Libri di Daniela L. Caglioti
Vite parallele. Una minoranza protestante nell'Italia dell'Ottocento
Daniela L. Caglioti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 360
Nell'Ottocento gruppi consistenti di inglesi, svizzeri, tedeschi e francesi migrano verso l'Italia e vi si insediano. Sono intraprendenti, provvisti di capitali, poliglotti, portatori di culture diverse da quelle delle élites locali e in gran parte protestanti. Avranno parte cospicua nello sviluppo del capitalismo italiano. Daniela Caglioti ricostruisce le vicende di una di queste comunità imprenditoriali protestanti: quella svizzera-tedesca di Napoli. Ne indaga i percorsi dell'immigrazione e dell'insediamento; ne ricostruisce i modelli di integrazione o segregazione nella società meridionale; ne ripercorre le vicende biografiche, le storie familiari, le scelte matrimoniali, i percorsi educativi, il training e la socialità; analizza le relazioni fra imprenditori protestanti ed élites locali; studia il ruolo giocato dall'appartenenza religiosa nel delineare le strategie manageriali e di adattamento alla società italiana prima e dopo l'unità e la costruzione di networks sovranazionali.
Risorse umane e Mezzogiorno. Istruzione, recupero e formazione tra '700 e '800
Maurizio Lupo, Raffaella Salvemini, Daniela L. Caglioti
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1999
pagine: XVI-184
Associazionismo e sociabilità d'élite a Napoli nel XIX secolo
Daniela L. Caglioti
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1996
pagine: 180
Il guadagno difficile. Commercianti napoletani nella seconda metà dell'Ottocento
Daniela L. Caglioti
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1995
pagine: 284
Oggetto dell'indagine sono i comportamenti sociali ed economici dei piccoli commercianti. Una classe di scarsa visibilità politica, eppure molto vasta: la sua attività mostra un predominio della piccola bottega, della manifattura a domicilio; mostra un'economia su base familiare, dove la donna (e la sua dote) hanno un peso rilevante, e sono consistenti i tradizionali aspetti corporativi della trasmissione ereditaria e dell'endogamia all'interno del mestiere, mentre compaiono aspetti più moderni come la prevalente separazione tra abitazione e bottega. L'autrice valuta anche il tenore di vita di questa piccola borghesia in equilibrio sulla soglia alta della povertà, ma già "borghese" nell'uso dei domestici e persino della balia.