Libri di Arnold Gehlen
Desiderio di vita. Conversazioni sulle metamorfosi dell'umano
Theodor W. Adorno, Elias Canetti, Arnold Gehlen
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 110
Ciò che unisce autori come Adorno, Canetti e Gehlen, così dissimili tra loro, è senz’altro la natura “mossa”, “plastica” dell’esistenza umana. Su questo argomento vertono principalmente le riflessioni che i tre studiosi intrecciano conversando tra loro e che sono raccolte nel presente volume. In Canetti la proclamazione senza incertezze del diritto del vivente alla metamorfosi si accompagna alla critica di qualsiasi forma di organizzazione che definisca in termini rigidamente burocratici e semplicemente ideologici il desiderio irrinunciabile di libertà. Adorno, nella sua riproposizione del tema della soggettività, non riducibile a ciò che appare essere oggi il suo destino di reificazione senza residui, fa ancora valere l’importante ruolo del sociale, nelle sue articolazioni storicamente determinate, per lo svolgimento delle stesse pratiche di soggettivazione. Il punto di vista antropologico e sociologico assunto da Gehlen vuole affrontare invece soprattutto la complessa questione di come un essere esposto quale è l’uomo – una sorta di “animale non consolidato” (F. Nietzsche) – possa conservarsi effettivamente, e nonostante tutto, in vita.
L'uomo delle origini e la tarda cultura. Tesi e risultati filosofici
Arnold Gehlen
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 326
"Urmensch und Spätkultur "è una delle opere più importanti di Arnold Gehlen e raccoglie le tesi e i risultati filosofici principali di ricerche svolte nell'arco di alcuni decenni. Scopo del volume è condurre un'analisi delle forme socioculturali dell'antichità, finalizzata alla elaborazione di "concetti critici" non soggettivi, in grado di contribuire a spiegare il ruolo delle regole comunitarie e delle organizzazioni istituzionali nel percorso storico dell'umanità. Il metodo ha pretese di rigore e obiettività: si avvale dell'osservazione empirica, della contestualizzazione storico-archeologica e della preziosa collaborazione di diverse scienze. Si tratta di un libro di "filosofia delle istituzioni" che, attraverso la ricostruzione delle forme arcaiche della convivenza sociale, da un lato giustifica l'applicabilità di categorie antropologiche basilari come quelle di "azione" ed "esonero", e dall'altra consente di far reagire il passato con il presente, evidenziando la distanza che separa il comportamento societario arcaico da quello contemporaneo.
L'uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo
Arnold Gehlen
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 485
Pubblicata nel 1940, ma profondamente riveduta dopo la seconda guerra mondiale, "Der Mensch. Seine Natur und seine Stellung in der Welt" si può considerare l'opera fondamentale dell'antropologia filosofica di Gehlen. Qui prende forma una concezione dell'essere umano come natura biologicamente carente, costretta a procacciarsi chance di sopravvivenza attraverso l'azione e il continuo intervento sull'ambiente. La povertà di istinti e di specializzazioni, che distingue l'uomo dall'animale, trova compensazione nella capacità di creare cultura, facendo così dell'artificio la vera essenza della vita umana. Il linguaggio, la tecnica, le istituzioni sono i mezzi attraverso i quali l'uomo trasforma il proprio destino, libero e nondimeno vincolato a regole che non può trasgredire. Sullo sfondo, l'aridità di un pensiero marcatamente conservatore, ma tuttavia capace di sollecitazioni decisive e di straordinario rigore.
L'uomo nell'era della tecnica. Problemi socio-psicologici della civiltà industriale
Arnold Gehlen
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2003
pagine: 159
Sociologia ed estetica della pittura moderna
Arnold Gehlen
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2011
pagine: 386
Dinnanzi alle prime manifestazioni dell'arte moderna, Baudelaire reagì affermando che l'odio per il naturale costituisce la verità di quest'arte ed è il tentativo di afferrare una nuova e superiore purezza. Alla luce di quest'idea, Arnold Gehlen indaga, in questo libro, i quadri dell'epoca, la pittura cioè che nella pura astrazione cerca l'immagine assoluta, il segno in cui tutto si riduca alla sola apparenza.
Prospettive antropologiche. L'uomo alla scoperta di sé
Arnold Gehlen
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: 207
Nel suo multiforme e controverso percorso intellettuale Arnold Gehlen è stato filosofo, biologo, etologo, sociologo e infine teorico delle istituzioni e moralista. Ma soprattutto viene considerato uno dei maggiori esponenti dell'antropologia filosofica. Il volume, corredato di una nuova introduzione, propone una formulazione chiara dell'intera gamma dei nuclei tematici sviluppati nelle sue opere principali: la specificità della natura biologica dell'uomo, la concezione della tecnica e della natura delle istituzioni, la critica del razionalismo e dell'individualismo liberali, la diffidenza nei confronti del consumismo.
Morale e ipermorale. Un'etica pluralistica
Arnold Gehlen
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2002
pagine: 202
Desiderio di vita. Conversazioni sulle metamorfosi dell'umano
Arnold Gehlen, Theodor W. Adorno, Elias Canetti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 1999
pagine: 160
Prospettive antropologiche. Per l'incontro con se stesso e la scoperta di sé da parte dell'uomo
Arnold Gehlen
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1992
pagine: 196
Libertà e istituzione. Testo tedesco a fronte
Theodor W. Adorno, Arnold Gehlen
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2026
pagine: 72
Il 3 giugno 1967, in un clima infiammato dalle proteste studentesche, si tenne a colonia un dibattito televisivo tra Theodor W. Adorno e Arnold Gehlen. Oggetto della discussione, qui tradotta per la prima volta in italiano con testo tedesco a fronte, è il rapporto tra libertà e istituzione: i due filosofi espongono le loro opposte interpretazioni del fenomeno istituzionale e, più sorprendentemente, alcuni punti di accordo. Il confronto tra le loro posizioni, cruciali nel panorama intellettuale della Germania ovest, offre utili strumenti concettuali per affrontare una questione che, dagli anni sessanta ad oggi, continua ad occupare il centro del dibattito filosofico-politico.

