Libri di Emilio Gianni
PCd'I 1921. 100 anni. 100 militanti del Partito comunista d'Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Lotta Comunista
anno edizione: 2020
pagine: 300
Un secolo corre ormai dalla fondazione, nel gennaio 1921, del Partito comunista d'Italia, Sezione italiana della III Internazionale. La ricorrenza da una parte sollecita una ricognizione su quella pagina di lotta e sul suo sfortunato epilogo, un bilancio militante rigoroso e spassionato che dalle sconfitte del passato permetta di trarre insegnamenti per il futuro. Dall'altra è occasione per trarre dal quadro vivo delle biografie di cento tra i militanti d'avanguardia del PCd'I una testimonianza della riserva di abnegazione, coraggio, passione rivoluzionaria e disponibilità alla lotta di cui il proletariato è capace. Tutto questo, insieme, arricchisce di orientamenti l'impegno di oggi e di concretezza la prospettiva per il futuro.
L'Internazionale Comunista nel centenario della sua nascita
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pantarei
anno edizione: 2019
pagine: 2144
Questo lavoro è un doveroso omaggio a quegli uomini e a quelle donne che cent'anni fa tentarono di dar vita ad una Internazionale Comunista. Se la realtà sociale e la situazione geo-politica odierna attestano sempre di più che la storia "non è finita" - come qualcuno improvvidamente si affrettò a proclamare all'indomani del crollo del "falso socialismo" russo - l'insegnamento dell'Internazionale Comunista torna allora d'attualità. Se continuiamo a vivere nell'epoca dell'imperialismo e delle rivoluzioni proletarie, i problemi che si trovò ad affrontare il proletariato mondiale allora sono nuovamente all'ordine del giorno. 1.411 biografie di esponenti di 69 nazioni compongono il corpo centrale dei primi tre volumi: in pratica la grande maggioranza di coloro che, a vario titolo, parteciparono alle vicende dell'Internazionale Comunista fino al suo quarto congresso compreso. Nel quarto volume una cronologia politica dal 1907 al 1946 e un repertorio della storia dei movimenti operai e dei partiti comunisti di oltre 70 nazioni completano il materiale, corredato da indici delle oltre 3.300 fonti consultate, dei luoghi, dei periodici e dei nomi.
Dal radicalismo borghese al socialismo operaista. Dai congressi della Confederazione Operaia Lombarda a quelli del partito Operaio Italiano (1881-1890)
Emilio Gianni
Libro: Copertina rigida
editore: Pantarei
anno edizione: 2012
pagine: 448
Nel 1882 prendeva vita a Milano il Partito Operaio Italiano. Nel volume il lettore trova documentata, attraverso le biografie di circa 300 fra i suoi militanti, la vita di una forza organizzata che arrivò ad avere tra i 30.000 e i 60.000 affiliati, un centinaio di sezioni impiantate per lo più nel Nord Italia, e un settimanale - Il Fascio operaio - diffuso in 2.000-3.000 copie, con punte di 10.000. Con il POI a Milano e gli scioperi degli anni Ottanta dell'Ottocento il movimento operaio italiano partecipa a un ciclo di lotte operaie di cui è possibile cogliere un connotato europeo, con gli scioperi tra i docker di Londra, i minatori in Renania, nella Saar, in Sassonia. Ma la coscienza di classe non riuscì ad andare oltre il carattere puramente "economico". Il terreno "teorico" visto come un fardello era il limite che imprigionava questi infaticabili uomini pratici, di ferrea fedeltà alla causa, ma bruciati dall'esperienza dottrinaria dei mazziniani e degli anarchici. Ciò che mancò al movimento operaio italiano fu il "Che fare?", ossia teoria, strategia e militanza rivoluzionaria che potessero bilanciare o far fare un salto politico all'economicismo.
La parabola romagnola del «partito intermedio». I congressi del partito socialista rivoluzionario romagnolo. 1881-1893
Emilio Gianni
Libro: Libro rilegato
editore: Pantarei
anno edizione: 2010
pagine: 476
L'anelito a vivere "socialisticamente" il presente, nell'incapacità di un lavoro rivoluzionario paziente volto al futuro, fece sì che i sogni insurrezionalisti del movimento anarchico potessero indossare anche la veste comunalista o cooperativista. L'azione di Andrea Costa manifestò i suoi limiti proprio a partire dalle origini del suo pensiero. Engels aveva mostrato al movimento rivoluzionario in Italia la strada da seguire, i "punti fermi" attorno ai quali attestare l'organizzazione consona a quella fase storica; aveva spiegato la necessità del partito autonomo del proletariato. Ma la concezione "morale" del socialismo e il suo carattere "conciliatore" spinsero Costa a non seguire quei consigli. La rivoluzione, in lui, finì quindi per configurarsi come attesa messianica di una catarsi sociale indefinita e indefinibile nel tempo, anche se il suo riformismo pratico continuò a concepire la rivoluzione come unico sbocco risolutivo. Quella volontà rivoluzionaria non lasciò grandi tracce nella successiva storia del movimento socialista italiano ritardando anzi ulteriormente l'incontro della moderna classe rivoluzionaria con la sua teoria scientifica.
L'internazionale italiana fra libertari ed evoluzionisti (1872-1880)
Emilio Gianni
Libro
editore: Pantarei
anno edizione: 2008
pagine: 754
Ai socialisti-libertari italiani dell'epoca della Prima Internazionale spetta senz'altro il merito di aver saputo, dopo le cocenti delusioni patite con l'epilogo sabaudo delle precedenti battaglie risorgimentali, riprendere il cammino della lotta guardando al socialismo. Quegli esponenti non seppero tuttavia spogliarsi completamente del loro passato. Educati ad un senso eroico della vita, non seppero trasformare l'assalto in assedio. Succubi di una tradizione culturale e psicologica che premiava l'azione sulla riflessione, la declamazione al ragionamento, la posa al lavoro minuto ed anonimo, finirono con il consegnare il nascente movimento operaio italiano ad un altro decennio di egemonia ideologica democratico-borghese, nella sua variante socialista-utopista. Il tempo dell'ingresso nella penisola del socialismo scientifico era destinato ad allungarsi ancora indefinitamente. Di quell'esperienza e di quegli uomini, di quelle speranze e di quelle delusioni, di quei sacrifici e di quegli errori tratta questo secondo volume delle "Biografie individuali e collettive del movimento operaio italiano borghese e proletario".

