Libri di Daniele Sgaravatti
Filosofia della conoscenza. Cosa sappiamo, come lo sappiamo
Giorgio Volpe, Daniele Sgaravatti, Neri Marsili
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2024
pagine: 490
Le domande sulla natura, le fonti e la possibilità della conoscenza sono da sempre al centro della riflessione filosofica, ma negli ultimi decenni sono state affrontate da nuovi punti di vista e con metodologie inedite, ricevendo risposte talora sorprendenti. Questo volume presenta un campione della ricerca epistemologica più recente, rendendo accessibili al pubblico italiano i contributi di alcuni dei maggiori studiosi contemporanei della disciplina. L’opera è suddivisa in quattro parti, dedicate rispettivamente alla dipendenza del sapere da fattori contestuali e pragmatici, alle alternative funzionaliste e sperimentali alla tradizionale analisi filosofica della conoscenza, alla distinzione fra conoscenza a priori e a posteriori e alla dimensione sociale della conoscenza. Ciascuna sezione è corredata da un saggio introduttivo che offre gli elementi necessari per comprendere i testi presentati e da una bibliografia ragionata che fornisce indicazioni per approfondire gli argomenti trattati.
Esperimenti mentali e metodo filosofico. Un saggio antieccezionalista
Daniele Sgaravatti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 172
Questo libro affronta svariati temi legati alla metodologia della filosofia: la natura e il ruolo delle "intuizioni", la possibilità dell'analisi concettuale, la forma logica degli esperimenti mentali e le competenze cognitive che li rendono possibili e, infine, la crisi della veneranda distinzione fra indagini a priori e a posteriori. Le tesi difese su questi argomenti sono accomunate da un atteggiamento "antieccezionalista"; in tutti i casi, si rifiuta l'attribuzione alla filosofia di metodi e risorse diverse da quelli delle altre scienze e anche del pensiero non scientifico. La filosofia dunque non si basa sulle intuizioni come fonte di evidenza primitiva, e non si occupa di analizzare i nostri concetti attraverso la scoperta di verità definitorie. Il metodo degli esperimenti mentali, che ad alcuni suggerisce il contrario, è proficuamente visto come l'estensione sistematica di risorse che stanno alla base dell'uso quotidiano dei concetti. Alla luce anche di questi risultati, non viene rivendicata una natura empirica o a posteriori della filosofia, ma viene messa in discussione la stessa distinzione fra a priori e a posteriori.