Libri di Elena Vannucchi

Questo libro, dedicato al Medioevo pistoiese (arte, architettura, personaggi, avvenimenti) per il periodo che va dall’Alto Medioevo a pochi anni dopo il 1400, vuole essere uno strumento agile, immediato e documentato, rivolto a studiosi e appassionati di storia locale. Sono secoli in cui si creano e si disfano piccoli contesti urbani, vivono e agiscono personaggi, si costruiscono i primi grandi e piccoli edifici religiosi e civili, si realizzano le grandi opere artistiche, si formano le strutture politiche e sociali. Anni in cui, in tutta Italia, si assiste alla nascita e al processo di crescita, maturazione e ineludibile trasformazione, di una città.

Leggi, regole, vicende e stili di vita di un piccolo borgo delle colline del Montalbano.

Storia di una città, Pistoia, che non c'è più. È la Pistoia che nel corso dei secoli ha visto sorgere, esistere e poi scomparire chiese, palazzi, edifici pubblici e privati.

I primi giorni dell'anno 1587 la terra di Cutigliano, nell'Appennino Toscano, fu scossa dalla notizia che l'immagine della Madonna dipinta nel piccolo tabernacolo situato presso il ponte sul torrente lima aveva preso a essudare miracolosamente acqua e ad operare guarigioni. Il volume ripercorre, dai documenti di archivio, la storia del miracolo con le controversie per l'accaparramento delle cospicue offerte che si contrappongono all'ingenua credulità insita nella religiosità popolare.

La vicenda di Ippolito e Dianora si svolge a Firenze in uno scenario storico ben definito e riconoscibile, quello di una città devastata dalle lotte fratricide tra Guelfi e Ghibellini. La vicenda amorosa dei due giovani fiorentini rientra a pieno titolo nel topos letterario degli amori ostacolati, il più noto dei quali è quello di Romeo e Giulietta.

Questo statuto è il ritratto rigoroso dello stile di vita di un piccolo microcosmo fiero delle sue specificità e delle sue regole, il borgo di Castellina.

L'uso del termine inglese "politically incorrect" suona in italiano come politicamente scorretto e viene spesso usato in senso ironico. Ma un comportamento dissimile da quello codificato dalla norma, dalla consuetudine, dall'uso comune, nel medioevo e nella prima età moderna poteva costar caro: non era consentito "cantare fuori dal coro". Tuttavia c'erano uomini e donne, in qualche modo diversi dall'ordinario, che pur facevano parte della società. Sulla scorta di documenti d'epoca, il volume analizza alcune tipologie umane e comportamentali, come vagabondi, prostitute, imbroglioni, sodomiti, usurai, e analizza il loro ruolo nella Toscana medioevale.