Libri di Costanzo Preve
Storia del materialismo
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2007
pagine: 160
Storia critica del marxismo
Costanzo Preve
Libro
editore: La Città del Sole
anno edizione: 2007
pagine: 308
Ripensare Marx. Filosofia, idealismo, materialismo
Costanzo Preve
Libro
editore: EditricErmes
anno edizione: 2007
pagine: 160
Elogio del comunitarismo
Costanzo Preve
Libro: Copertina morbida
editore: Controcorrente
anno edizione: 2006
pagine: 268
Dialoghi sul presente. Alienazione, globalizzazione, Destra/Sinistra, atei devoti. Per un pensiero ribelle
Alain de Benoist, Giuseppe Giaccio, Costanzo Preve
Libro: Copertina morbida
editore: Controcorrente
anno edizione: 2005
pagine: 158
Marx e gli antichi greci
Luca Grecchi, Costanzo Preve
Libro: Copertina morbida
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2005
pagine: 160
Del buon uso dell'universalismo. Elementi di filosofia politica per il XXI secolo
Costanzo Preve
Libro: Copertina morbida
editore: Settimo Sigillo-Europa Lib. Ed
anno edizione: 2005
pagine: 166
La fine di una teoria. Il collasso del marxismo storico del Novecento
Gianfranco La Grassa, Costanzo Preve
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2003
pagine: 216
Il marxismo e la tradizione culturale europea
Costanzo Preve
Libro
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2009
pagine: 128
Alla ricerca della speranza perduta
Costanzo Preve, Luigi Tedeschi
Libro: Copertina morbida
editore: Settimo Sigillo-Europa Lib. Ed
anno edizione: 2008
pagine: 296
Filosofia della verità e della giustizia. Il pensiero di Karel Kosík
Linda Cesana, Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2012
pagine: 160
Questo saggio, scritto da Linda Cesana, appartenente alla generazione filosofica del 1981, e da Costanzo Preve, della generazione filosofica del 1943, è un omaggio a Karel Kosík, pensatore oggi pressoché oscurato. La scelta del titolo del libro è stata dettata dal peso che le parole verità e giustizia rivestono nella riflessione di Kosík. Se in "Dialettica del concreto" il filosofo utilizza spesso la parola verità, in alcune interviste e saggi degli anni Novanta del Novecento compare spesso anche la parola giustizia. Il vero e il giusto sono quindi rilegittimati ad oggetto proprio della filosofia, nella sua distinzione dall'ideologia. Nella seconda parte del libro il concetto guida è quello di "seconda restaurazione" per leggere il ventennio 1989-2009 come caratterizzato dalla rappresentazione ideologica del Novecento come secolo delle ideologie sanguinare e che quindi silenzia i pensatori i quali, al pari di Kosík, criticarono il comunismo storico novecentesco senza abbracciare il liberismo occidentale. Per accogliere l'eredità di questo pensiero è necessario deideologizzare la filosofia, liberare lo spazio filosofico.