Libri di Ettore Rotelli
Democrazie negate. Dalla Costituzione repubblicana della Rivoluzione francese alle istituzioni non costituenti
Ettore Rotelli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 264
Nei sette saggi di storia europea continentale (secoli XVIII, XIX, XX) qui raccolti sono “democrazie negate” quelle rifiutate in via di principio o di fatto. La Costituzione di Condorcet per la Repubblica francese (1793), pur coerente con la Déclaration des droits de l'homme et du citoyen (1789) circa il concorso di tutti i cittadini alla formazione della legge «personalmente o attraverso i loro rappresentanti» (art. 6), viene rifiutata dall'autocrazia dei “giacobini” e dei loro successori. Per contro, le monarchie ereditarie dinastiche, restaurate nell'Ottocento, subordinano le collettività territoriali allo Stato e restringono o manipolano lo stesso voto elettivo. La sostituzione della monarchia sabauda e del regime fascista con la Repubblica rende universale l'elettività, ma, a dispetto della Costituzione (1948), conserva l'accentramento amministrativo, raddoppiato dai partiti. Non è assurta a “costituente”, infatti, la Resistenza armata, che aveva respinto il prefetto (Firenze, ctln, agosto 1944) e preso in cosiderazione una forma di Stato davvero democratica (Partito d'azione Alta Italia agli altri quattro partiti del CLNAI, novembre 1944).
In difesa del design. La questione dei falsi nella produzione industriale
Ettore Rotelli, Patrizia Scarzella
Libro
editore: Lybra Immagine
anno edizione: 1991
pagine: 144
Epidemia all'improvviso. Lorenzo Viani a Parigi (2019-1910)
Ettore Rotelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 74
Nella inconsapevole vigilia della pandemia in Italia (2019) spunta improvvisamente Epidemia, titolo autografo, subito scoperto col restauro, che Lorenzo Viani (1882-1936) aveva tracciato di suo pugno sul verso della tela, invero tessuto d'arredo (cm. 90 x 136,5). E' L'épidémie del Salon d'Automne di Parigi del 1910, mandata dal novello sociétaire, quale l'anno precedente era stato nominato, unico forse fra i 172 artisti della Section d'art moderne italien. Sennonché l'opera finalmente ritrovata non viene riconosciuta come tale. Da quasi mezzo secolo si era sostenuto in storia dell'arte, senza sollevare obiezioni, che Tryptique des hommes taciturnes (i 'vagabondi' per Viani), dipinto a Parigi, respinto dalla VIII Biennale di Venezia (1909) e quindi 'rimbalzato' al Salon (1909), fosse da identificare con L'epidemia (cm. 200 x 295) acquistata a Milano dal Comune socialista in occasione della Mostra Viani (30/10/1915), restando soltanto 'prova' ogni versione precedente. Il Dictionnaire, uscito nel 2006, pressoché ignorato in Italia, con tutti gli artisti e tutte le opere di tutte le edizioni del Salon d'Automne, ha confermato che L'épidémie del 2010 non era stata, né poteva esserlo, il soggetto di alcun altro quadro presentato con altro titolo in altra rassegna annuale del medesimo Salon. Capita anche al Tryptique, recuperato in Toscana (2009), di non essere riconosciuto, nonostante l'etichetta del passaggio, con esito negativo, alla Biennale del 1909: nella mostra aperta al pubblico di collezione fiorentina (2018) scompaiono dal catalogo la composizione a Parigi e l'esposizione al Salon. Di L'epidemia, relegata a Milano, si sottace costantemente, dagli anni '70 del XX secolo, la discendenza di struttura, scenario e affollamento in Il Volto Santo, equiparato, anzi favorito, nel giudizio storiografico, alle due monumentali tele coeve (cm. 200 x 400), Benedizione dei morti del mare e Peste a Lucca. L'arte di Lorenzo Viani non ha mai perduto la sua intrinseca coerenza. Neppure dopo l'approccio deferente a Benito Mussolini (14/12/1922), appena nominato presidente del consiglio e ministro (31/10/1922). Per opere del primo dopoguerra, come L'aratore della Biennale del 1926, sarà il mercato degli anni Sessanta ad alterare la identificazione corretta per nascondere la trascorsa provenienza politicamente sospetta.
In defence of design. The issue of the faux in the industrial production
Ettore Rotelli, Patrizia Scarzella
Libro
editore: Lybra Immagine
anno edizione: 1991
pagine: 144
L'eclissi del federalismo. Da Cattaneo al Partito d'azione
Ettore Rotelli
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 224
In questo volume l'autore ripercorre il pensiero federalista italiano, che muove da Carlo Cattaneo per giungere, attraverso Carlo Rosselli, fino al federalismo progettato durante l'ultima guerra nell'effimera stagione del Partito d'azione e particolarmente della sua componente milanese. Il volume è diviso in due parti: l'una indaga l'impiego di Carlo Cattaneo in favore di una organizzazione federalista dello Stato, sia prima sia dopo l'Unità; l'altra segue l'eredità del pensiero cattaneano nell'opera del suo discepolo Gabriele Rosa, nelle posizioni sulle autonomie di Carlo Rosselli, e da ultimo nel progetto federalista uscito dai dibattiti del Partito d'azione Alta Italia, nel 1944-1945.
Amministrazione e Costituzione. Storiografie dello Stato
Ettore Rotelli
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2007
pagine: 272
Accolto o respinto come concetto dal pensiero politico e giuridico e dalla storiografia relativa, lo Stato rimane nei fatti europei occidentali dei secolo XVI-XVIII - quindi Stato moderno - un fenomeno di amministrazione pubblica senza precedenti per dimensioni e caratteristiche, meritevole in se stesso di considerazione scientifica. Invano si è tentato di imbrigliarlo, circoscriverlo con le costituzioni espresse dalle rivoluzioni inglese (1689), francese (1789), americana (1776), infine europea continentale (1848). Non poteva servire allo scopo il principio, bon à tout faire, di una immaginaria separazione dei poteri, quasi sempre proclamato, quasi mai applicato nella forma di governo.
Le costituzioni di democrazia. Testi 1689-1850
Ettore Rotelli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 460
II volume raccoglie i testi delle principali costituzioni democratiche moderne, dal Bill of rights (1689) alla Costituzione per lo Stato prussiano (1850), per la prima volta pubblicati in forma integrale e in lingua italiana. Preceduti da una articolata introduzione, essi forniscono al lettore lo strumento per tracciare la storia delle democrazie moderne d'Europa e d'America.
L'insulto del silenzio. Stato moderno come amministrazione
Ettore Rotelli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 284
I territori dell'Europa occidentale continentale più colpiti dalla crisi economica e sociale dell'ultimo lustro, soprattutto le penisole iberica e italiana, coincidono, forse non a caso, con quelli non rappresentati alla firma della pace di Westfalia la sera del 24 ottobre 1648 a Münster. Non come altri hanno percorso, infatti, la parabola dello Stato moderno o semplicemente Stato, fatto e fenomeno di amministrazione pubblica, organizzazione e attività, civile e militare, fiscale e giudiziaria, che nei secoli XVI-XVIII si è determinato sotto legittimazioni di lunga durata. I tratti essenziali della vicenda effettiva nelle aree decisive, inglese, francese, tedesca, risultano ormai recuperati anche in Italia nei primi anni Settanta, quando certa storiografia, non solo locale, ancora convinta di una propria competenza generalista, anziché affrontare il problema, sceglie di declassare lo Stato a concetto e dichiararne la morte presunta, prima di abbandonarsi all'insulto estremo del silenzio.
Romagnosi 1814. «Instituzioni di diritto amministrativo»
Ettore Rotelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 360
La scienza del diritto amministrativo di Cormenin, de Gérando e Macarel non è ancora all'esordio nel contesto della Restaurazione di Luigi XVIII quando Gian Domenico Romagnosi, docente di 'alta legislazione' di un regno d'Italia napoleonico ormai prossimo al tracollo, licenzia per la stampa "Instituzioni di diritto amministrativo" (22 febbraio 1814), presto pubblicate di nuovo, senza la 'Ragione dell'opera', quali "Principi fondamentali del diritto amministrativo onde tesserne le instituzioni", recepiti e riprodotti come tali, prima a Napoli, poi a Torino. Conosciuti quasi sempre nell'edizione composita e artefatta del 1832 o nelle successive, quei "Principj" dell'amministrazione pubblica come attività giuridica sono stati emarginati nel tardo Novecento, se non dichiarati estranei al diritto amministrativo stesso, soprattutto perché ritenuti carenti di anticipazione degli esiti dell'Ottocento 'maturo'. Neppure a tendenze meno inclini all'anacronismo storiografico può essere lasciata, tuttavia, l'ultima parola: scoprendosi in Europa il principio di proporzionalità dell'azione amministrativa legittima, bisogna riconoscerne nelle "Instituzioni" del 1814 l'intuizione originaria.
La stampa studentesca imolese anni ’50. Quindici testate fuori dai partiti (1953-1957)
Ettore Rotelli
Libro: Libro in brossura
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 172
Quindici testate giornalistiche studentesche fuori dai partiti in quattro anni scolastici, appena finita l’età di De Gasperi e perdurante il pontificato di Pio XII, dopo la morte di Stalin e fino all’invasione militare sovietica dell’Ungheria, furono a Imola un evento irripetibile, senza confronto con le esperienze coeve delle città romagnole ed emiliane limitrofe. Una sorta di inconsapevole profezia autoadempiente, se mai possibile allora.