Libri di Eugenio Graziano
Contro la condizionalità. Riaffermare la cittadinanza dei diritti
Sandro Busso, Alessia Cambiano, Tommaso Frangioni, Eugenio Graziano, Costanza Guazzo, Daniela Leonardi, Antonella Meo
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 152
Esiste un principio che accomuna i prestiti erogati dalle istituzioni finanziarie internazionali, le misure di reddito minimo e, in generale, un numero sempre più elevato di erogazioni economiche rivolte a individui, organizzazioni o Stati che si trovano in condizione di bisogno: la condizionalità. Questa prevede che trasferimenti e servizi non vengano offerti in ragione di un diritto soggettivo, ma siano subordinati all’adozione di comportamenti ritenuti appropriati o desiderabili da chi offre sostegno o aiuto. Questa modalità di relazione tra chi dà e chi riceve è diventata così pervasiva da rappresentare oggi un vero e proprio principio ispiratore dell’azione pubblica; e forse, proprio per questo, fatichiamo a scorgerla in azione e a coglierne la capacità di trasformare la cittadinanza dei diritti in una cittadinanza dei doveri. Questo volume rappresenta un tentativo di “denaturalizzare” il principio di condizionalità, esplorandone le forme, le ragioni del successo, l’universo semantico cui si connette e da cui trae legittimazione. Metterlo in discussione, sottraendolo al “dato per scontato”, è il punto di partenza inevitabile per una riflessione sul senso e sulle forme della cittadinanza sociale, sui suoi cambiamenti e, soprattutto, sulle sue possibili traiettorie future.
Disciplinare i poveri. Paternalismo neoliberale e dimensione razziale nel governo della povertà
Joe Soss, Richard C. Fording, Sanford F. Schram
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 582
Disciplinare i poveri affronta la trasformazione del governo della povertà negli ultimi quaranta anni negli USA: cosa è successo e perché, come funziona oggi il welfare e come influisce sulle persone. Sviluppa un resoconto preciso di come si plasmi la governance della povertà e chiarisce il ruolo centrale della questione razziale all’interno di questa trasformazione. Collegando la riforma del welfare ad altri sviluppi politici, gli autori analizzano varie forme e fonti di dati per spiegare le origini, le pratiche e le conseguenze di una nuova modalità di governance della povertà. Lo studio traccia un percorso di questo nuovo modello: dal livello federale a quello statale e di contea, fino alle differenze nei modi in cui gli street level bureaucrats prendono provvedimenti disciplinari nei singoli casi. Il risultato è un resoconto convincente di come il sistema di governance paternalista-neoliberale stia oggi disciplinando i poveri.