Libri di Constance Fenimore Woolson
Il castello in mezzo al lago
Constance Fenimore Woolson
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 128
Al centro del Lago Michigan, nella selvaggia e vastissima regione dei Grandi Laghi, vive un oscuro individuo. Nessuno sa chi sia, né da dove arrivi. Nessuno conosce il suo passato. Abita in una sorta di castello nel nulla, dove il misterioso personaggio ha ricreato un mondo primordiale al riparo dai mali della civilizzazione, insieme a una ragazza, allevata come una figlia, e a un'anziana domestica di colore. Ma chi è realmente quest'uomo? Cosa si nasconde dietro questa strana utopia galleggiante? Opera chiave nell'evoluzione letteraria di Constance Woolson, "Il castello in mezzo al lago", pubblicato nel 1875, fu il suo primo tentativo di staccarsi dal naturalismo americano del secondo Ottocento. La Woolson, che fino a quel momento si era fatta notare come autrice di appunti di viaggio e di racconti apprezzati proprio per le tinte di crudo realismo, scrisse una favola estraniante, allegorica, fantastica, che sfidava non solo il realismo ma la realtà stessa, e che fece di lei - a detta dei biografi - "la più anticonvenzionale delle scrittrici americane".
Visioni veneziane
Constance Fenimore Woolson
Libro: Copertina morbida
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2013
pagine: 64
Le ultime annotazioni di Constance Fenimore Woolson di poco precedenti "l'atto di follia certa", come lo definì Henry James, di gettarsi da una finestra del veneziano Palazzo Semitecolo. Era bella, assai apprezzata in America per i suoi libri, ma afflitta dalla sordità e da un'atroce solitudine. Riconosciuta in patria come l'interprete suprema della civiltà sudista, scrisse anche numerosi racconti ambientati in Italia. Queste "Visioni" in prosa trattengono il trepidare della sua anima dinnanzi al misterioso specchio della Laguna una sorta di trasmigrazione nella solitudine di luoghi che tuttora parlano di lei. E del suo cagnolino Tello, per la morte del quale - otto anni dopo il suicidio della sua padrona - James stesso scrisse parole addolorate. Pronipote del grande J. Fenimore Cooper, la Woolson ha affidato la sua anima pionieristica al paesaggio attorno a Venezia. Il testo è seguito da un saggio di Henry James sulla scrittrice, tratto dalla raccolta "Partial Portraits" (1888).
Tre racconti: Dorothy-Una cameriera-Il ragazzo venuto da fuori
Constance Fenimore Woolson
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 180
Constance Fenimore Woolson, come sosteneva Henry James, era una scrittrice "pervasa da uno spirito straordinariamente tradizionalista". I suoi personaggi femminili, in effetti, non incarnano le istanze femministe tardo ottocentesche, né accennano a ribellarsi ai riti formali imposti dalla loro classe sociale. Eppure, a volerli guardare con occhio sospettoso, i racconti qui proposti ci fanno dubitare che l'intento della scrittrice fosse solo quello di raccontare l'Italia degli espatriati americani affascinati dalle bellezze paesaggistiche e artistiche, e conquistati dalla passionalità nostrana. I suoi personaggi si muovono in un'Italia sempre e solo da cartolina, che di certo ammirano e forse amano, nella quale però non smettono di sentirsi stranieri. Così, sullo sfondo di una Toscana ovviamente incantevole, consumano i loro amori, si tradiscono e si ammalano, se ne vanno e ritornano, rispettati con servile cortesia dai popolani e malvoluti dai loro ambasciatori, che li trattano con diffidenza. E spesso soffrono, - come capitò alla Woolson, che nel nostro Paese si ammalò di depressione, - ma con l'apparente leggerezza di chi si trova in un luogo troppo bello per poter mai ammettere davvero di soffrire.
Vigilia di Natale
Constance Fenimore Woolson
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2009
pagine: 102
È la sera della vigilia di Natale del 188... Il console americano a Venezia dà una festa nel palazzo che occupa sul Canal Grande. A fare gli onori di casa la sorella: è lei a tenere le fila del consolato, suo fratello non sa parlare l'italiano, e non intende impararlo a 57 anni. Tutto è pronto, cinque musicisti attendono di fare il loro ingresso in sala dove svetta un immenso albero di Natale illuminato e circondato di doni, il vecchio cuoco Giorgio è ai fornelli, i gondolieri attendono gli invitati all'ingresso, - tutti gli americani residenti a Venezia, alcuni inglesi, italiani e russi, e tanti bambini - la domestica Carmela, piccola, snella, vivace che ha il compito di sovrintendere a tutta la casa non ha lasciato nulla al caso. I canti, l'albero splendente, i regali, i dolciumi, la serata sembra svolgersi all'insegna di quella ospitalità tutta italiana riscaldata dalla vigilia di Natale. Ercole il gondoliere, travestito da clown, si improvvisa uno splendido acrobata e si esibisce in meravigliose piroette e capriole, tanto da far entusiasmare non solo il pubblico infantile, ma anche gli adulti. A rompere l'atmosfera di festa sopraggiungono quattro poliziotti. Portano cattive notizie, un uomo è stato ucciso in un caffè vicino al ponte di Rialto e alcuni indizi portano proprio a casa del console.
Il giardino davanti casa
Constance Fenimore Woolson
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2007
pagine: 115
L'americana Prudence Wilkin ha l'unico desiderio di un giardino davanti casa; ma rimasta vedova ad appena un anno dalle nozze deve farsi carico della numerosa famiglia del marito italiano fatta di perdigiorno e di approfittatori. Constance Fenimore Woolson, viaggiatrice instancabile, imprimeva, a storie tipiche e personaggi quotidiani tratti dalla personale esperienza, il colore locale, in racconti che hanno fatto perciò scuola, e sono ordinariamente riuniti in raccolte: i racconti dei Grandi Laghi, i racconti del Sud e le "Italian Stories", di cui è parte questa novella, ironica triste e beffarda, degli stenti di una vedova americana, di indimenticabile e tenera inadeguatezza ambientale, trapiantata in Umbria e oppressa dalla famiglia del marito italiano defunto, con l'unico desiderio di un giardino fiorito davanti casa.
Via del Giacinto
Constance Fenimore Woolson
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2002
pagine: 145
Constance Fenimore Woolson (1840-1894) scrisse questi due racconti, che recano in filigrana tracce autobiografiche, durante il soggiorno italiano che si concluse forse con il suicidio la sua vita inqueita: in "Via del Giacinto" una pittrice è costretta a rinunciare alla sua faticosa indipendenza esistenziale; in "Miss Grief" una scrittrice deve sacrificare la propria indipendenza creativa.
Per il Maggiore
Constance Fenimore Woolson
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2005
pagine: 260
Constance Fenimore Woolson (1840-1894) fu apprezzata da Henry James che colse in lei la volontà di rappresentare gli sconfitti della guerra di Secessione. Questo libro, almeno secondo una interpretazione di un testo dai complessi sottintesi, discende dalla medesima volontà. In un paese sulle montagne del Nord Carolina, subito dopo la guerra di Secessione, vive una quieta comunità dominata dalla figura imponente del Maggiore, intorno a cui orbitano l'esistenza e l'attenzione della famiglia - la seconda moglie e il figlio di secondo letto - quando giungono a casa la figlia di primo letto del Maggiore e un giovane artista dal passato ignoto.