Libri di Cenne da la Chitarra
Sonetti de' mesi. Mesi cortesi e scortesi
Folgore da San Gimignano, Cenne da la Chitarra
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2013
pagine: 144
Che ci fa un artista del secondo '900 con due poeti trecenteschi? La domanda è legittima, la risposta immediata: un libro che unisce passato e presente, tradizione e modernità. Se, poi, i due poeti sono il senese Folgore da San Gimignano e l'aretino Cenne da la Chitarra e l'artista il pistoiese Sigfrido Bartolini, si potrebbe argomentare che in un libro si è voluto riunire quella toscanità comunale che, senza abbandonare le radici, è esplosa nel mondo culturale italiano rappresentandone i migliori frutti. Ma non è finita, perché i testi dei poeti, oltre ad essere accompagnati dai bellissimi disegni di Sigfrido Bartolini sono introdotti, curati e annotati dalla migliore filologa italiana, anch'ella toscana, Rosanna Bettarini e godono della postfazione, del fiorentinissimo Franco Cardini. Insomma in un solo libro si raccoglie parte della migliore toscanità umanistica internazionale. Presentazione di Patrizio Rosi, introduzione di Simonetta Bartolini.
Risposta alla «Corona dei mesi» di Folgóre da San Gimignano. Annotata con le sue concordanze
Cenne da la Chitarra
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 42
Il testo riportato, con alcune varianti ortografiche apposte più per far durare minor fatica al lettore che per ingratitudine all'immenso curatore originale, è quello stabilito da Gianfranco Cóntini in "Poeti italiani del Duecento", 1960, Napoli-Milano, Ricciardi Editore. Le concordanze, stabilite sul succitato testo e riportate in nota, sono state realizzate con l'applicativo di analisi computazionale "DBT" (Data Base Testuale), di Eugenio Picchi e Pasquale Stoppelli. Sono state omesse le parole grammaticali più comuni (articoli determinativi e indeterminativi, congiunzioni, particelle pronominali) e le voci verbali diverse dall'infinito, eccezion fatta per quelle che appaiono di particolare rilevanza nell'opera (esempio "do"). La grandissima mole di apax legòmenon nei sonetti di Cenne, probabilmente non dà sufficiente rilievo alla ricchezza lessicale propria del poeta. Ma di questo potrà occuparsi, a buoni diritto e ragione, il lettore.