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Libri di Hugo von Hofmannsthal

Narrazioni e poesie

Narrazioni e poesie

Hugo von Hofmannsthal

Libro

editore: Mondadori

anno edizione: 1989

pagine: LXVI-958

80,00

La mela d'oro e altri racconti

La mela d'oro e altri racconti

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1982

pagine: 164

8,00

La torre

La torre

Hugo von Hofmannsthal

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1978

pagine: 232

18,00

L'uomo difficile. Commedia

L'uomo difficile. Commedia

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1976

pagine: 154

11,00

L'ignoto che appare. Scritti 1891-1914

L'ignoto che appare. Scritti 1891-1914

Hugo von Hofmannsthal

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1991

pagine: 445

25,00

Ieri

Ieri

Hugo von Hofmannsthal

Libro

editore: Edizioni Studio Tesi

anno edizione: 1992

pagine: 88

14,46

Prologo all’«Antigone» di Sofocle. Ediz. italiana e tedesca

Prologo all’«Antigone» di Sofocle. Ediz. italiana e tedesca

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2025

pagine: 112

Scritto nel marzo del 1900 a Parigi e andato in scena quello stesso anno al Lessingtheater di Berlino quale prologo di una rappresentazione dell’Antigone sofoclea, il «Vorspiel zur Antigone des Sophokles» è un testo poco noto del poeta e drammaturgo viennese Hugo von Hofmannsthal (1874-1929). In 204 versi pentametri giambici senza rima, l’autore presenta uno splendido apologo sul senso profondo del fare teatro e sulle origini greche della drammaturgia moderna. Un fantasma, “genio della tragedia”, da identificare con la figura di Antigone si manifesta dinnanzi a uno studente-attore e gli rivela, nel corso di una sorta di rito iniziatico, il mistero della tragedia greca, l’arcano della potente forza attrattiva che essa ha esercitato per secoli e che continua ad esercitare. Poco considerato negli studi sulla ricezione di Antigone, il «Vorspie» di Hofmannsthal preannuncia alcuni temi di quella drammaturgia ‘greca’ di spirazione nietzschiana che troveranno una più approfondita realizzazione in opere successive quali «Elektra» e «Oidipus und die Sphinx».
13,00

Lettere del ritorno

Lettere del ritorno

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Libro in brossura

editore: Villaggio Maori

anno edizione: 2016

pagine: 100

Attraverso l'esperienza del colore, Hugo von Hofmannsthal nelle Lettere del ritorno del 1907 compie il suo più spericolato esperimento di una scrittura estatica della visione quale figurazione della fantasia immaginativa: l'atto della visione viene introiettato e inscenato come processo cognitivo, immaginativo e poietico a un tempo. Ne deriva un panorama di forme in divenire, di immagini dinamiche e metamorfiche, sfocate e fluttuanti, generate dal principio energetico del colore colto e trasformato dalla parola. In tale scrittura si genera una forma di pensiero che, nell'abolizione dei vincoli logico-razionali dell'impianto gnoseologico occidentale, rende manifesta la trasformazione interiore, emotiva e psichica determinata dall'esperienza artistica. Si tratta di una esperienza in grado di afferrare la segreta e invisibile trama di sensi non manifesti, intrecciati nella dimensione dell'invisibile, inteso come sfera di latenza dell'essere, catturato dalla fantasia e dall'immaginazione.
14,00

Viaggi

Viaggi

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2022

pagine: 84

Hugo von Hofmannsthal fece del viaggio non solo un dato autobiografico, ma un’esperienza dal significato fondamentale per la sua vita e la sua arte. Attraversando la Grecia fino ad arrivare in Africa, in questi racconti lo scrittore austriaco interpreta il passaggio nelle terre esotiche d’Oriente non come la proiezione di un desiderio di scoperta o l’inseguimento di una curiosità, ma come un sogno a ritroso, una ricerca dell’anima più intima dell’umano. Con un linguaggio ricco di simbolismo, Hofmannsthal dipinge così veri e propri quadri di viaggio, ricchi di immagini evocative, densi di atmosfere sognanti.
11,50

Le parole non sono di questo mondo. Lettere al guardiamarina E. K., 1892-1895

Le parole non sono di questo mondo. Lettere al guardiamarina E. K., 1892-1895

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 130

Tra i carteggi tenuti da Hugo von Hofmannsthal (1874-1929), le lettere scambiate in gioventù con Edgar Karg (1872-1905) occupano un posto d’eccellenza, tanto che lo stesso poeta pensò di pubblicarne un buon numero, in un’antologia che avrebbe dovuto raccogliere il meglio della sua produzione giovanile. Mentre il suo precoce talento viene celebrato nei cenacoli letterari, Hofmannsthal cerca qui di avvicinare alla propria esistenza da “poeta” un amico che, impegnato nel servizio di marina in località spesso assai remote, non può condividere con lui la stessa ricchezza culturale. Non si trattava, però, di fare opera di vacua divulgazione, ma di strappare la poesia all’atmosfera artificiosa dei salotti e delle accademie, e di porla in relazione all’esistenza degli uomini. Temi e problemi che hanno un peso fondamentale nella sua opera e in molta poesia moderna, vengono allora affrontati in modo immediato, e di continuo vengono intrecciati a esperienze quotidiane e affetti comuni. Da un lato i primi passi compiuti da Hofmannsthal lungo il “cammino verso la vita”, nel tentativo di infrangere, grazie a questa amicizia, l’isolamento dell’artista (egli stesso ricorda quegli anni come “il periodo più solitario” della sua esistenza). Dall’altro una limpida, inedita prospettiva sulla riflessione condotta da Hofmannsthal sulla letteratura, sul suo rapporto con la vita, e più in generale sull’amicizia e la formazione dell’individuo. Uno di quei rari casi in letteratura dove l’espressione congiunge felicemente immediatezza e profondità.
13,00

Elena. Variazioni sul mito

Elena. Variazioni sul mito

Euripide, Hugo von Hofmannsthal, Ghiannis Ritsos

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2022

pagine: 224

Tra i tipi femminili tramandati dall'antichità, Elena rappresenta un unicum. Indescrivibile, indecifrabile, essa si identifica con l'eros e nello stesso tempo è simbolo di una bellezza pura e incorruttibile. È tutto e il contrario di tutto: donna, madonna, puttana, strega. Delle tre opere qui presentate, due fanno riferimento alla leggenda che vuole Elena libera da ogni colpa, mentre, ignara di quanto accade a Troia, simile alla Bella Addormentata, soggiorna in Egitto nella reggia di Proteo, in attesa che il suo sposo, il suo unico uomo, Menelao, venga a riprenderla. È l'immagine che inseguono, in modo diverso, Euripide e, molto più tardi, in pieno Ottocento romantico, Hofmannsthal, che non le nega il potere seduttivo, ma non intacca la sua onestà di sposa virtuosa e fedele. L'«altra» Elena, quella che Omero ci ha fatto intravedere nel terzo canto dell'Iliade, rivive nei ricordi di una donna che è uscita dal tempo mitico per percorrere un cammino «umano», il cammino del tempo e della storia. Ed è appunto quella di Ritsos, l'Elena che non sconfessa il suo passato, del quale però non le rimane più nulla se non il ricordo di una bellezza che lei stessa contempla ormai come un miraggio.
10,00

Nel centro di ogni cosa. Testo tedesco a fronte

Nel centro di ogni cosa. Testo tedesco a fronte

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Copertina morbida

editore: Del Vecchio Editore

anno edizione: 2021

pagine: 279

Celebrata al suo apparire nella Vienna di fine Ottocento come una vera e propria epifania che in Austria, in Germania e nel resto dell'Europa avrebbe impresso una cesura definitiva allo sviluppo delle lettere, ancora oggi la lirica del giovane Hugo von Hofmannsthal appare come uno di quei rari fenomeni in cui si concentra, al massimo grado di limpidezza ed efficacia, la cifra di un'intera epoca e di un intero mondo. A cinquant'anni dall'ultima raccolta di poesie pubblicata in Italia (la silloge einaudiana curata da Elena Croce nel 1971), questa edizione propone per la prima volta una scelta molto ampia della lirica di Hofmannsthal, orientata tuttavia sui soli componimenti che videro la luce su decisione e impulso dello stesso autore. Così, se nella prima delle tre sezioni di cui si compone il volume trovano accoglienza tutte le poesie che lo stesso Hofmannsthal selezionò e pubblicò nell'ultima edizione delle proprie opere da lui curata (1924), nella seconda figurano una ventina di liriche scelte dal curatore tra quante furono comunque "pubblicate in vita su riviste e periodici"; la terza sezione, infine, ospita il Prologo alla Antigone di Sofocle (1900), un testo che, quasi sconosciuto in Italia, oltre che per l'intrinseco valore poetico si segnala come un vero e proprio manifesto di poetica, in nulla inferiore alla tanto più nota e celebrata Lettera di Lord Chandos.
19,00

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