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Libri di Claudio Cavallari

Pensare l'abisso. Jacques Lacan e la sovversione del soggetto

Pensare l'abisso. Jacques Lacan e la sovversione del soggetto

Claudio Cavallari

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2021

pagine: 96

«Di certo, non è possibile considerare Lacan come un pensatore politico, quantomeno se stiamo ai canoni [...]. L'unico modo di concepire la sfida è allora quello di verificare come, nel lavoro dello psicoanalista, il tema politico risulti del tutto centrale, anche, e forse soprattutto, quando sembra che egli non ce ne parli affatto. Da questo punto di vista, si può affermare che Lacan parli dunque di politica, che non parli, in fondo, d'altro. Ma lo fa, parlandoci di psicoanalisi, di inconscio, di sintomi, di godimento e di desiderio. E forse è proprio qui che staziona la grandissima rilevanza della sua riflessione per un'analisi del politico. Non tanto perché, come abbiamo da tempo imparato a dire, tutto è in fin dei conti politico. Ma poiché se qualcosa che si chiama discorso analitico esiste, esso non può che prendere corpo nei punti di caduta di un discorso che si trova strutturato, nei suoi ordinamenti interni, dalle funzioni plasmanti della politica».
10,00

Foucault con Lacan. La produzione discorsiva del soggetto

Foucault con Lacan. La produzione discorsiva del soggetto

Claudio Cavallari

Libro: Libro in brossura

editore: Galaad Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 264

È ancora lecito oggi porre la questione della soggettività, e dei modi della sua produzione, al centro di un'analisi sull'etica e sulla politica? A fronte dell'iperspecializzazione tecnologica che investe i processi di costituzione del legame sociale, e nel pieno di una mutazione antropologica di portata globale che sempre più autorizza il decentramento attuale dall'umano alla macchina, c'è ancora posto per il soggetto e per il suo originario rapporto con il godimento e con il linguaggio? Raccogliendo la problematica eredità dello Strutturalismo, ma scongiurando al tempo stesso qualsiasi tentazione al ritorno trascendentale del soggetto fondatore e del suo idealismo implicito, Michel Foucault e Jacques Lacan indicano il tracciato possibile di una risposta affermativa. Possono i due pensatori dunque parlarsi dalla radicale alterità dei propri percorsi? Nella contrapposizione spesso ostinata che tuttora si ascrive ai due profili intellettuali è possibile esplorare l'ipotesi di una convergenza? La tesi di questo libro è che tale operazione si presenti come quanto mai opportuna.
16,00

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