Libri di Arianna Visconti
L'esercizio del «giusto giudizio». Dialoghi manzoniani sull'idea di responsabilità e i fondamenti della giustizia
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2025
pagine: 504
Che cosa rende ‘giusto’ l’esercizio del ‘giudizio’? Quanto, come e perché il ‘giudicare’ non si lascia ridurre al semplice ‘spiegare’? Queste le domande che si dischiudono non appena si mette a tema il ‘giudizio’, tanto più in un contesto socio-culturale, oltre che giuridico-istituzionale, nel quale si assiste, a tutti i livelli, a un ‘infuriare’ di giudizi ‘sommari’, il cui assordante rumore di fondo sembra renderci orfani di giudizi veri e, appunto, giusti. Le opere letterarie prese in considerazione in questo volume lasciano intravedere spiragli di risposta a tali secolari quesiti dell’umanità. La Storia della colonna infame, che è il luogo del giudizio e del giudizio sul giudizio, ma anche I promessi sposi, dove il giudizio è più squisitamente narrativo, pongono le basi per scandagliare, con Alessandro Manzoni, la dimensione etica della vita e il delicato equilibrio tra giudizio e comprensione. Un interrogativo che si ripropone nel dialogo con Leonardo Sciascia e Primo Levi, ma anche con molti altri autori e pensatori, attualizzato, ad esempio, nella serrata discussione critica con la tendenza, espressione di una crescente ‘ansia punitiva’, a mal sopportare i tempi e i vincoli di garanzia dello stesso procedimento penale, in favore del ben più rapido, ed emotivo, ‘giudizio mediatico’. Congiungendo competenze teoriche e sensibilità applicative, esperienze giuridiche e prospettive filosofiche, sociologiche, psicologiche e criminologiche, il volume incoraggia il lettore, tanto più quello interessato al livello di civiltà giuridica (e, dunque, di civiltà tout court) della società in cui vive, a dipanare l’intreccio tra responsabilità, giudizio, riparazione e pena, «tutte categorie che evocano situazioni di sofferenza». La risposta alla perturbante domanda «Ma come rispondere diversamente?» sta nel prendere sulle spalle un «pezzetto della croce della società», aprendosi a un’idea di giustizia come ascolto e attenzione.
Il tempo della parola giusta. Scritti di diritto penale, criminologia e letteratura
Gabrio Forti
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2024
pagine: 659
Il fil rouge che accomuna tutti i saggi del penalista Gabrio Forti – socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei e Direttore dell'Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (ASGP) dell'Università Cattolica – qui raccolti è l'idea che il ‘fare giustizia' richieda la capacità di trovare e costruire la ‘parola giusta' per le situazioni di vita che il diritto, in particolare quello penale, deve affrontare quotidianamente. Una capacità richiesta al legislatore e a tutti i cosiddetti operatori del diritto: magistrati, avvocati, consulenti legali, pubblici amministratori o anche semplici cittadini, i quali contribuiscono al pari delle istituzioni a plasmare l'ambiente normativo in cui tutti siamo immersi. E tale ‘parola giusta' – è la convinzione dell'autore – non può che sgorgare da un giusto tempo dedicato alle persone e all'‘immane concretezza' delle loro vite e relazioni, esercitando quella capacità di attenzione che, come osservava Susan Sontag, è proprio ciò che ci rende individui morali.
Il corpo dell'altro. La parola e la violenza
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2024
pagine: 368
Il tema perturbante della violenza chiama insistentemente a confrontarsi con l'irruzione del disordine e dell'imprevedibile, invitando a una rivalutazione della dimensione corporeo-esistenziale della persona nella sua intrinseca vulnerabilità. La letteratura e le altre forme narrative che danno vita a questo volume prospettano al lettore una varietà di conflitti e dilemmi, reali o immaginari, i quali illuminano le tortuose traiettorie che conducono alle azioni umane più atroci. Alcuni dei livelli simbolici così dischiusi investono le manifestazioni di violenza individuale, di cui costituisce drammatica declinazione ogni forma di dominio esercitato sulla donna. Analoghi quesiti si pongono rispetto agli attacchi perpetrati dal potere istituzionale, dal kratos, che occulta dietro un simulacro di legittimità le sue condotte delittuose, come la disumanità estrema della tortura. Nel favorire lo sviluppo di una ‘pensosità' che cerchi di spiegare – per poter contrastare – gli oltraggi alla dignità della persona, Il corpo dell'altro, attraverso una lettura originale di capolavori della narrativa (da Capote a Bulgakov, passando per Hardy, Atwood, Kafka, Coetzee e Burgess), dischiude orizzonti di senso nei quali sono il discorso e le storie a guidare il lettore nella comprensione dei conflitti e nella ritessitura dei legami tra gli esseri umani. Solo per mezzo di narrazioni capaci di portare allo scoperto e sciogliere le radici della violenza, quella terra, che raccoglie il sangue di Abele e che «grida» con un silenzio che inaridisce, può tornare a generare i suoi frutti. Con i contributi di: Laura Ambrosiano, Davide Assael, Pierpaolo Astorina Marino, Guido Bertagna, Adolfo Ceretti, Adriano Dell'Asta, Gaia Donati Marina Di Lello Finuoli, Ruggero Eugeni, Marcello Flores, Gabriele Fornasari, Gabrio Forti, Roberta Gefter Wondrich, Marta Lamanuzzi, Claudia Mazzucato, Chantal Meloni, Maria Agnese Moro, Lorenzo Natali, Silvano Petrosino, Lois Presser, Alessandro Provera, Megi Trashaj, Luisa Villa, Arianna Visconti.
Tra giustizia e letteratura. Un'avventura del pensiero
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2024
pagine: 144
Ogni ordinamento giuridico, se vuole essere davvero a misura d'uomo, deve comprendere la natura intrinsecamente narrativa dell'umano, del nostro essere per vocazione narratori e ascoltatori di storie: solo attraverso questa riconciliazione con la mutevolezza dell'esistenza è possibile mantenere la stabilità e coerenza delle regole ma al contempo venire incontro pienamente alla richiesta di giustizia della società umana. È qui che nasce il bisogno di un dialogo sempre aperto tra diritto e letteratura, essenziale per tutti coloro che concorrono a vario titolo all'amministrazione della giustizia: magistrati, avvocati, ma anche semplici cittadini. Questo volume sintetizza la grande avventura scaturita da una tale consapevolezza e attraversata nell'arco di quasi quindici anni dall'Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale con il progetto ‘Giustizia e letteratura'. Gli agili saggi di taglio divulgativo che lo compongono illustrano alcune delle opere e degli ambiti letterari esplorati nel corso di questo lungo cammino, da Manzoni a Sciascia, da Shakespeare a Steinbeck, dal grande canone letterario a qualificate opere di genere, con incursioni nel giallo e nella fantascienza.
Oltre i confini della realtà. La fantascienza e gli universi distopici della Giustizia
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 240
Quello della fantascienza e delle distopie è un vastissimo universo narrativo (comprensivo di opere cinematografiche e serie televisive) in cui il confronto con temi e problemi di giustizia appare particolarmente serrato, malgrado la frequente sottovalutazione di questo filone legata all'etichetta di genere e alla proliferazione di prodotti commerciali. Eppure, in un mondo in cui la sempre più rapida evoluzione tecnologica rende attuali, e anzi impellenti, questioni etiche, filosofiche e sociopolitiche un momento prima apparentemente remote e ‘futuribili', confrontarsi con gli scenari immaginati dai grandi autori di fantascienza diventa ineludibile, per il giurista come per il cittadino. La fantascienza di qualità letteraria, presa in considerazione dai saggi qui raccolti, presenta anzi al lettore o spettatore un'incredibile varietà di conflitti, questioni giuridiche e dilemmi morali, in superficie legati a specifici sviluppi tecnologici, reali o immaginifici, ma assai spesso, a un'analisi più approfondita, di portata universale. Nel trasportare il lettore «oltre i confini della realtà» attuale, l'analisi della letteratura fantascientifica compiuta dagli autori del presente volume finisce quindi per incoraggiarlo a spingersi «dove nessuno è mai giunto prima» nell'esplorazione della vera «ultima frontiera» adombrata dalla metafora dello spazio intergalattico: le profondità dell'umano e, «in uno specchio oscuro», del disumano.
Problemi e prospettive della tutela penale del patrimonio culturale
Arianna Visconti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 488
La tutela del patrimonio culturale rispetto alle diverse forme di aggressione che ne minacciano l’integrità e la trasmissione alle generazioni future – per le quali rappresenta una fondamentale risorsa conoscitiva, educativa, sociale ed economica – è diventata, nei decenni più recenti, sempre più una questione (anche) penale, a livello sia internazionale sia interno. Dopo molti tentativi falliti, e una lunga e complessa gestazione, il legislatore italiano è pervenuto nel 2022 a una riforma dei delitti contro il patrimonio culturale che, con scelta fortemente simbolica, li ha collocati al cuore del sistema penale, in un nuovo, apposito titolo del codice. La monografia analizza il percorso che ha condotto a tale intervento legislativo e le sue ricadute sulla complessiva strutturazione della protezione di beni culturali e paesaggistici nell’ordinamento interno, attraverso un costante – e oggi imprescindibile – confronto con l’ordinamento internazionale ed europeo in materia e con il dato empirico relativo ai diversi fenomeni criminosi in danno del patrimonio culturale. Anche alla luce di tale analisi criminologica, oltre che di un serrato confronto con le peculiarità dell’oggetto della tutela, il volume si propone di verificare la ‘tenuta’ della riforma, nel suo impianto complessivo e nelle sue singole disposizioni, indagando le questioni sistematiche e interpretative che essa ha spalancato. Ineludibile, in proposito, è la considerazione di un contesto che vede la sempre maggiore integrazione tra tutela del patrimonio culturale in quanto tale e profili di regolamentazione e controllo, anche penale, del mercato dei beni culturali: il motore primo delle più forti spinte che mettono a repentaglio questa ‘eredità’ del genere umano.
L'ombra delle «colonne infami». La letteratura e l'ingiustizia del capro espiatorio
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2022
pagine: 408
La letteratura moderna, in particolare nei capolavori, tra gli altri, di Manzoni, Camus, Steinbeck presi in considerazione nel presente volume, con la capacità di iscriversi nelle coscienze che è propria della grande narrativa, ha posto sotto gli occhi e dentro la mente del lettore le crudeli devastazioni della antica e perversa dinamica alla base della costruzione del capro espiatorio e dei riti sacrificali. Specie di quelli che rivestano le pratiche persecutorie col manto legittimo e rispettabile del diritto e del processo penale. Dinamica che in René Girard ha trovato uno dei suoi massimi diagnosti e di cui il libro invita a fare dolente ma salutare esperienza, calandosi negli abissi più oscuri dell’animo umano, non senza riemergerne con possibili prospettive di giustizia e antidoti culturali e regolativi idonei a portare alla luce, contrastare o almeno contenere la formidabile spinta alla ricerca di vittime su cui illusoriamente scaricare colpe e nodi irrisolti da individui, istituzioni e collettività. Nella Storia della colonna infame di Alessandro Manzoni, da cui non a caso si è tratta ispirazione per il titolo del volume, il meccanismo del capro espiatorio trova il suo unico punto di rottura nella figura di Gasparo Migliavacca che, come Cristo in Girard, rifiuta di espandere la furia sacrificale evitando ulteriori chiamate di correità. Senza il suo esempio – come si legge nel libro – l’uomo sarebbe costretto a negare la Provvidenza o ad accusarla, cioè si troverebbe vincolato all’interno di un dualismo incapace di dare una risposta al problema dell’esistenza del male.
Reputazione, dignità, onore. Confini penalistici e prospettive politico-criminali
Arianna Visconti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XII-708
“Quelli di 'reputazione', da un lato, e di 'impatto reputazionale della sanzione penale’' dall'altro (ovvero i due poli su cui il presente lavoro intende concentrarsi, esplorando le reciproche relazioni e interazioni, attuali o potenziali), sono concetti relativamente recenti - quanto meno nella loro autonoma individuazione e valorizzazione giuridica - se comparati con quello, affine ma distinto e oggi da molti considerato (almeno nelle nostre società occidentali) obsoleto e dunque insignificante, di ‘onore’. Eppure, come si cercherà di dimostrare nelle pagine seguenti, questi temi non possono essere adeguatamente affrontati e inquadrati se non nel confronto con il loro problematico, complesso e a tratti scomodo ‘antenato’: l’onore, appunto, i cui ‘fantasmi’, come è stato ben osservato, ‘continuano a inseguirci’.”
Giustizia e letteratura. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 500
Terzo di una serie, il libro trae origine dai cicli seminariali su "Giustizia e Letteratura" organizzati, con grande risposta di pubblico, dal Centro Studi "Federico Stella" sulla Giustizia penale e la Politica criminale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Eminenti scrittori, critici letterari e cinematografici, filosofi e giuristi conducono il lettore lungo un affascinante itinerario che, grazie all'originale penetrazione nel cuore di importanti opere italiane e straniere, getta nuova luce sui temi della giustizia, del diritto, del crimine, della responsabilità. La cultura delle regole, il rapporto tra legge formale e giustizia sostanziale e tra diritto e moralità, la questione della responsabilità, della colpa e del perdono, il tema della narrazione come resistenza all'ingiustizia e forma in sé di giustizia, la capacità del diritto di affrancarsi dai formalismi e dagli istinti di vendetta per aprirsi a percorsi di riconciliazione. A esplorare questi mondi si è condotti per mano dai più grandi classici, come Dante, Alexandre Dumas, Victor Hugo, Charles Dickens o Robert Louis Stevenson, ma anche da brillanti contemporanei come Cormac McCarthy. Apre il volume una sezione di riflessione metodologica sul significato dell'esperienza letteraria per la formazione del giurista, l'evoluzione e l'applicazione del diritto, e in generale per lo sviluppo di un'idea della giustizia che possa dirsi autenticamente rispettosa della dignità delle persone.
Giustizia e letteratura. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2014
pagine: 871
Il lettore è guidato da scrittori, critici letterari, esperti di comunicazione e giuristi, lungo un itinerario che, andando al cuore di fondamentali opere narrative italiane e straniere, affronta essenziali problemi del diritto, del crimine, della responsabilità. L'apertura al dialogo, il piacere del pensiero alto e il "senso di giustizia" vengono stimolati da una lettura di capolavori letterari e cinematografici. In questo libro, la letteratura e le altre "arti narrative" confermano la loro vocazione a dischiudere orizzonti di senso nei quali ognuno è aiutato a trovare risposte alle grandi domande del vivere comune. La cultura delle regole, il rapporto tra legge formale e giustizia sostanziale e tra diritto e moralità, la questione della responsabilità, della colpa e del perdono, le tragedie del pregiudizio e il valore etico del pensiero, il tema della narrazione come resistenza alla disumanità (fino a quella estrema del genocidio) e luce essa stessa per l'"umanità in tempi bui", articolano un'idea di giustizia capace di superare il solco profondo che separa la fluidità senza confini della vita e la rigidità dell'ordine giuridico, immergendosi nei problemi delle persone e conciliandone i conflitti. Secondo di una serie, il libro trae origine dai Cicli seminariali su Giustizia e letteratura organizzati dal Centro Studi "Federico Stella" sulla Giustizia penale e la Politica criminale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Giustizia e letteratura. Volume Vol. 1
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 719
Primo di una serie, il libro trae origine dai cicli seminariali di "Giustizia e Letteratura" organizzati con successo dal Centro Studi "Federico Stella" sulla Giustizia penale e la Politica criminale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Eminenti scrittori, critici letterari e giuristi, conducono il lettore lungo un affascinante itinerario che, grazie all'originale penetrazione nel cuore di importanti opere letterarie italiane e straniere, aiuta a riflettere sui temi della giustizia, del diritto, del crimine, della responsabilità. La letteratura, la musica, il cinema e le altre "arti narrative" dischiudono orizzonti di senso nei quali chiunque abbia a cuore la Giustizia può intravedere spiragli di risposta a secolari domande dell'umanità.