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Libri di Diego Masi

Italia un domani senza figli. Un paese che avrà bisogno di immigrazione per non estinguersi

Italia un domani senza figli. Un paese che avrà bisogno di immigrazione per non estinguersi

Diego Masi

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2023

pagine: 246

Il libro di Diego Masi, già autore di "Eurafrica, l'Europa può salvarsi, salvando l'Africa?" parlerà di denatalità, declino e forse estinzione di paesi europei un tempo rigogliosi e ricchi. Di come l'Europa perderà cento milioni di cittadini per ritrovarsi, a fine secolo, vecchia, meno potente e con molti paesi in via di estinzione, tra cui l'Italia. Se va bene, perderemo più di 20 milioni di abitanti, se va male 30 e diventeremo metà di quello che siamo ora, passando da ottava potenza del mondo a ventesima, perdendo PIL, ricchezza, servizi, assistenza, sanità. Le nostre donne in età fertile passeranno da 6 milioni di oggi a soli 4 milioni nel 2070, gli anziani saranno pari al 35% della popolazione e su ogni persona "attiva" peserà un bambino e un anziano, con servizi assistenziali impoveriti. Le famiglie per il 60% saranno senza figli o saranno composte da una sola persona. Chi ne avrà, ne avrà uno solo. Famiglie quindi verticali senza più legami e senza più parenti. In un Italia spopolata più al sud che al nord, con le isole dimezzate, con le grandi città svuotate, con la chiusura di metà dei borghi del Bel Paese. Numeri veri. Una catastrofe mai annunciata, taciuta, poco nota. La politica e i governi interessati al breve termine se ne disinteressano. Possiamo cambiare la tendenza, facendo più figli? Offrendo qualche servizio in più ai nostri cittadini come assegni unici, congedi parentali o asili sotto casa? La risposta è tranciante: no, se non in minima parte. Non possiamo fare più nulla per contrastare il fenomeno occidentale della denatalità. Siamo condannati per una scelta culturale irreversibile a fare sempre meno figli. Allora ci resta solo l'immigrazione. Invece di costruire muri o lucrare elettoralmente sulla paura dell'immigrato, dobbiamo costruire ponti. Dobbiamo solo deciderne le modalità: costruire ponti per i flussi spontanei che arrivano dall'Asia o dal Sud America Latina. Oppure, i ponti possono essere pianificati con l'Africa, questo gigante poverissimo e governato in modo dittatoriale, suddiviso in 54 stati, che giace ai nostri piedi e che può rappresentare una via concreta contro l'estinzione del nostro paese. Se capiamo che l'Africa è il serbatoio del prossimo futuro dell'Europa possiamo riuscire a mettere il nostro paese e il nostro continente in sicurezza. Come possiamo farlo? Possiamo costruire con intelligenza sistemi di istruzione, per preparare e poi accogliere immigrati di qualità, formati dalle nostre scuole ed università nei paesi che hanno sottoscritto accordi e che vengono selezionati in base alle esigenze della nostra economia, aiutando anche i loro sistemi democratici. Quindi, riassumendo… Costretti ad accettare l'immigrazione, abbiamo queste vie: Possiamo riceverla contro la nostra volontà sotto la spinta della necessità e della mancanza di forza lavoro. Oppure pianificarla e programmarla, creando le premesse per una accoglienza organizzata ed esportando contemporaneamente democrazia, diritti e libertà. Se invece facciamo finta che la denatalità non è un problema, che è bello stare tra le nostre mura che crollano, che l'immigrazione è un male da combattere e che la "razza bianca" è superiore sperando di lucrare un voto in più, saremo condannati al declino e forse all'estinzione.
20,00

Eurafrica. Can Europe save itself by saving Africa?

Eurafrica. Can Europe save itself by saving Africa?

Diego Masi

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2020

pagine: 290

20,00

Eurafrica. L'Europa può salvarsi, salvando l'Africa?

Eurafrica. L'Europa può salvarsi, salvando l'Africa?

Diego Masi

Libro: Libro rilegato

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2020

pagine: 290

Oggi l'Europa, gli Usa e la Cina si spartiscono il mondo. Diciamo, più o meno, un terzo ciascuno. Tra soli 30 anni, i rapporti si invertono. E solo l'Europa rischia di declinare… Inoltre, lo sviluppo demografico si ferma. Cresce solo in Africa a ritmo elevatissimo (2,5 dei prossimi 3 miliardi di nati saranno africani), ma con uno sviluppo economico poverissimo ed irrilevante per loro e per il mondo. In questo secolo, il mondo cambierà in maniera drastica: la guerra fredda tra Usa e Cina, lo sviluppo economico bloccato, le tensioni migratorie, una maggiore povertà e disuguaglianza in tutti i continenti, la rivoluzione tecnologica, l'enorme urbanizzazione, il cambiamento drammatico dei lavori, l'invecchiamento globale della popolazione, il clima impazzito e una classe media fatta a pezzi. La politica egemone della Cina (che comincerà ad abbandonare l'Africa) cercherà di strappare pezzi all'Europa in nome di un sogno euroasiatico, mentre gli Usa cercheranno di mettere in difficoltà l'Europa con il loro isolazionismo. Il declino dell'Europa è segnato. E sarà il vero tema di crisi mondiale con il rischio di una involuzione politica, di difficoltà ad agire da leader sul piano globale con il ruolo di bilancia tra Usa e Cina, con un esagerato invecchiamento della popolazione e una maggiore povertà della classe media. Ecco allora l'idea controtendenza: un processo di accordo con l'Africa per rimettere in gioco l'Europa e salvare l'Africa. Gli europei sono ricchi, vecchi e anemici. Gli africani, poveri, giovani e numerosi. E ricchi di materie prime. All'autore sembra che ci siano le condizioni per un accordo! Una via di uscita -non per fare assistenza- ma per creare un vero mercato africano, per correggere i flussi migratori e per creare un futuro all'Europa giocandosela alla pari con i leader del mondo. Un'intuizione politica con tutti i dati che la dimostrano.
20,00

Exploding Africa

Exploding Africa

Diego Masi

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2018

pagine: XXXVIII-187

20,00

Exploding Africa

Exploding Africa

Diego Masi

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2017

pagine: 203

L’Africa è in questi anni sulle prime pagine di tutti i giornali, nella mente di tanti e nelle preoccupazioni dei governi, specie per i fenomeni migratori che sono uno dei temi più importanti di discussione e paura. Si parla molto di Africa, ma la si conosce poco. Con questo libro l’autore ha voluto dare concretezza alla conoscenza dell’Africa, non solo per il suo passato ma soprattutto per il suo futuro, e l’analisi fatta è basata sui dati più recenti e sulle proiezioni più accurate. L’Africa potrebbe rivelarsi un continente esplosivo da un punto di vista estremamente positivo, per sé stesso e per il mondo: si tratta di un continente ricchissimo di materie prime, di terra da coltivare, di sole e vento e acqua per le energie rinnovabili, di tecnologia moderna e autoctona, di creatività. Ma demografia, povertà, economia, urbanizzazione, mancanza di lavoro, di servizi e di una classe politica adeguata, sono tutti elementi che possono letteralmente rendere l’Africa un continente esplosivo nel senso più negativo del termine, e portare a un’immigrazione feroce e altissima, in un alto numero di nuovi focolai di terrorismo e in un dramma umanitario di povertà. Di fronte a tutto ciò, l’Europa e l’Italia in particolare, hanno un vero problema politico: dovrebbero fare piani strategici di “adozione” dell’Africa, investendo in una forte collaborazione industriale senza più inutili aiuti a pioggia. Questo libro vuole essere una prima base per aprire il dibattito.
20,00

Da predatori a imprenditori. Come le imprese dovranno rispondere alla sfida della sostenibilità per non farsi «rovinare» dalle tasse

Da predatori a imprenditori. Come le imprese dovranno rispondere alla sfida della sostenibilità per non farsi «rovinare» dalle tasse

Diego Masi

Libro: Copertina morbida

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2013

pagine: 279

Le domande che un'impresa dovrebbe farsi oggi nei riguardi di un Pianeta ormai rovinato e non più sostenibile sono poche, a prescindere dalla sensibilità del management: Per rispondere alla sfida della sostenibilità, occorre attendere che i governi impongano tasse più severe o sarebbe meglio anticipare i problemi con progetti di corporate giving originali e seri? È bene lasciare un segno sulla Terra in modo che l'azienda venga ricordata o lasciare un segno, forse di profitti, ma senz'altro di spoliazione? È più importante lavorare per gli azionisti o per i figli degli azionisti? Queste sono le domande di fondo che poniamo in questo libro dedicato al corporate giving. Perché secondo noi è nell'interesse dell'impresa costruire un solido percorso di donazioni non solo per limitare i rischi, ma anche per evitare di essere sopraffatta dalle tasse prima o poi. E anche per costruire delle belle storie che facciano bella l'azienda e che possano essere raccontate e ricordate. In Italia poche imprese costruiscono belle storie e, quando accade, sembra che lo facciano senza un vero piano. Questo libro vuole spiegare alle imprese che far del bene fa bene anche alle aziende e che occorre intraprendere un percorso di solidarietà non soltanto per generosità o per buon cuore, ma per ragioni ben più concrete: programmare un piano di corporate giving moderno e aggiornato con i tempi è soprattutto necessario per le "tasche" dell'impresa.
18,00

Expo la scommessa. Come giocarsi il futuro dell'Italia con un evento di comunicazione

Expo la scommessa. Come giocarsi il futuro dell'Italia con un evento di comunicazione

Diego Masi, M. Luisa Ciccone

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2011

pagine: 250

Il 31 marzo 2008 Milano vince l'Expo 2015. Con 85 voti conquista la manifestazione e sbaraglia la concorrenza di Smirne. Nasce una scommessa. Una Grande Scommessa: di fare di Expo 2015 il caposaldo di riferimento per la battaglia contro la fame mondiale sotto il tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" creando un grande evento di comunicazione che sia in grado di rilanciare il nostro paese, da anni schiacciato sotto una grave crisi economica. L'Expo è quell'evento di comunicazione, un'opportunità unica per l'Italia che non può essere fallita. Se così fosse, rischierebbe di trasformarsi in un boomerang per tutti. L'Italia è il paese del lusso, del bello e del buono: dovrà saper comunicare queste caratteristiche inimitabili, di fascino che il mondo intero ci invidia e reinventarsi un posizionamento nel panorama internazionale. È una storia da raccontare che parla dell'Expo come porta di comunicazione dell'Italia con il resto del mondo e come porta di entrata del mondo intero che in Italia incontrerà la gente che sa accogliere, i paesaggi che sanno imprimersi nella memoria, la moda, il design, i prodotti tipici, i vini e il cibo. È un paese che va comunicato e raccontato fin da subito. Perdere il tempo e il ritmo della comunicazione sarebbe imperdonabile. E il calendario dà un imperativo: serve muoversi già oggi. Serve indicare alle aziende italiane cosa fare prima, durante e dopo l'Expo, come scegliere le location per il fuori-Expo, capire come fare pubblicità alla manifestazione...
20,00

Go green. Il nuovo trend della comunicazione

Go green. Il nuovo trend della comunicazione

Diego Masi, Giulia Rubino

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2010

pagine: 209

La Green Economy è qualcosa di più della somma di tutti i possibili lavori collegati a una svolta "verde" nel campo dell'economia. È una rivoluzione del modo di vivere degli abitanti del pianeta per cercare di cambiare un sistema che ci sta portando all'autodistruzione. I dati parlano chiaro: il fattore umano sta influenzando il clima con vaste emissioni di gas serra dovute non solo allo sfruttamento di combustibili fossili ma anche alla deforestazione, all'agricoltura e agli allevamenti intensivi e naturalmente all'industrializzazione. La rivoluzione verde è dunque il primo tentativo collettivo di salvare la specie. È appena iniziata, ma come tutte le rivoluzioni che partono dal basso cambierà la nostra realtà fino a diventare normalità. L'energia che fa girare il mondo non sarà più la stessa e, come è accaduto in passato con il carbone prima e con il petrolio poi, trasformerà radicalmente la società in cui viviamo. La crisi che stiamo attraversando è un aspetto della trasformazione in corso: nasce dalla follia della finanza creativa e dall'ingordigia delle banche, ma anche dalla nuova figura del consumatore, consapevole, informato, autonomo, sempre meno influenzato dalla comunicazione commerciale. Il cittadino-consumatore ha un potente mezzo a sua disposizione, il Web, dove le conversazioni tra gli utenti, le opinioni dei blogger, valgono più di ogni spot e dove le regole del gioco sono chiarezza e trasparenza. La campagna elettorale di Obama ne è la dimostrazione.
18,00

Il secolo africano. La vera ricchezza sono i giovani

Diego Masi

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 250

C’è speranza per l’Africa? Nonostante le sfide immani, gli ostacoli politici ed economici, e le interferenze esterne, la risposta alla domanda è sì, c’è futuro. L’esplosione demografica, l’energia della sua GenZ, le sue risorse e la crescente consapevolezza di un destino da protagonista offrono le basi per una speranza concreta. La rilevanza dell’Africa nel XXI secolo non è più in discussione; la vera sfida è come questa rilevanza si tradurrà in benessere, stabilità e un ruolo di primo piano sulla scena globale. Dalla politica all’economia, passando per educazione e battaglie sociali, il libro offre un quadro dettagliato del ruolo, oggi sempre più centrale nel mondo, del Continente nero.
22,00

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