Libri di E. Frattarolo
Croquis de voyage. I libri dei ritorni. Ediz. italiana e inglese
Omar Galliani
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2015
pagine: 120
Omar Galliani, per realizzare questo libro ha aperto i propri archivi, selezionando i disegni più significativi dai propri taccuini di viaggio. Acquistati sul luogo, questi quaderni sono caratterizzati da una varietà di forme e di carte tali da rendere ogni volta unico il contesto in cui il disegno è nato. A differenza dei molti altri libri di Galliani, legati a una mostra o a un ciclo di opere, questo offre al lettore una prospettiva singolare, intima: un "dietro le quinte" delle opere più note, ma anche solo la testimonianza del momento in cui l'idea si fa segno, disegno. Il volume è il Catalogo della mostra di Bologna (Accademia di Belle Arti, 15 gennaio-15 febbraio 2015)
La necessità dell'arte oggi: rappresentare o presentare? Atti del Convegno (Roma, 7-8 novembre 2007). Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2010
pagine: 96
Il volume raccoglie le relazioni dei critici, storici dell'arte ed artisti, oltre agli interventi del pubblico durante il convegno svoltosi presso l'Accademia Nazionale di San Luca tra il 7 e l'8 novembre 2007. Il convegno, ideato da Leonardo Cremonini e a cura di Eleonora Frattarolo, ha voluto dare voce a perplessità e interrogativi sullo stato delle cose del "sistema" dell'arte contemporanea e sui sistemi che lo frequentano o lo disertano. Spesso in un passato anche prossimo l'arte ha rotto gli schemi del più vieto conformismo ed ha significato scarto, utopia, spietato sguardo sul mondo e sua re-visione. Cosa sta a indicare oggi la parola "arte", dato che un tutto indistinto, in assoluta indifferenza, viene chiamato "arte" e viene esposto nei luoghi deputati all'arte? E come mai al conformismo più esplicito di tanta pratica dell'arte i critici, sempre più propensi a sostituire l'esegesi e l'analisi con modi inventariali ed elencativi, rispondono quasi tutti allineati e conformi alle necessità di questa sempre più cinica "società dello spettacolo" che nello spettacolo ha inglobato anche la pratica dell'arte? Perchè questa storia recente, dove la presentazione dell'oggetto passivo ha preso il posto della rappresentazione del desiderio dell'individuo attivo, è diventata la storia della così detta creatività di un mondo impegnato nel consumo e nella sua pubblicità?