Libri di Ester Borgese
Il pubblico dell'arte. Una breve storia
Oskar Bätschmann
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2024
pagine: 196
Ci sono state epoche in cui il grande pubblico non solo era stimato, ma veniva addirittura corteggiato: basta pensare al più famoso pittore dell’antichità, Apelle, che esponeva i suoi dipinti per strada e si nascondeva per origliare il giudizio della gente comune. Persino Leonardo da Vinci e Annibale Carracci sottoponevano le loro opere alle critiche del volgo, il quale non mente mai, secondo il motto vox populi, vox dei. Eppure, a partire dal XVIII secolo emerse l’idea che il diritto di pronunciarsi sull’arte fosse esclusivo di quell’élite colta che, da tutta Europa, si riversava nelle città italiane ad affinare il proprio gusto, grazie soprattutto all’apertura delle più eleganti collezioni principesche. Il pubblico allargato finì per essere deriso e osteggiato dai letterati, dagli intenditori e dagli artisti stessi, che lo ritrassero come una congerie volgare e priva di decoro. Oggi, le possibilità di godere dell’arte e partecipare alla vita culturale sono cresciute in maniera esponenziale e i musei, consapevoli dell’indubbio valore delle masse, allestiscono eventi spettacolari e si dotano di dipartimenti educativi per intercettare il maggior numero di visitatori. Celebrati o disprezzati, ormai la loro influenza non può più essere ignorata. È da questa premessa che prende avvio la ricerca di Oskar Bätschmann. Attraverso una ricca varietà di aneddoti, illustrazioni e scritti di diverse epoche, l’autore racconta il pubblico che la storia dell’arte non ha ancora scoperto, mettendolo in primo piano come non è mai stato fatto finora.
Popoli dell'Africa. Storia di un continente
John Iliffe
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2010
pagine: 464
Culla dell'umanità, terra immensa e ostile coperta da savane, foreste e deserti, territorio di conquista per gli uomini primitivi prima e per i colonizzatori europei poi, l'Africa è il continente antichissimo in cui ha inizio la storia del mondo. Gli africani furono i primi uomini a sfidare la natura e l'ignoto, veri e propri pionieri che esplorarono terre sconosciute e costruirono, in mezzo a distese sconfinate e poco fertili, società stabili in grado di produrre cibo per la propria sopravvivenza. Quella africana è una storia difficile e straordinaria, nel corso della quale il continente è rimasto a lungo in condizioni di isolamento e sottopopolazione, che ne hanno plasmato le istituzioni sociali, economiche e politiche, costrette a fronteggiare senza sosta la scarsità e la dispersione di risorse territoriali e umane. Successivamente, la pacificazione intervenuta in epoca coloniale, la rivoluzione sanitaria e le innovazioni del XX secolo hanno favorito uno sviluppo della popolazione, fino al punto di generare una delle crescite demografiche più rapide della storia mondiale che, malgrado carestie ed epidemie, resta ancora oggi elevata. Dalle origini del genere umano alla tratta degli schiavi, dallo sfruttamento coloniale alI'epidemia di AIDS, Iliffe ripercorre la saga del passato africano, esaminandone i principali mutamenti storici attraverso il filo rosso della sua storia demografica.
Del contemporaneo. Saggi su arte e tempo
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2007
pagine: 128
Rispetto a quale mondo possiamo definirci contemporanei? Il mondo dell'arte si interroga sulla propria natura, sempre in bilico fra tempo della tradizione e contingenza dell'oggi. Alcuni pensatori e scrittori francesi hanno tracciato un percorso interpretativo del contemporaneo.
Amerigo. La vita avventurosa dell'uomo che ha dato il nome all'America
Felipe Fernández-Armesto
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2009
pagine: 246
Chi era in realtà Amerigo Vespucci, l'uomo al quale la storia ha deciso di intitolare un intero continente? Di questo personaggio conosciamo poco, eppure la sua vita sembra degna dei migliori romanzi d'avventura. Protettore di prostitute, mercante di gioielli, stregone dedito alle pratiche di magia: con le sue contraddizioni e le sue zone d'ombra, Amerigo incarna l'emblema dell'avventuriero moderno, capace di fallimenti disastrosi e imprese straordinarie. Dalla Firenze di Lorenzo de' Medici alla Siviglia di Ferdinando e Isabella fino alle traversate oceaniche sulle tracce del Nuovo Mondo, Fernàndez-Armesto ci regala, attraverso l'affresco di un'epoca, il ritratto di un eroe della modernità.
Notturno Avana. Mafiosi, giocatori d'azzardo, ballerine e rivoluzionari nella Cuba degli anni cinquanta
T. J. English
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 382
L'Avana, oggi. Imponenti alberghi, sfarzosi o in rovina, ricordano la grandezza dell'impero eretto dalla mafia dopo la Seconda guerra mondiale, quando, con in tasca la complicità del governo del Presidente Fulgencio Batista, Charles "Lucky" Luciano e Meyer Lansky posero gli occhi su L'Avana. In poco tempo Lansky, l'ebreo americano, trasformò L'Avana nel paradiso dell'illegalità: gioco d'azzardo, grandiosi numeri di varietà, performance a base di mambo e sesso attiravano turisti da tutto il mondo, soprattutto dall'euforica America postbellica. Mentre ballerine svestite camminavano per strada e artisti come Frank Sinatra si esibivano sul palco dell'Hotel Nacional, Cuba covava sulle colline i germi della Rivoluzione. Il giovane avvocato Fidel Castro Ruz e il medico argentino Ernesto "Che" Guevara cospiravano per rovesciare il regime di Batista. E con il "Manifesto della Sierra Maestra", il Movimento di Castro si dichiarò nemico giurato della mafia cubana. Sarebbe stata guerra all'ultimo sangue. "Notturno Avana" svela una storia mai raccontata. Attraverso interviste agli ultimi testimoni, filmati inediti e fonti d'archivio, ricostruisce lo scontro militare, politico e culturale, tra la Cuba della mafia e della dissolutezza e quella della Rivoluzione. T. J. English riavvolge il nastro della memoria fino agli anni cinquanta, e con il sapore del romanzo e la veridicità di un'inchiesta rida vita al quadro cangiante e autentico della Cuba di mezzo secolo fa.
Storia della decolonizzazione nel XX secolo
Bernard Droz
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2010
pagine: 320
Nel secolo appena trascorso l'ordine mondiale è stato travolto - dall'Africa all'Asia - dalla lotta per l'indipendenza dei popoli colonizzati. Il crollo del sistema coloniale, che aveva portato l'Europa al dominio sulla quasi totalità dei continenti, e il fallimento della "missione civilizzatrice", dietro la quale si mascherava lo sfruttamento economico dei territori conquistati, lasciarono finalmente ai popoli la facoltà di decidere del proprio destino. Ma l'indipendenza non ha sempre significato la vittoria della democrazia e dei diritti dell'uomo. Spesso il vecchio vincolo coloniale ha lasciato spazio a un rapporto di dipendenza economica e politica nel quadro dei rapporti tra Nord e Sud del mondo, e se ha permesso libertà ed emancipazione, la decolonizzazione ha generato tensioni, creato antagonismi, moltiplicato conflitti regionali e guerre civili. Con grande rigore e chiarezza espositiva, Bernard Droz analizza le diverse modalità, pacifiche o violente, in base alle quali essa si è declinata da un continente all'altro: una sintesi che ripercorre, in maniera cronologica e per aree geografiche, le tappe e gli sviluppi di quello che è stato uno degli episodi fondanti della contemporaneità, descrivendone strascichi ed eredità che rappresentano ancora oggi questioni aperte e dibattute.
Il libro di Miss Buncle
Dorothy E. Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Astoria
anno edizione: 2024
pagine: 288
Miss Barbara Buncle non è molto bella, non è molto elegante, ma è molto, molto annoiata. In più, siamo nei primi anni '30 del Novecento e la crisi economica si fa sentire: rendendosi conto che la sua rendita si sta assottigliando, Miss Buncle decide che, per tirare avanti, deve inventarsi qualcosa. Per esempio scrivere un libro. Non ha una fervida immaginazione, ma intorno a lei c'è una folla di personaggi bell'e pronta. E così si mette a osservare la gente di Silverstream, il villaggio in cui vive, trasferendone sulla carta vizi e virtù con implacabile schiettezza. Però, quando il libro viene pubblicato – sotto pseudonimo – e diventa un bestseller, scatena un putiferio: lì, in quelle pagine, c'è infatti la vita di ogni abitante di Silverstream, anche in quegli aspetti che tutti hanno cercato di tenere ben nascosti. Parte allora la caccia al misterioso autore e la vita di Miss Buncle diventa molto difficile... Un romanzo che rivela tutta la forza dirompente delle storie all'apparenza comuni, le molte verità che talvolta osano raccontare e le intriganti bugie che spesso fanno emergere. E lo fa con sorridente, irresistibile ironia.
Sefardita
Eliette Abécassis
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Tropea Editore
anno edizione: 2010
pagine: 351
Eshter Vital, ebrea sefardita nata a Strasburgo, ha il destino inscritto nelle proprie radici che affondano nel lontano Marocco. In un popolo e in una cultura che la fecondano e al contempo la soffocano. Eshter ha scelto di essere una donna libera e moderna, ma la sua è un'identità franta, multipla. La tradizione e la voglia di fuga lottano nella sua anima inquieta. A trentatré anni l'amore per Charles Tolédano la travolge. Pensa di lasciarsi alle spalle il passato e le incertezze, legandosi per sempre al suo uomo. Ma alla vigilia delle nozze, a Tel Aviv, lei vestita di porpora come le promesse spose sefardite deve fare ancora i conti con la storia della sua famiglia e del suo travagliato popolo. Insieme ai canti, ai colori, alle cerimonie rituali, compaiono le ombre. La sua famiglia e quella di Charles sono opposte da oscuri segreti e rancori mai sopiti. Un antico maleficio spunta a turbare una modernità apparentemente priva di contrasti. Eliette Abécassis mette in gioco tutta se stessa in questo romanzo, e lega la ricerca erudita sulla storia degli ebrei sefarditi allo studio delle misteriose geometrie del cuore umano.
Il libro di Miss Buncle
Dorothy E. Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Astoria
anno edizione: 2011
pagine: 328
Miss Barbara Buncle sembra di mezza età anche se ha trent'anni, veste in modo orribile e conduce un'esistenza di sconfinata virtù e altrettanto sconfinata noia. Siamo nei primi anni '30 del Novecento e la crisi economica si fa sentire; così un giorno Miss Buncle si accorge che la sua rendita si sta assottigliando e che, per andare avanti, deve inventarsi qualcosa. Per esempio scrivere un libro: non ha una grande immaginazione, ma intorno a lei c'è una folla di personaggi bell'e pronta. E così Miss Buncle si mette a osservare gli abitanti del villaggio, riportandone sulla carta, con assoluta schiettezza, vizi e virtù. Quando il libro viene pubblicato – a firma di John Smith – e diventa un bestseller, gli abitanti di Rivargenton si rendono conto di essere dentro un romanzo che porta allo scoperto la loro vera natura. Scatta allora la caccia al misterioso John Smith e per Miss Buncle tutto diventa molto difficile.
Guerra in pace. Violenza paramilitare dopo la grande guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2013
pagine: 365
La fine della prima guerra mondiale non portò immediatamente la pace in Europa. Da est a ovest, rivoluzioni, controrivoluzioni, contrasti etnici, pogrom, guerre d'indipendenza, conflitti civili e violenze fra stati animarono gli anni tra il 1917 e il 1923, sconvolgendo lo scenario politico di gran parte del Vecchio continente. Una o più di queste forme di violenza interessarono la Russia, l'Ucraina, la Finlandia, gli stati baltici, la Polonia, l'Austria, l'Ungheria; e ancora la Germania, l'Italia, i Balcani, il declinante impero ottomano, il Caucaso, l'Irlanda. Di tutti questi conflitti il paramilitarismo - che si tinse di diverso colore e di differenti ideologie a seconda dei luoghi, in una spirale di sangue che coinvolse le squadre fasciste come "i ragazzi di Lenin" in Ungheria - costituì una componente fondamentale. Il libro ne indaga le origini, le modalità d'espressione e le eredità lasciate, facendo conoscere al lettore protagonisti e contesti del periodo tra le due guerre poco esaminati oppure, finora, rimasti vaghi.
Grammatica di un esilio
Atiq Rahimi
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 144
Attraverso la scrittura di ricordi, riflessioni e, talvolta per sopperire alle parole, di lettere e disegni, Atiq Rahimi propone un racconto intimo e poetico, una meditazione su ciò che resta delle nostre vite quando si perde la terra dell’infanzia. L'autore afghano evoca i suoi esili in un libro che, più che un’autobiografia, è un'erranza che attraversa scritture diverse. "Ho parlato molto della mia terra natia, delle donne biasimate, della guerra che si è presa mio fratello e ha disperso la mia famiglia ai 4 angoli del mondo… Ma non ho mai evocato il mio esilio. Non appena mi appresto a descriverlo sono disarmato, muto, come davanti a un buco nero. L'esilio è una strada senza ritorno. Una volta dentro non si riesce più a disfarsene. Si diventa per sempre un essere errante, da quel momento si è intessuti. Sono come la callimorphe, questa farfalla migratrice dalle ali nere zebrate di bianco che dopo aver lasciato il suo bruco è condannata a volare notte e giorno".
In posa. L'arte e il linguaggio del corpo
Desmond Morris
Libro: Libro rilegato
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2020
pagine: 320
Tutte le volte che un artista si appresta a realizzare un ritratto non può fare a meno di interrogarsi sulla posa da dare al soggetto. Lo raffigurerà in piedi, seduto oppure disteso? Quale sentimento trasparirà dall'espressione del suo volto? Le mani saranno incrociate sul petto o intente a compiere qualche rito apotropaico? Certo, un dipinto ci cattura in primo luogo per la qualità della pittura e per l'identità del protagonista, ma ogni gesto, espressione o postura del corpo è in realtà la chiave di uno scrigno all'interno del quale si possono scovare tracce dei costumi di un particolare periodo storico e retaggi di culture lontane nel tempo e nello spazio. E chi meglio di Desmond Morris poteva raccogliere la sfida di raccontare una storia del linguaggio del corpo che fosse anche una delizia per la curiosità del lettore? Coniugando le sue due anime di etologo e di artista surrealista, l'autore ci guida in un singolare percorso attraverso le pose che per secoli - dalla statuaria romana fino alla cultura pop - hanno solleticato l'attenzione degli appassionati d'arte. Scopriremo così perché Napoleone aveva sempre la mano destra infilata nel panciotto e perché i sovrani erano spesso ritratti con un piede rivolto verso lo spettatore. Se poi è vero che alcuni gesti come il pugno agitato in aria hanno valore universale, una linguaccia può essere interpretata come manifestazione di una natura demoniaca o come semplice insolenza infantile a seconda dell'epoca in cui compare. Con le sue magistrali intuizioni, Morris ci racconta come gli artisti sono riusciti a dare forma nelle loro opere ai mutamenti che, nel corso dei secoli, hanno interessato gli usi e le convenzioni sociali. Nel farlo, incappa in sorprendenti somiglianze ed eterni ritorni riscoprendo gesti da tempo dimenticati e inondando di nuova luce anche i capolavori che ci sembravano più familiari.