Libri di Elisabetta Selmi
Metastasio e la Francia
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2024
Metastasio e la Francia: allo studio di questo rapporto, inteso in entrambi i sensi dello scambio, sono dedicati i tredici saggi raccolti in questo volume che presenta i risultati di un progetto di ricerca collaborativo e interdisciplinare sostenuto dal Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell'Università di Padova.
Donne di lettere e scienze. Le autrici italiane dal cinquecento all’ottocento
Libro: Libro in brossura
editore: Paolo Loffredo
anno edizione: 2024
pagine: 196
Il rapporto tra letteratura e scienza è stato da sempre, e negli ultimi anni con una certa continuità, indagato dalla critica letteraria, ma dal quadro complessivo restituitoci dai maggiori studi sul tema mancano i nomi femminili, eppure di lettere e scienze le donne si sono occupate sin dagli esordi della storia della letteratura italiana. Tuttavia, fino al Quattrocento, esattamente come gli autori, le autrici d’intersezione tra letteratura e scienza scrissero in latino; sarà il Rinascimento a fare lentamente del volgare una lingua di scienza e cultura. Il volume, perciò, riscopre alcune figure femminili dirimenti per la storia culturale della penisola dal Cinquecento all’Ottocento e nasce con l’obiettivo di disegnare, in maniera critica, il diagramma rappresentativo degli snodi in cui venne articolandosi la produzione letteraria e speculativa delle donne che si cimentarono con lo spettro allargato dei saperi enciclopedici.
Rivelazioni. Scritture di donne e per donne nell'Italia della prima età moderna
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 516
In questo volume, studiose e studiosi di diversi settori disciplinari con i loro contributi documentano e illuminano il lascito di donne scrittrici che sono state attive in Italia tra Cinque e Seicento in ambito religioso-devozionale, evidenziando in questo modo la consistenza, il peso, la varietà e l'importanza delle scritture femminili nell'Italia della prima età moderna. Il titolo scelto, Rivelazioni si giustifica non solo perché una parte cospicua studia 'rivelazioni' di mistiche, ma soprattutto perché la scrittura delle donne italiane di quel periodo è ancora una sorprendente rivelazione, oltre che per gli studi specifici, spesso anche per il largo pubblico.
Tecnica, toni e commistione di generi. Dai prodromi del melodramma al 1636
Libro
editore: eCampus University Press
anno edizione: 2024
pagine: 478
Voci dell’invisibile. Scritture e riscritture del sacro. Atti del convegno, Brescia, 15-16 aprile 2021
Libro
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2022
pagine: 196
Alessandro Tassoni e il poema eroicomico. Atti del Convegno (Padova, 6-7 giugno 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Argo
anno edizione: 2022
pagine: 384
Il volume raccoglie i contributi presentati da diversi specialisti di università italiane e internazionali in occasione del convegno Alessandro Tassoni e il poema eroicomico (Padova, 6-7 giugno 2019). La miscellanea mira a fornire un quadro d'insieme della poetica tassoniana assumendo una prospettiva ampia e multidisciplinare, in cui lo studio della Secchia rapita si affianca all'esame del pensiero letterario e politico di Tassoni, delle sue scelte retoriche e metriche e di altri suoi scritti "minori" come il poema di navigazione l'Oceano, l'epistolario, le postille, la traduzione dei Politicorum libri sex di Lipsio e i Pensieri diversi. In tal senso il volume contribuisce ad aggiornare lo stato dell'arte e a fissare alcune coordinate epistemologiche ed ermeneutiche in vista di una nuova edizione commentata della Secchia rapita e del piano di edizione nazionale delle opere minori di Tassoni (a partire dai Pensieri).
Testi, tradizioni, attraversamenti: prospettive comparatistiche sulla drammaturgia europea tra Cinque e Settecento. Atti del seminario per il dottorato in Scienze Linguistiche, Filologiche e Letterarie (Padova, 17-18 dicembre 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2019
Il presente volume si avventura nella drammaturgia fra Cinque e Settecento, osservando come la letteratura e pratica drammatica abbiano riprodotto la forte problematicità di questi secoli decisivi nel passaggio all’era moderna. Oggetto di studio sono gli attraversamenti in termini di generi, fenomeni teatrali e letterari, fonti e rapporti intertestuali, oltre che di lingue, nazioni, e ancora di mestieri, saperi, arti. Di fronte a questo labirinto la critica assume un taglio altrettanto poliedrico, a cavallo tra diverse discipline — fra cui comparatistica, filologia teatrale, teologia, sociologia politica, interdisciplinarietà e intertestualità.
Il linguaggio simbolico di Maria Maddalena Martinengo
Alessandro Vetuli
Libro
editore: Orientexpress
anno edizione: 2019
pagine: 284
Il XVIII secolo si presenta come il ‘crepuscolo dei mistici’, un’epoca nella quale ciò che per gli autori spirituali apparteneva all’ordine dell’analogico e del metaforico si solidifica ormai nelle formule del tangibile, del verificabile. Tuttavia, restano alcuni bagliori in sussurrato dialogo con l’Invisibile, cellule di rarefatto pensiero che tentano di annotare i passaggi di quel Dio troppo vasto per il perimetro delle parole. Tra queste custodi dell’Indicibile vi è la mistica bresciana Maria Maddalena Martinengo, la quale attinge all’immaginario tecnico-scientifico per elaborare raffinate strategie simboliche atte a illustrare la vita dello spirito: vi sono alambicchi che esalano i vapori d’un Io fatto aria pura, contrappesi che scandiscono le leggi dell’exaltatio e dell’annihilatio, pennelli che irrorano di colore la tela dell’anima. Non manca nemmeno l’immaginario elementare di fuoco, di onde, di vento con cui l’autrice narra la propria esperienza del divino e le sue dinamiche trasformanti. È un pensiero visivo che sembra voler riaprire le fenditure del percettibile, nella contemplazione di ciò che non si può dire né di-mostrare se non avvolgendolo dentro le immagini.
«Anime divote» e «tragici deliqui». Lirica e teatro nelle metamorfosi della «letteratura spirituale» tra Seicento e Settecento
Elisabetta Selmi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 236
'A ormai quasi mezzo secolo di distanza dalla lungimirante ambizione con cui Giovanni Getto auspicava di veder realizzato per la cultura italiana un risveglio critico pari a quello che in Francia era sortito dall’illustre impresa di Henri Bremond, l’Histoire littéraire du sentiment religieux, molte resistenze inerziali e pregiudizi storiografici, viziati da astratte idiosincrasie ideologiche, sono stati superati, avviando una feconda stagione di studi e congiunture ermeneutiche che hanno via via arricchito il quadro e la conoscenza, attraverso i secoli, della ‘letteratura religiosa’ italiana non più circoscritta soltanto a Dante, Tasso, Manzoni o ai grandi interpreti della spiritualità dei primi secoli. La volontà di perseguire, anche nel campo delle espressioni e delle pratiche letterarie, la coscienza e gli sviluppi di una tradizione cristiana fondativa, quanto il ‘classico’, dei modelli della civiltà occidentale, progressivamente ha imposto nuovi orizzonti critici, con un’attenzione storiografica meno asimmetrica e settoriale, soprattutto nel territorio della modernità dove più drasticamente si era esercitata una certa rimozione laicistica (...)'.
Torquato tasso il «filosofo cortigiano» e il poeta senza confini
Elisabetta Selmi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 236
"Il volume si muove, in un concertato di voci e di testi, su un duplice orizzonte: quello della costruzione del mito del Tasso «filosofo mezzano», fra le aride «definizioni de’ loici» e il sapere superstizioso della doxa popolare, ‘malinconico’, ‘maieutico’ dialogista, moderno artifex di una cultura per «gli uomini civili» e abile discettatore nel ’banchetto della dottrina e della scienza’ della ‘letteratura cortigiana’ tardo cinquecentesca; e quello del mito sempre attuale, della memoria della tradizione, della ricezione e dei riadattamenti dell’opera poetica tassiana nella fortuna del Seicento e del primo Settecento. L’ampia rivisitazione critica dell’ultimo trentennio di studi sui riti intellettuali, sui modelli della socialità letteraria e della ‘enciclopedia dei saperi’ con cui si plasma e in cui si cimenta l’«arringo del ragionare» cortigiano e il recupero di un significato e di una progettualità autonomi per l’erudizione della ‘dialogistica’ tassiana, non solo sussidiari all’officina della produzione creativa ma piuttosto ad essa intrecciati a filo doppio nell’inquieta ricerca di una totalità del ‘letterato-filosofo’, motivano la scrittura, gli attraversamenti e (...)".
Allegoria e teatro tra Cinque e Settecento: da principio compositivo a strumento esegetico
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2017
pagine: 400
Sin dalle origini della nostra tradizione romanza il fascino dell’allegoria promana dal suo essere un oggetto di riflessione problematico e sfuggente nel suo carattere di alieniloquium che rinvia ad un’alterità: un tropus che «aliud enim sonat, aliud intelligitur», capace di collegare il «visibile» con l’«invisibile», il profano con il sacro, l’immanente con il trascendente. La sua connaturata ambivalenza, che nei secoli la raffina sia come strumento concettuale dell’interpretazione sia come modalità poetica ed estetica dell’espressione, fa dell’allegoria una categoria cardine, di assoluto rilievo per la conoscenza delle strutture culturali e delle forme rappresentative che contraddistinsero la mentalità e la sensibilità delle diverse epoche storiche. Il volume intende raccogliere la sfida ambiziosa di una perlustrazione sistematica sulla presenza e i caratteri della fenomenologia allegorica nel teatro della prima modernità.