Libri di Fabrizio Mena
Un secolo di storia politica. Dal Partito Agrario all’UDC (1920-2020)
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2020
pagine: 304
Frutto di un'ampia ricognizione in archivi pubblici e privati e dell'esame di una variegata pubblicistica, il volume ripercorre le tappe e le vicende salienti dei primi cent'anni di storia del Partito agrario ticinese, fondato nel 1920 da esponenti dei partiti “storici”, il Partito liberale-radicale e il Partito conservatore, e, dal 1971, dell'Unione democratica di centro. Redatto da quattro studiosi, il libro illustra le vicende del ventennio precedente la nascita della nuova formazione politica, le circostanze della sua fondazione e della rapida conquista di un seggio governativo, la successiva erosione dei consensi e la lunga traversata all'opposizione, dagli anni Trenta agli anni Ottanta, per poi ricostruire le trasformazioni, le sfide e i successi dei decenni recenti. Sono così delineati i ruoli dei principali protagonisti, le vicende interne, la politica inaugurata negli anni Settanta con il cambio di denominazione, la svolta “blocheriana” alla fine degli anni Novanta e gli esiti elettorali e referendari di un piccolo partito d'opposizione protagonista delle vicende politiche ticinesi, sullo sfondo dei complessi cambiamenti economici, sociali e culturali del Cantone.
Carte d'archivio. Manoscritti, libri ed immagini per capire il Mendrisiotto e le sue genti
Stefania Bianchi, Roberto Leggero, Fabrizio Mena
Libro
editore: Museo d'Arte Mendrisio
anno edizione: 2013
pagine: 120
Stamperie ai margini d'Italia
Fabrizio Mena
Libro
editore: Casagrande
anno edizione: 2003
pagine: 408
Passate sotto il controllo della Confederazione elvetica agli inizi del Cinquecento, fino a Ottocento inoltrato il Cantone Ticino continuò ad avere in Como e Milano gli autentici poli della loro vita economica, culturale, sociale e religiosa. D'altra parte, la frontiera politica fornì le basi dello sviluppo dell'arte tipografica in quest'area sottratta alla giurisdizione lombarda, concedendo agli stampatori una libertà di stampa di gran lunga superiore a quella concessa da tutti i governi italiani. La libertà della stampa accordata da Carlo Alberto al Piemonte, nel 1848, privò le tipografie ticinesi dell'esclusiva che ne aveva fatto la fortuna, innescando il tramonto di una stagione di imprese editoriali irripetibile.