coglie da un'inedita angolatura storiografica i nessi profondi che legano le specifiche vicende della società isolana alle esperienze dell'assolutismo riformatore e alla crisi dell'antico regime in Europa. L'arco cronologico abbraccia il lungo cinquantennio che dall'avvio della politica riformatrice del ministro Bogino (1749-1773) giunge all'età napoleonica e alla precoce restaurazione assolutistica durante l'esilio della casa sabauda.
30,50

Velio Spano. Vita di un rivoluzionario di professione
24,00

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