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Libri di Antonio Loreto

Dialettica di Nanni Balestrini. Dalla poesia elettronica al romanzo operaista

Dialettica di Nanni Balestrini. Dalla poesia elettronica al romanzo operaista

Antonio Loreto

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2015

pagine: 199

Un tòpos della critica vuole che la pubblicazione di "Vogliamo tutto", nel 1971, costituisca una svolta rispetto alla precedente opera di Balestrini, avviatasi dieci anni prima con i "Novissimi" e con l'esperimento informatico di "Tape Mark I". Un lavoro iperformalista, ludico, anticomunicativo e disimpegnato avrebbe lasciato il campo a una letteratura più affabile e fruibile, assunti i caratteri dell'epica, dell'oralità e dell'impegno. Riconoscendo alla scrittura balestriniana un orizzonte estetico più ampio è forse possibile un'ipotesi alternativa. Si tratta di mettere a frutto gli studi sul rapporto tra una civiltà - i suoi modi di percezione e di pensiero e la tecnologia del linguaggio che gli è propria, e in particolare l'idea secondo cui l'uomo tipografico conosce con l'elettronica un'oralità di ritorno, ricalcando un ben noto rovesciamento dialettico. In effetti Balestrini attraversa gli anni Sessanta agendo lungo tre direttrici e mostrando -anche grazie a modelli quali Döblin o Brecht, e a interlocutori più o meno impliciti quali Pasolini, Vittorini o Calvino - come l'impegno possa scaturire dall'esasperazione del formalismo, l'oralità da una scrittura massimamente tipografica, e infine l'epica dalle tecnologie più avanzate del tardo capitalismo. Un'azione segnata dalla forza utopica e dalla tensione rivoluzionaria su cui "Vogliamo tutto", con l'intera parabola che vi ha condotto, si regge.
18,00

«Se io fossi editore». Vittorio Sereni direttore letterario Mondadori
12,00

I santi padri di Amelia Rosselli. «Variazioni belliche» e l'avanguardia

I santi padri di Amelia Rosselli. «Variazioni belliche» e l'avanguardia

Antonio Loreto

Libro: Libro in brossura

editore: Arcipelago Edizioni

anno edizione: 2014

pagine: 234

I padri di Amelia Rosselli sono molti, e quasi tutti rinnegati se non addirittura rimossi. Pier Paolo Pasolini, intanto, che attraverso un patrocinio critico ed editoriale di marca anti-avanguardistica complica il rapporto, che sarebbe stato altrimenti quasi naturale, con il Gruppo 63. Marcel Duchamp, poi, la cui rivoluzione estetica offre lo spunto cruciale per l'invenzione dello "spazio metrico", del resto letterariamente garantita dalle sperimentazioni e riflessioni sul verso dovute a Walt Whitman, Cesare Pavese e Charles Olson, tra gli altri. Infine Shakespeare: alla sua opera l'io rosselliano attinge i fondamentali rispecchiamenti filiali con cui tentare di ricostruire la propria storia e la propria identità, compromesse da un'amnesia che contribuisce a fissare tanto l'affinità tra autore e soggetto quanto la loro irrimediabile separazione.
20,00

L'avanguardia di Amelia Rosselli
10,00

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