Libri di Edoardo Dallari
Il conflitto costituente. Da Platone a Machiavelli
Edoardo Dallari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 128
Il saggio tratteggia un percorso storico-concettuale nel pensiero di Machiavelli, facendo emergere il carattere costituente del conflitto, che è l'essenza primaria dell'ordinamento politico. Se il progetto di Platone identificava nella Repubblica ideale il fine per superare la guerra civile tra Sparta e Atene, per Machiavelli è lo Stato l'idea regolativa da conseguire per contrastare la disunità della penisola italica e liberarla dal "barbaro dominio" straniero.
Il problema del politico. Saggio su Hegel e Schmitt
Edoardo Dallari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2017
pagine: 176
“La civiltà occidentale, volenti o nolenti, è la civiltà globale: globali sono le sue massime creazioni della tecno-scienza, del capitalismo, del diritto e della politica. Tutto il mondo, certamente con diverse intensità, non può prescindere, restio o meno, poco conta, dal pensare secondo la prassi del diritto internazionale, dal ragionare nei termini di libertà ed eguaglianza, dall’impresa economica e dallo sviluppo tecnologico. In tale dominio questa civiltà si è compiuta, ha estrinsecato la massima potenzialità del suo λóγος, ha consegnato al mondo la sua eredità, si è inserita in ogni forma culturale presente sul pianeta mutandola essenzialmente. Non ha alcun senso parlare di globalizzazione se non nei termini di una occidentalizzazione del globo – dall’Europa all’America e da qui al resto del mondo”.
Il pòlemos dell'ordine. Platone e Agostino. Èros e libido dominandi
Edoardo Dallari
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 116
Autentica relazione d'amore si dà solo in Dio. Nel divenire il conflitto non è eliminabile, eppure è necessario pensare la sua eliminabilità. La redenzione nel e del saeculum è impossibile, perché già da sempre negata dalla differenza ontologica. Allo stesso tempo non esiste perfettibilità più grande, ma rimane un eterno futuro. Dio ha già da sempre vinto il conflitto, lo stesso che l'uomo ha per sempre di fronte a sé, nonostante la morte in croce. L'uomo può solo disperare di non poter mai smettere di sperare e di pensare di normare il pòlemos, cioè di sperare l'impossibile. Non è affar suo, ma della grazia divina, che è imperscrutabile. Come può esibirsi allora l'amore nel divenire se è veramente tale solo nell'eterno? Come raggiungere la pace eterna?

