Libri di Daniel Halévy
La fine dei notabili
Daniel Halévy
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 320
Con mano leggera e stile divertente, Halévy racconta il passaggio dei poteri dalla grande borghesia che aveva dominato la Francia fino alla Rivoluzione alla nuova classe di petit monsieurs, i notabili, appunto. La conclusione a cui l'autore arriva, è che «per durare, le repubbliche devono essere fondate dai monarchici».
Wilson e la democrazia americana
Daniel Halévy
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 204
Attraverso lo personalità del Presidente americano T. W Wilson, il filosofo francese ricostruisce l'evoluzione della politica americano dall'isolazionismo all'interventismo, attraverso motivazioni che non furono politiche ma religiose. La partecipazione degli U.S.A. nella Gronde guerra, che segnò l'inizio del dominio globale americano nel mondo, fu infatti dovuta, secondo Halévy, all'idea di missione che pervadeva, allora, l'animo dei governanti statunitensi.
Appunti sulla lunga rivoluzione francese
Daniel Halévy
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 202
Scritto in occasione del 150° anniversario della Rivoluzione Francese, analizza quell'evento come matrice delle dittature che avrebbero caratterizzato buona parte del Ventesimo secolo, anticipando, in un certo senso, la dichiarazione del 2019 del Parlamento europeo che equipara i totalitarismi protagonisti del "secolo breve".
Il caso Dreyfus. Apologia del nostro passato
Daniel Halévy
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 170
L'Autore fu tra i primi a mobilitarsi per dimostrare l'innocenza di Dreyfus, firmando appelli e scrivendo petizioni, Questo libro ce ne racconta la storia.
L'accelerazione della storia
Daniel Halévy
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 172
Lo sviluppo del progresso tecnologico ha generato una alterazione non solo della percezione umana del tempo, ma anche una obiettiva accelerazione delle trasformazioni economiche e sociali e una obliterazione progressiva del passato. Esso scompare senza lasciare traccia e ora la tecnologia atomica accresce il rischio che una umanità resa infantile dalla fiducia cieca nel futuro e dalla perdita del passato vada verso la catastrofe atomica.
Nietzsche
Daniel Halévy
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 562
La biografia del più grande filosofo moderno, scritta con accurata passione e metodo scientifico, che offre un affresco vivo di «una delle avventure più singolari ed eroiche che siano mai state tentate nell’universo dello spirito».
Degas parla
Daniel Halévy
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 250
Edgar Degas era schivo, taciturno, intransigente. E molto solo, perché solo, e isolato (soprattutto dagli artisti suoi contemporanei) voleva essere. Frequentava pochissimi amici, andava in pochissime case. Una di queste fu, per vent'anni, quella degli Halévy: tra il 1877 e il 1897 rari erano i giorni in cui non pranzasse o cenasse da loro, perché lì si sentiva accolto, e finanche protetto, da quello «spirito Halévy», da quella «'secchezza' degli Halévy, che aveva agito nell'operetta come nelle battute di Oriane de Guermantes». Ad ascoltare, affascinato, le parole di Degas, c'era un ragazzo, che poi le annotava accuratamente nel suo diario. E che nel 1960, quasi ottantottenne, si decise a pubblicarle. Grazie a Daniel Halévy scopriamo, di colui che sin dall'adolescenza gli aveva dato «un'idea precisa di cosa fosse la grandezza», le battute fulminanti e i paradossi acuminati, il rigore scontroso e i furori intellettuali. Ma anche lo stupore incantato con cui Degas ascoltava, o narrava lui stesso, una fiaba delle "Mille e una notte", o la «gioia infantile» che gli dava leggere agli amici uno dei suoi sonetti. Più di ogni altro, Daniel Halévy ha saputo cogliere il suono della «sua bella voce», soprattutto quando era «intima e sofferta» - quando lasciava affiorare l'ombra tormentosa di quella «catastrofe inconfessata» che aveva segnato la sua esistenza.