Libri di Carlo Maria Marchi
Loro
Carlo Maria Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Rossini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 128
Amilcare e Gioacchino sono malati di solitudine, non tanto interiore quanto sociale. Amilcare è senzatetto per assoluta mancanza di sostanze economiche e di riferimenti personali di vita; Gioacchino non accetta la condizione di degrado in cui si è collocato e rifiuta il contatto con i propri simili. Tra i due nasce un sentimento di amicizia e il desiderio di conoscere a fondo il carattere dell'altro, la sua storia e le scelte di vita. Attraverso la narrazione delle rispettive vicende, Amilcare e Gioacchino ripercorrono gli errori commessi, riflettono sull'assuefazione agli eventi della vita, l'indifferenza della società che rifiuta i deboli e gli abbandonati, le ingiustizie di cui sono stati vittime.
Cuwan che «ieri» fu Chiara
Carlo Maria Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Daimon Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 252
In questo romanzo Carlo Maria Marchi racconta la storia di Cuwan, una giovane artigiana in fuga da un passato doloroso che, tra le strade di Roma, riscopre quell'amore per la vita che in Kurdistan, suo paese d'origine, la guerra ha sepolto. Una storia contro i pregiudizi e e i conflitti, anche quelli interiori.
Studio psico-pedagogico sulle persone private di libertà. Tracce dell'ordinamento penitenziario e riflessioni di un operatore
Carlo Maria Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 160
Questo "Studio psico-pedagogico sulle persone private di libertà" si propone come un breve manuale di consultazione nel percorso di formazione dell'operatore penitenziario. Un excursus sintetico, attraverso le strutture del carcere e la loro funzione, ne delinea le infinite sfaccettature, come luogo in cui uomini e donne intraprendono percorsi di vita innaturali, perché privati della libertà. Se muoversi all'interno delle procedure e dei regolamenti è tutto sommato semplice, non lo è l'impatto che questo adeguamento richiesto ha sui fruitori, siano essi operatori professionali o detenuti. L'asetticità dei protocolli e delle stesse costruzioni svilisce la percezione del concetto di umanità per i detenuti, dai quali si pretende l'adozione di stili di vita immaginati fuori, dove la libertà era condizione inscindibile dall'essere vivi. L'operatore penitenziario, pur nel rispetto dell'umanità dell'utente, è costretto a prenderne le distanze per meglio supportarlo e sostenerne l'evoluzione. Tuttavia, il confronto quotidiano con storie, disagio e manifestazioni patologiche fa sì che il mestiere dell'operatore penitenziario sia fra i più suscettibili di erosione e desiderio di fuga.
Camminare senza scarpe
Carlo Maria Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2020
pagine: 136
Un viaggio a ritroso nel tempo, nella Trastevere dell'infanzia e della giovinezza, in un percorso ideale, quello della memoria. Aurelio vecchio percorre il quartiere con gli occhi del ragazzino che era, respirando un'aria fatta di odori e rumori che hanno costruito un'epoca. La nonna, custode dei ricordi del cuore, delle buone maniere e di un'educazione autenticamente cristiana diventa il baluardo della propria romanità, accanto a immagini fresche di un'ilarità spensierata e del divertimento fatto di niente. Via San Francesco a Ripa, la Lungaretta, l'Isola Tiberina, ma anche Via Anicia e le rane pescate nel fiume e fatte fritte. Gli amici uguali e quelli diversi, i poveri e i più poveri, i malati mentali e quelli che si voleva far credere che lo fossero, i carcerati e le loro famiglie. I giudii e il ghetto. Tutti questi luoghi e tutte queste persone sono tasselli importanti di un'epoca in cui non si poteva sprecare niente e in cui fiorivano spontanei i sorrisi, i grandi gesti, la solidarietà.
Pescatori di orme
Carlo Maria Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2018
pagine: 144
Vito Mango ha un dolore, una sofferenza che gli toglie il fiato, il gusto, l'olfatto. Un dolore che gli impedisce di vivere. Vito sopravvive, trattenendo dentro di sé un groviglio scuro e denso di pensieri, ricordi ed emozioni. Al suo esilio volontario a Tritone non ne sa cogliere il fascino primitivo, non è pronto a farlo, ma la magia del luogo e dei suoi abitanti lo catturano un giorno alla volta, finché i sensi e le percezioni tornano, trascinati dal mare e dal vento, da un orizzonte pieno di incognite e vuoto di certezze, in un incedere sempre più sicuro su una battigia dove le orme del passato vengono cancellate dalle onde della vita, per lasciare piccoli segni, ricordi indelebili. E fragili promesse. "Si sentivano gli odori del cibo e le voci degli ubriachi fin da fuori, e gli schiamazzi della gente che rideva. Un pesce spada di legno ormai scolorito si pavoneggiava sullo stipite dell'ingresso; dentro, alcune mensole reggevano certe anfore dipinte di rosso bordò o di terra, qualcuna più lunga e qualcuna più panciuta, un tempo colme di olio o del quarto di vino. Alle pareti collane di aglio e peperoncino e un quadro storto."
Il profumo del vicolo. La magia del ricordo
Carlo Maria Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Leonida
anno edizione: 2017
pagine: 176
"Il profumo del vicolo" è un appassionato florilegio di storie e – si badi bene – non di fatti e tanto meno di cronache. Le cronache lo avrebbero reso asettico, annalistico, lontano dalla possibilità di abbandoni del cuore. Non per nulla, i fatti si possono dimenticare perché generano in sé il germe della possibile interpretazione e, quindi, a volte, dell’equivoco. Le storie, invece, restano, al più sono soggette alla legge dell’entropia del linguaggio che le nobilita rendendole progressivamente letterarie: le storie che Il profumo del vicolo ci racconta possono correre e vivere per sempre... (Dalla prefazione di Paolo Massimo Rossi)
La mamma di qua e la mamma di là. Per un bambino, uno qualsiasi, per un figlio, uno qualsiasi, per i colori di tutti
Carlo Maria Marchi
Libro: Copertina morbida
editore: Leonida
anno edizione: 2015
pagine: 96
"L'autore riesce ad assorbire il lettore, che diviene padre, madre e figlio, in un percorso gioioso ma ad ostacoli di carattere umano e sociale. Le maggiori attenzioni del narratore sono dedicate ai bambini. I loro silenzi e i loro gemiti, le sofferenze e i sorrisi, i loro gesti e il loro fascino, la fame e il bisogno di essere amati commuovono con una descrizione semplice, fiabesca, simbolica, onirica, nonché realisticamente drammatica e irrompente nell'animo di chi legge. L'infanzia è la vera protagonista di quest'opera delicata e poetica nella quale Carlo Maria Marchi ha usato i tre colori della sua famiglia per dipingere l'affresco ideale della bellezza e della fragilità delle famiglie di tutto il mondo". (Dalla Prefazione di Patrizia Modafferi)
Quattro asparagi in fila. «Educa perché crescano» è scritto sul portone di un vecchio carcere
Carlo Maria Marchi
Libro: Copertina morbida
editore: Leonida
anno edizione: 2015
pagine: 200
"Quattro asparagi in fila" è un insieme di esperienze che attingono alla realtà di situazioni intriganti e drammatiche. Esperienze caratterizzate da risvolti inquietanti [...]. Il titolo è curioso ma metaforicamente vuole sintetizzare una varia umanità che la fila non è stata in grado di rispettarla o accettarla, creando un groviglio di situazioni chiaramente fuori dalla cosiddetta normalità. [...] Una narrazione atipica e interessante, che invita all'analisi di misteriose e sfortunate combinazioni esistenziali, dove interesse e riflessione debbono prevalere sulla curiosità." [...] (Dalla prefazione di Bruno Pinsuti Berrino)
Una spiga di grano
Carlo Maria Marchi
Libro: Copertina morbida
editore: Leonida
anno edizione: 2014
pagine: 72
"La spiga di grano, che nella passata cultura popolare era simbolo di nascosta macerazione tesa ad alimentare la vita, nel racconto rappresenta simbolicamente il confine naturale per superare il buio dell'esclusione, eliminando gradualmente la diffidenza che serpeggia dentro e intorno a ogni individuo. Solo in questo modo le umane spighe possono passare dalla precarietà della crescita alla generosa ricchezza della maturità. E così tenta di fare anche il protagonista della storia, riconsiderando meglio il suo passato e il velleitarismo dei suoi rapporti. Nella comunità in cui si trova, tormentato dai suoi segreti, cerca il riscatto, insegnando ai bambini del posto la saggezza del vivere che ha ritrovato analizzando i suoi errori." (Dalla prefazione di Bruno Pinsuti Berrino)
Verecondo l'orefice a Cesena
Carlo Maria Marchi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2013
pagine: 360
Carlo Marchi distende una vasta epopea, la storia di un lungo cammino, delle peripezie che fra le luci e le tenebre della vita spingono Verecondo a ritornare dall'Oriente alla nativa Calisese e di qui a Cesena (la materia del primo volume): e in queste coordinate costruisce "un affresco storico di notevolissime dimensioni, a cui ha atteso con un lungo assiduo impegno compositivo e una dedizione assoluta". Il secondo e il terzo volume Verecondo a Cesena e Verecondo e il sacco dei Bretoni - raccontano le vicende del protagonista a Cesena, dove l'uomo cerca fortuna come orefice e dove insegue la possibilità di trovare un rimedio contro il maleficio che gli è stato lanciato in Oriente. E così si giunge alla cuspide tragica della strage dei Bretoni, che nel 1377 falcidiò molte vite e cambiò per sempre il destino e il volto della città. Un'ampia storia, un romanzo di epiche dimensioni, nel quale ogni dettaglio di vita quotidiana è curato con tale attenzione e ricchezza da permetterci di entrare nelle opere e nei giorni del medioevo cesenate come se fossimo vissuti in quegli anni avventurosi.
Verecondo l'orefice e il sacco dei bretoni
Carlo Maria Marchi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2013
pagine: 424
Carlo Marchi distende una vasta epopea, la storia di un lungo cammino, delle peripezie che fra le luci e le tenebre della vita" spingono Verecondo a ritornare dall'Oriente alla nativa Calisese e di qui a Cesena (la materia del primo volume): e in queste coordinate costruisce "un affresco storico di notevolissime dimensioni, a cui ha atteso con un lungo assiduo impegno compositivo e una dedizione assoluta". Il secondo e il terzo volume Verecondo a Cesena e Verecondo e il sacco dei Bretoni - raccontano le vicende del protagonista a Cesena, dove l'uomo cerca fortuna come orefice e dove insegue la possibilità di trovare un rimedio contro il maleficio che gli è stato lanciato in Oriente. E così si giunge alla cuspide tragica della strage dei Bretoni, che nel 1377 falcidiò molte vite e cambiò per sempre il destino e il volto della città. Un'ampia storia, un romanzo di epiche dimensioni, nel quale ogni dettaglio di vita quotidiana è curato con tale attenzione e ricchezza da permetterci di entrare nelle opere e nei giorni del medioevo cesenate come se fossimo vissuti in quegli anni avventurosi.