Libri di Bernhard Welte
Maria, la madre di Gesù. Meditazioni
Bernhard Welte
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 80
Come noi, Maria ha affrontato il mistero della vita, la sofferenza, l'inevitabile avvicinarsi della morte. La sua fede si è consolidata nella prova. Nel suo dolore ai piedi della croce si riconosce e si allevia il dolore universale che appartiene all'essere umano. Maria è esempio della disponibilità verso un dono di Dio che ci viene incontro senza il nostro consenso e chiede di essere accolto. Può indicarci la via perché l'ha percorsa prima di noi. Le meditazioni qui raccolte indagano i titoli e i simboli attribuiti alla madre di Gesù nelle Scritture e nella tradizione, allo scopo di edificare e orientare l'esistenza cristiana. In Maria – scrive nella Prefazione Oreste Tolone – vediamo la possibilità concreta di un'umanità redenta. Una testimone a cui affidarci come a una madre che dice al figlio: non temere.
Che cosa è credere. Riflessioni per la filosofia della religione
Bernhard Welte
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 128
Al centro di quest'opera sta la fede. Con fine sensibilità, il noto filosofo della religione Bernhard Welte affronta i problemi angustianti per molte persone: che cosa è credere a differenza del sapere? Come “procede” il credere, come lo si “compie”, lo si “fa”? Quale senso assume nel mondo secolarizzato di oggi? Come è possibile credere in Dio e in Gesù Cristo? Riallacciandosi a fondamentali esperienze umane e interpersonali, l'autore giunge a un risultato che, nel dipanarsi del pensiero, risulta affascinante: credere è un atto umano così necessario che esso solo rende possibile l'esistenza dell'uomo. Credere gli appartiene come sua proprietà essenziale. Bernhard Welte con quest'opera si rifà alla sua Religionsphilosophie. Là si occupava soprattutto del diritto della religione davanti al tribunale della ragione e del comprendere la fede. Qui gli preme di raggiungere una fondazione o motivazione della fede che possa reggere di fronte al pensiero critico. Chi si pone seriamente a confronto con l'esigenza della fede cristiana può trovare in questo saggio un orientamento valido e un avvio efficace alla fede.
Filosofia del calcio
Bernhard Welte
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 80
Che cosa fa del calcio un gioco, degno di riflessione, e non soltanto uno sport, segno di una società di massa? Bernhard Welte, nei due saggi tradotti (del 1978 e del 1982), sorprende nel gioco del calcio, quale insieme di regole e disciplina, una razionalità filosofica. O, come ben evidenzia il curatore, il significato del pallone non solo come sfera, emblema religioso e metafisico della perfezione, ma anche come veicolo di una dimensione antropologica ulteriore. Il pallone mette in gioco una finalità - la vittoria - trasformando i nemici in avversari, e rende così possibile per l'uomo ciò che nella realtà gli pare negato dal determinismo. Di più, il pallone, insieme a norme e leggi del tutto speciali, mette in campo la libertà dell'uomo, quella che può fare del suo ideale una realizzazione compiuta nella forma di una convivenza possibile.
L'ateismo di Nietzsche e il cristianesimo
Bernhard Welte
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1994
pagine: 96
«Dopo Nietzsche» (Röcken, 15 ottobre 1844 - Weimar, 15 agosto 1900) – scrive Welte nell'introduzione a questo saggio – «la nostra vita è stata diversa, e non possiamo più essere tali e quali saremmo, se lui non fosse esistito». Il suo annuncio della morte di Dio non è solo enunciazione di una tesi filosofica personale, ma – come hanno osservato Jaspers e Heidegger – il diagnostico di un'epoca, di cui Nietzsche è stato «il dolente testimone». Bernhard Welte entra in dialogo con l'idea centrale del discorso nietzscheano e vede l'ateismo di Nietzsche fondato su una volontà d'esistenza, che pronuncia un sì incondizionato alla vita, tale da escludere un Incondizionato divino, che limiti e coarti la volontà d'esistenza dell'uomo. Ma così Nietzsche, nell'interpretazione di Welte, radicalizza il problema della grazia, che sola può salvare l'uomo dalla sua finitezza. Un saggio, rapido e denso, che risale al 1958, ma che mantiene tutta la sua attualità culturale e teologica, per la conoscenza dei testi, per la metodica dialogica, per la dialettica dell'argomentazione, per l'urgenza del confronto, e che viene pubblicato per la prima volta in edizione italiana in occasione del 150° anniversario della nascita di Nietzsche.
La luce del nulla. Sulla possibilità di una nuova esperienza religiosa
Bernhard Welte
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1983
pagine: 96
È ancora possibile un'autentica esperienza religiosa nell'epoca del nichilismo, nell'epoca dell'assenza e della morte di Dio? Il rapido ma denso libro del filosofo Bernhard Welte, uno dei più noti discepoli e studiosi di Heidegger, parte da questo interrogativo, che s'impone per il venir meno dell'esperienza religiosa nella cultura del nichilismo. Ma, con una puntuale e suggestiva analisi, il filosofo mostra che là dove vien meno l'esperienza religiosa subentra l'esperienza del nulla. E si tratta di un'esperienza ambigua, che può rovesciarsi nel positivo di una nuova esperienza religiosa, in cui il nulla è avvertito come l'abisso di vita infinita che a tutto conferisce senso. Anche dall'esperienza del nulla può trasparire la luce e offrirsi, così la possibilità di una nuova e singolare esperienza religiosa, di cui si esibiscono alcune testimonianze e si mostra l'importanza storica e pan-ecumenica per il futuro dialogo tra le religioni. Un lucido testo, cha dà una chiave positiva di lettura del fenomeno del nichilismo contemporaneo, del quale Giorgio Penzo, nella Postfazione, traccia un panorama storico-teoretico.
Il dono del tempo. Meditazioni
Bernhard Welte, Josef Blank
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1976
pagine: 64
Cattolicità e ragione
Bernhard Welte
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2011
pagine: 144
Questo saggio di Bernhard Welte, nato da un corso universitario tenuto a Freiburg nel 1949, riproduce il tono del dialogo e della ricerca. Uno stile dove davvero la domanda teologica, nel coinvolgere credenti e non, interseca la sfida filosofica di poter comprendere il mondo in una apertura verso ciò che viene incontro. Di qui il binomio "cattolicità e ragione" dove l'una non si oppone all'altra, come invece ipotizzava Karl Jaspers: per Welte "cattolicità" non è ciò che determinandosi come tale esclude l'altro, ma è quella scelta precisa che ci rende uomini con una stessa "ragione". Entrambe sono dipendenti dal concetto di verità: se vi è una ragionevolezza della fede che constatiamo nella scelta del credente per una Persona storicamente determinata, v'è una ragione non paga dei suoi limiti in quanto cela in sé l'infinito. L'uomo è per Welte "concretezza infinita" in cerca di verità: una verità infinitamente più grande del singolo perché indissolubile dalla sua stessa libertà.
Filosofia del calcio
Bernhard Welte
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2010
pagine: 80
Che cosa fa del calcio un gioco, degno di riflessione, e non soltanto uno sport, segno di una società di massa? Bernhard Welte, nei due saggi tradotti (del 1978 e del 1982), sorprende nel gioco del calcio, quale insieme di regole e disciplina, una razionalità filosofica. O, come ben evidenzia il curatore, il significato del pallone non solo come sfera, emblema religioso e metafisico della perfezione, ma anche come veicolo di una dimensione antropologica ulteriore. Il pallone mette in gioco una finalità - la vittoria - trasformando i nemici in avversari, e rende così possibile per l'uomo ciò che nella realtà gli pare negato dal determinismo. Di più, il pallone, insieme a norme e leggi del tutto speciali, mette in campo la libertà dell'uomo, quella che può fare del suo ideale una realizzazione compiuta nella forma di una convivenza possibile.
Sul male. Una ricerca tomista
Bernhard Welte
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2008
pagine: 96
Se volere, nella prospettiva di Tommaso, è volere il bene e il bene è tale buono - perché determina il movimento di una volontà, come può la volontà, in quanto inclinatio boni, volere il male? Può darsi la possibilità di una libera umana malvagità? Bernhard Welte, prendendo le mosse dal fatto indubitabile del male attestatoci dall'esperienza, individua nella tensione, scoperta da Tommaso, tra l'essenza e il modo d'essere della volontà umana la radice del male morale. Un male reso possibile dalla tentazione diabolica dell'uomo di considerarsi come qualcosa di infinito, dimenticando la sua natura creaturale e la destinazione ultima - destinazione che pertiene alla Grazia. È un paradosso: "proprio questo assoluto volere il bene è un male, poiché è realizzato assolutamente nella separazione dall'Assoluto, da Dio". Un'innovativa interpre-tazione di Tommaso che, al di là della ripetitività di tanta Scolastica, è un modello di ermeneutica in grado di far interloquire l'Aquinate con Schelling e Kierkegaard.
Morire. La prova decisiva della speranza
Bernhard Welte
Libro: Libro in brossura
editore: Queriniana
anno edizione: 2008
pagine: 80
Nelle meditazioni qui presentate il filosofo della religione e teologo di Friburgo Bernhard Welte (1906-1983) conduce il lettore a confrontarsi con l’evento della morte in tutta la sua serietà e drammaticità, con l’intento di coglierne la verità senza rimozioni o illusioni consolatrici. Attraverso un riflettere esercitato sul pensiero di Jaspers e Heidegger, egli scopre l’essenziale dell’incontro con la morte nell’esperienza che in esso l’uomo compie del nulla, del proprio non potere più essere e non potere più fare. Soltanto in tale crisi assoluta si manifesta senza infingimenti la questione capitale del senso dell’esistenza umana e l’annuncio biblico e cristiano può risuonare in modo credibile: è proprio l’integrale ed estrema umanità del Cristo a costituire il senso autentico della divina speranza che sorge dalla morte. Il piccolo scritto di Welte, risalente a una conferenza del 1978, ma ancora attuale per la pregnanza dell’analisi fenomenologica e la profondità dell’interrogazione, si rivolge a quegli uomini che nel nostro tempo tentano di aprirsi una via nel pensiero senza farsi illusioni e allo stesso tempo, arrischiandosi nella fede, cercano di essere uomini in verità.