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Libri di E. Raponi

Le opere come spazio spirituale della nazione

Le opere come spazio spirituale della nazione

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2019

pagine: 112

Il "Discorso" di Hugo von Hofmannsthal proferito a Monaco nel 1927, e qui tradotto con ampio commento di Elena Raponi, è noto come un capolavoro della saggistica tedesca nella temperie della Repubblica di Weimar e manifesto di una "rivoluzione conservatrice": l'idea è quella di recuperare il patrimonio universale della letteratura tedesca in contrappunto all'imbarbarimento della vita politica del tempo. Un dialogo ideale con intellettuali e filosofi a lui contemporanei - Thomas Mann, Martin Buber, Max Scheler, Paul Landsberg -, "cercatori" che nella loro diversità esprimono la creatività e il titanismo dell'anima tedesca, oscillante tra passato e presente, poesia e storia, spirito e politica, non per contrastare ma per ricostruire l'identità della "nazione" attorno al concetto di "cultura" piuttosto che di "natura".
11,00

Antonio Fogazzaro - Carlo Muth. Carteggio (1903-1910)

Antonio Fogazzaro - Carlo Muth. Carteggio (1903-1910)

Antonio Fogazzaro, Carl Muth

Libro: Copertina morbida

editore: Accademia Olimpica

anno edizione: 2010

pagine: 156

13,00

L'uomo difficile. Testo tedesco a fronte

L'uomo difficile. Testo tedesco a fronte

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2006

pagine: 230

Secondo il giudizio pressoché unanime della critica e degli storici della letteratura, L'uomo difficile (1921) costituisce il vertice della produzione e della maturità del poeta e drammaturgo austriaco Hugo von Hofmannsthal (1874-1929). Il protagonista della commedia, il conte Hans Karl Bühl, è uno scapolo facoltoso dell'aristocrazia viennese, appena rientrato dal fronte dopo il disastro della Grande Guerra. Nella apparente contraddizione tra il fascino innato, che lo rende seduttore involontario, e il suo "difficile" rapporto con la parola e con l'azione, troviamo riunite e risolte, per la prima volta in un unico personaggio, le "antinomie" hofmannsthaliane dell'esistenza: essere e divenire, fedeltà e metamorfosi, caso e necessità; ma soprattutto parola e silenzio, ove il silenzio è da intendersi come l'inesprimibile che affiora alla luce nello spazio a volte opaco della relazione, esposta per sua natura al rischio del malinteso, della falsificazione. Nella cornice insieme fatua e brillante di una serata mondana nella quale si decideranno i destini di Hans Karl e della giovane e volitiva Helene Altenwyl, si sbrogliano come per miracolo i nodi della vicenda.
12,00

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