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Libri di CARLA PISANI

Dario Niccodemi e il Teatro Italiano del Primo Novecento. Con lettere di Pirandello, D'Annunzio, Praga, Martoglio, Verga
23,00

Scritture del dispatrio

Scritture del dispatrio

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2021

pagine: 608

Al di là del fenomeno sociale della migrazione e della raffigurazione canonica dell'esule, è la nozione di frontiera a essere approfondita, traducendosi – in questo caso – in confini della scrittura, ormai abbattuti da una cultura sempre più proiettata verso il superamento della chiusura identitaria e da una letteratura protesa verso l'abbandono dell'autoreferenzialità, consapevole della sua dimensione ormai transnazionale e dunque globale. Le relazioni qui raccolte dimostrano come, nella modernità letteraria, il dispatrio diventi il più delle volte quella condizione essenziale che consente allo scrittore di riconoscersi andando fuori di sé, nelle alterità in divenire, arricchendosi di esperienze nuove, immergendosi in altre lingue e contaminandosi con altri mondi attraverso una narrativa che entra nel campo di esperienze al confine tra mondo letterario, giornalismo, media e si fa carico di nuovi scenari multietnici e polimorfici.
80,00

Filologia e poesia tra Pascoli e D'Annunzio

Filologia e poesia tra Pascoli e D'Annunzio

Carla Pisani

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2010

pagine: 192

Pascoli e D'Annunzio, due grandi comprimari sulla scena letteraria fra Ottoe Novecento, spesso in attrito, nascostamente e scopertamente, l'uno schivo e ombroso,l'altro estroverso e mondano, l'uno quasi oscuro, l'altro baciato dal successo:due personalità e due temperamenti opposti. Anche gli esiti poetici, altissimiin entrambi, non potrebbero essere più diversi, con le "piccole cose" già crepuscolaridi Giovanni e gli slanci superomistici di Gabriele. Ma la matrice carduccianae il fervore della Scuola storica negli ultimi decenni dell'Ottocento rappresentanoil denominatore comune che li induce a misurarsi all'unisono con la nostra tradizioneillustre, dalla poesia delle Origini all'opera di Dante. Non a caso la Bibliotecadi Castelvecchio e quella del Vittoriale presentano le singolari coincidenze che i saggiqui raccolti mettono in luce insieme con numerose concomitanze di laboratorio,soprattutto quando si tratta di operazioni linguistiche, di recuperi e di conservazionedi pronunce desuete. Ne risulta un confronto condotto da angoli d'osservazionefinora solo accennati o elusi, come Pascoli lettore e collaboratore dei giornali,un ambito - quello del giornalismo - di sicura pertinenza di D'Annunzio, il qualed'altra parte non manca di invadere a sua volta ambiti pascoliani, facendosi,con Francesca da Rimini, poeta dantesco e romagnolo.
19,00

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