Libri di Davide Minotti
Esili nidi
Davide Minotti
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 92
Davide Minotti è un poeta giovane e originale che unisce la freschezza dell’ispirazione alla profondità dello sguardo. Nei versi scanditi e incisivi di “Esili nidi” si traccia un ritratto che è intimo ma anche generazionale. La poesia è emozione e riflessione, è ironia, sarcasmo e dolente commento. “Giù le mani dai neo-trentenni, / profili colposi e impenitenti; / che si contentano quando gli pare / e della morale non sanno che fare”. Queste poesie, generose, compassionevoli e piene di spirito, mostrano un talento sicuro e irruento.
Pâté di Vittima
Davide Minotti
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2017
“Terrina di ventre molle,/ o già di vittima/ che me ne vado gonadi esangui in mano/ e artigliata amigdala”: così comincia la ricetta del paté di vittima, componimento che apre e dà il titolo alla raccolta. Notoriamente, l’amigdala sarebbe nel cervello, nella sua parte profonda, il luogo delle emozioni, e in particolare la centrale primordiale che innesca la paura. Quando si inizia a mangiare il paté, la prima domanda che ci si pone è chi ha artigliato l’amigdala della vittima dal ventre molle. Si intravede una storia, fatta di un amore che finisce, di una famiglia o pezzi di famiglia insediati dolorosamente nella psiche di chi parla, di lavori precari e incerti, di incontri provvisori, ma la paura non è imputabile veramente a nessuno di questi fattori. Forse succede per l’essere umano quello che succede a volte in natura, quando la preda si paralizza spontaneamente, offrendosi così al suo carnefice. Il dubbio allora è che la vittima sia prima di tutto vittima di sé stessa, che sia vittima e insieme faccia la vittima. (Stefano Guerriero)
La mano del destino
Davide Minotti
Libro: Copertina morbida
editore: Arpeggio Libero
anno edizione: 2014
pagine: 320
Parma: la moglie di Davide Paci, un ex militare, viene uccisa durante una rapina in gioielleria. Davide, distrutto dal dolore, si isola dal resto del mondo e pensa solo ed esclusivamente a come ottenere giustizia. Meditando addirittura di uccidere il colpevole con le proprie mani, desiste solo perchè sa che, solamente la polizia lo può catturare. Il commissario Cesare Ferri, infatti, il giorno successivo al funerale della vittima, arresta il colpevole. Per Davide l'incubo sembrerebbe essere terminato, ma proprio ora che il colpevole sta per marcire in cella, il desiderio di ucciderlo cresce a dismisura e il destino, questa volta, sembrerebbe essere dalla sua parte...

