Libri di Enzo Minarelli
Lemme vince il vento
Enzo Minarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2019
pagine: 226
Una giostra di personaggi gira attorno a Lemme e alla sua famiglia. Siamo nella Cento anni Cinquanta, con il canale di cinta ancora in bella vista, con via Bologna neanche tracciata, con la statua del Guercino ancora nel piazzale della Rocca, con la fabbrica Pesci ancora eretta, come il mercato coperto. Le campane sono la colonna sonora dell'infanzia di Lemme, un citino che cerca di crescere, un po' furfantesco, un po' chierichetto, e fa del dialetto la voce di tutte le esperienze. Non è un diario e non è un resoconto geografico o storico. Non è un libro per ragazzi. È un libro che racconta la storia di un ragazzo alla continua ricerca di sé, che teme per certi versi di crescere, capisce che deve arrangiarsi e tende a svolgere più ruoli. Ecco perché il finale lo vede in qualche modo diventare un Totalemme.
Distici distanti. Poesie 2014-2018
Enzo Minarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2019
pagine: 179
"Stendhal suggeriva di partire da un fatto di giornata, io ho optato per la parola stessa, come aveva già detto e fatto Raymond Roussel. In ogni distico la scintilla ispirante viene provocata da quella inesauribile musa che appare sotto forma di parola ad hoc, tale parola resta la guida e il fine del distico stesso." (Enzo Minarelli)
Sterzine. Poesie 2009-2013
Enzo Minarelli
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 119
Ho iniziato la composizione di "Sterzine" nell'inverno 2009, dopo l'ennesima suggestione illuminante, provocata dalla lettura di "Miscellanea", una lunga poesia pubblicata nel 1914 da Ezra Pound. Ho scelto come schema di scrittura linee formate da tre versi, per sintetizzare all'estremo l'essenza di una comunicazione ridotta all'osso. Mentre nella prima parte l'omogeneità dei versi è puramente visiva, la loro lunghezza è una conseguenza grafica e la differenza tra le linee non deve superare lo scarto di una lettera, nella seconda parte ogni verso oscilla da un minimo di dieci sillabe ad un massimo di dodici, senza una precisa regola di sequenza ordinatoria. Il titolo, "Sterzine", fusione di due parole a me molto care, sterzo e terzine, racchiude in sé il mio rifiuto di usare la terzina nel senso proprio del termine, allude al mio neanche tanto recondito desiderio di sterzare durante la composizione del testo e lancia l'ennesimo utopico segnale di sterrare più significati da ogni singolo vocabolo.
Il centro del cerchio
Enzo Minarelli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Campanotto
anno edizione: 2013
pagine: 112
Il punto nero al centro del cerchio è una tipica immagine-imagista, comporta un carico di propulsione capace di estendere il proprio influsso attraverso il conseguente dispiegarsi dei cerchi concentrici. Quel punto nero racchiude l'idea avuta da Ezra Pound di accostare alla scrittura tipografica l'ideogramma come sua estensione semantica e grafica, idea che farà germinare le esperienze verbo-visive denominate con le sigle Anascrittura, Scrittura Simbiotica, Poesia Concreta. Quel punto nero sta per la bobina audio ritrovata negli archivi di Anna Oberto, con la voce originale di Pound registrata il 10 marzo del 1959 a Rapallo da Martino Oberto, quando il poeta americano era appena rientrato in Italia dopo il suo rilascio dal manicomio di Washington, e veniva frequentato dal gruppo genovese di giovani poeti sperimentali, oltre agli Oberto anche Gabriele Stocchi e Ugo Carrega. Il nastro decifrato attesta che il poeta legge versi che entreranno poi nei Canti CX e CXIII.
3 editori storici d'avanguardia
Maurizio Osti, Enzo Minarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2012
pagine: 128
Il progetto "3 editori storici d'avanguardia" dalla sperimentazione grafica al suono, curato da Maurizio Osti e Enzo Minarelli si prefigge di attirare l'attenzione critica del lettore e più in generale del mondo dell'editoria, verso il libro come prodotto culturalmente ed ideologicamente nuovo che passi non solo per la scelta strategica dei testi e l'innovazione dell'impianto grafico ma sviluppi anche l'aspetto sonoro. Viene presentato il libro come luogo di ricerca dove il contenuto deve individuare il contenitore adatto per la sua veicolazione comunicativa. Sotto questo aspetto il grafico assurge al ruolo d'artista. Quando la pagina termina la sua funzione, interviene l'oralità e la vocalità, la voce fissata su nastri e vinili, esige un ascolto come il carattere tipografico evoca la voce del testo. Per la prima volta in mostra, i libri prodotti da Sampietro Editore, le preziose antologie Geiger, le audio-cassette Baobab e i vinili a 45 giri ed LP di 3ViTre Edizioni di Polipoesia.
Amo
Enzo Minarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2012
pagine: 96
Il racconto si dipana attraverso le vicende legate ad una coppia di giovani, lui, Leonardo, ex-studente, squattrinato col pallino della musica sperimentale, lei, Esterina, studentessa indipendente, disinibita, raffinata, amante della buona cultura, che al calare del secolo scorso, s'innamorano; per una serie contingente di ragioni, i loro incontri amorosi, avvengono solo ed esclusivamente in automobile. Il lettore deve immaginarsi un'auto ferma in qualche sperduto posto della Pianura Padana, al suo interno due giovani che comprimono in quell'angusto abitacolo il dirompente gaudio del loro amore, una pentola a pressione dove si concentrano dialoghi, amplessi, scontri, violenze, alterchi, tenerezze, riconciliazioni, la vita stessa seduti o distesi dentro la scocca di un'automobile parcheggiata lungo viottoli di aperta campagna. Diviene l'involucro del veicolo una specie di segreto rifugio dal mondo esterno, un'alcova viaggiante racchiusa da una corazza come se le sue lamiere carenate potessero proteggerli dal flusso minaccioso, incalzante degli eventi umani, e preservare quell'ingenuità adolescenziale contro le sempre più opprimenti pressioni sociali, rappresentate nel racconto, dal terzo incomodo, l'anonimo e ignoto guardone, sempre pronto a piazzarsi nel posto giusto, non visto, per carpire l'intimità dei due giovani, ignari di essere spiati.
L'absolu ou rien. Frammenti al margine del silenzio
Enzo Minarelli
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2010
pagine: 160
Enzo Minarelli ha voluto tenacemente far cozzare due mondi l'uno contro l'altro armati, o tutto o nulla, l'assoluto o il niente, riproponendo l'aspro assioma d'Artaud in un'epoca come quella odierna dove tutto tace, regnante un silenzio d'indifferenza e staticità, sullo sfondo del quale, lo scontro viene ambientato. Il libro si avvale di una girandola di osservazioni, espresse sotto forma di frammenti, uno zibaldone ad uso e consumo del fruitore disincantato del Duemila; note, commenti, riflessioni svolte dall'autore a tutto campo, senza esclusione di colpi o censure tematiche, si va dall'arte alla poesia, dall'architettura alla musica, dalla fotografia all'archeologia, dal teatro alla danza, dalla filosofia alla storia, dal cinema alla performance, alla linguistica, alla religione, alla psicologia, alla natura, ma anche al grande teatro della vita, variando all'uopo forma di scrittura, che spazia dal diario al saggio, dalla poesia alla narrazione, dal dialogo al monologo, dall'articolo all'intervista, con l'intento di trasformare l'atto dello scrivere in una festa del sapere, secondo la formula di Barthes. Minarelli attraverso un procedimento di progressive riduzioni estrapola da tale binomio assoluto-niente un piccolo fenomeno inteso come allegoria di una totalità in continuo divenire, un frammento che, arginandone il flusso, lo fissa come simbolo di tale contrasto, con la variante di un valore aggiunto diverso o nuovo rispetto al contesto di partenza.